Tory
Trust project- 27 febbraio 2025
ARC, l’evento delle destre cristiane anglosassoni che minaccia l’Occidente progressista
Osservare l’Alliance for Responsible Citizenship (ARC), l’evento annuale delle destre cristiane anglosassoni che si tiene a Londra, durante la prima edizione dell’ottobre 2023 era stato un po’ come per Alice cadere nella tana di Bianconiglio: qui le narrative del mainstream venivano ribaltate e
- 14 gennaio 2025
«La Grecia non ha diritto alla restituzione dei Marmi da Londra»
Ogni anno milioni di visitatori entrano nel maestoso palazzo neoclassico, ex proprietà di Lord Montagu, che ospita il British Museum. La maggior parte di loro si incammina sotto la volta ipermoderna progettata da Norman Foster per andare ad ammirare due reperti: la statua di Tutankhamon, il faraone
- 20 dicembre 2024
Il Natale milionario di Revolut: storia di un unicorno da 45 miliardi $
Ai primi di Novembre del 2022, uno spaesato Nik Storonsky, 38enne russo con passaporto britannico fondatore di Revolut, si aggirava dietro le quinte del Web Summit di Lisbona. La fiera di internet e della finanza, ospitata dentro i padiglioni della vecchia Expo del 1998, è la più grande in Europa e
- 02 novembre 2024
Regno Unito: Badenoch eletta leader Tory, prima aspirante premier di origine africana
LONDRA - Il Regno Unito ha un nuovo leader dell’opposizione. Kemi Badenoch, ex ministro del Business e del Commercio Estero, è stata eletta capo del partito conservatore, prima donna di colore a ricoprire questo ruolo.
Regno Unito, ecco la manovra laburista: nuovi investimenti e aumento delle tasse
La prima legge finanziaria laburista ha mantenuto la promessa del Governo di voltare pagina dopo 14 anni di Conservatori al potere. La cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves ha presentato oggi in Parlamento un budget che prevede 40 miliardi di sterline di aumenti delle tasse e forti
- 04 settembre 2024
Tra Cannes e Saint Tropez, ecco dove l’estate continua
Spesso snobbata dagli italiani, forse perché troppo simile - paesaggisticamente - all’Italia e forse perché confinante, e dunque troppo vicina per essere vista come “viaggio all’estero”, la Costa Azzurra invece rasenta la perfezione: campagne di vitigni immacolati, boschi di macchia mediterranea e
- 08 agosto 2024
Scontri in Inghilterra, violenza alimentata dagli estremisti ma anche da austerity e propaganda divisiva
La luna di miele del nuovo Governo è durata poco: nel giro di un mese Keir Starmer è passato dalle celebrazioni per una vittoria decisiva alle urne e dal palcoscenico di vari summit internazionali alla gestione di violenti disordini nelle strade di molte città dell’Inghilterra e dell’Irlanda del
- 23 luglio 2024
Uk, parte la rivoluzione green: così il governo Labour scommette su solare ed eolico
Il governo laburista di Keir Starmer ha lanciato una vera e propria “rivoluzione rinnovabile”, che punta a ridurre la bolletta energetica nazionale e ad affrontare la crisi climatica.
- 10 luglio 2024
Earagail Arts Festival (13-28 luglio), contea di Donegal
A Settentrione, nella contea di Donegal, la più remota, selvaggia e aspra d’Irlanda, si svolge dal 13 al 28 luglio l’Earagail Arts Festival, un eclettico e vivace mix di musica, teatro, circo e divertimento carnevalesco che accende l’estremo nord della Wild Atlantic Way. Il programma dell’edizione
- 06 luglio 2024
Uk, Starmer conferma: «Il piano Ruanda è morto e sepolto»
Il controverso “piano Ruanda”, concepito dei governi Tory a scopo dichiaratamente dissuasivo contro l’immigrazione illegale, «è morto e sepolto». Lo ha confermato il nuovo premier laburista Keir Starmer nella prima conferenza stampa seguita al consiglio dei ministri odierno d’esordio, ribadendo
- 05 luglio 2024
Voto Gb, Tajani: vince chi non spaventa l’elettorato. Renzi: senza riformisti si perde
L’esito delle elezioni nel Regno Unito con la pesante sconfitta dei Tory a vantaggio dei laburisti di Keir Starmer non è passato inosservato e la poltica italiana ha fornito alcune chiave di lettura su quanto accaduto. «Il Regno Unito è un grande Paese alleato dell’Italia e fa parte del G7», ha
- 04 luglio 2024
Regno Unito al voto: verso la disfatta Tory?
Oggi il Regno Unito al voto: i Labour di Starmer pronti a governare. Andiamo a Londra da Giorgia Scaturro. Fissata alle 15 la cabina di regia sul caporalato. I sindacati chiedono una sanatoria per i braccianti irregolari: “Ora i datori di lavoro li lasciano a casa per paura, oltre al danno anche la beffa”. Sentiamo Marco Omizzolo, sociologo Eurispes, docente di Sociologia delle migrazioni all'Università la Sapienza di Roma. Apple entra in OpenAI, Netflix verso la cancellazione del piano base. Ne parliamo con il nostro Enrico Pagliarini.
- 04 luglio 2024
Auto, scattano i dazi Ue contro import di elettriche cinesi. Ma è solo l'inizio della trattativa
Da venerdì 5 luglio scattano i dazi europei sull importazione di auto elettriche cinesi. Lo ha deciso la Commissione Ue dopo che le discussioni con le autorità di Pechino non hanno risolto il problema dei sussidi statali sleali che stanno minacciando i produttori di auto elettriche dell Unione europea. I dazi individuali si applicheranno a tre produttori campione : Byd nella misura del 17.4%; Geely nella misura del 19.9%; Saic nella misura del 37.6%. Altri produttori in Cina, che hanno cooperato con l inchiesta europea ma non fanno parte dei campioni scelti saranno soggetti a un dazio medio del 20,8% mentre quelli che non hanno collaborato con Bruxelles il dazio medio sarà del 37,6%. Si tratta di dazi provvisori decisi nove mesi dopo l inizio di un inchiesta antisussidio avviata per decisione autonoma della Commissione europea (senza ricorso). I dazi compensativi provvisori sono assicurati da una garanzia (nella forma decisa dalle dogane di ciascuno Stato membro) e possono essere riscossi in determinate circostanze solo quando è stata presa la decisione di imporre dazi definitivi. Rispetto alle aliquote dei dazi comunicate in anticipo meno di un mese fa, i dazi provvisori sono stati diminuiti leggermente sulla base delle osservazioni sull accuratezza dei calcoli presentate dalle parti interessate. Per Byd confermato al 17,4%, per Geely scende dal 20% al 19.9% e per Saic dal 38,1% al 37.6%. Per gli altri produttori il dazio medio passa dal 21% al 20,8% mentre quelli che non hanno collaborato con Bruxelles il dazio medio sarà del 37,6% del 38,1% iniziale. I dazi provvisori dovranno essere confermati entro fine ottobre con una decisione da parte degli Stati membri. Se confermati, i dazi definitivi saranno applicati per 5 anni. Motivo per il quale c'è tutto il margine per trattare. Non a caso oggi il portavoce della Commissione Europea ha dichiarato: "I dazi non sono un obiettivo in sé, sono un mezzo per correggere una situazione ingiusta, vogliamo arrivare ad una soluzione: vogliamo il dialogo con le nostre controparti cinesi e questo dialogo sta avendo luogo". Dello stesso avviso il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che proprio oggi è a Pechino: "Auspico che si trovi una soluzione negoziale perché i dazi sono solo uno strumento ma la soluzione è cosa diversa". Tra i maggiori sostenitori della via negoziale ci sono ovviamente le case automobilistiche tedesche. Ne parliamo con Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 ORE, Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore.Elezioni nel Regno Unito, i nodi da affrontare dopo il voto Oggi i cittadini britannici sono chiamati al voto per rinnovare i 650 seggi della Camera dei Comuni, in un sistema basato su altrettanti collegi uninominali. Dopo 14 anni di governo dei Tory, tutti i sondaggi prevedono una vittoria schiacciante dei laburisti, in corsa per ottenere il successo più ampio di sempre, e un crollo dei conservatori, destinati a una sconfitta di dimensioni storiche. L'attuale premier conservatore Rishi Sunak rischia di non essere eletto nel suo collegio. Il leader laburista Keir Starmer ha già escluso che il Regno Unito possa rientrare nell'Ue o nel mercato unico. Oggi Nicol Degli Innocenti spiega sul Sole che chi sarà eletto premier e domani varcherà la soglia di Downing Street non avrà vita facile. Erediterà infatti un debito pubblico record, un'economia asfittica e servizi pubblici al collasso. Il debito pubblico, secondo i dati dell'Ufficio nazionale di Statistica (Ons), è salito ai massimi da oltre 60 anni, toccando quota 2.742 miliardi di sterline, pari al 99,8% del Pil, in aumento rispetto al 96,1% dell'anno scorso. Resta inferiore a quello di Italia o Francia, ma per Londra fino a poco fa sarebbe stato impensabile sfiorare il 100% del Pil. Il debito pubblico è lievitato durante la pandemia per gli interventi da 70 miliardi di sterline a sostegno dell'occupazione all'apice dell'emergenza Covid-19 quando il Tesoro britannico pagava gli stipendi di oltre 11 milioni di persone. Hanno pesato sulle finanze pubbliche anche una crescita debole prima e dopo la pandemia e una serie di interventi della Banca d'Inghilterra, che ha aumentato i tassi d'interesse dallo 0,1% del dicembre 2021 all'attuale 5,25%, il massimo da 16 anni. La Bank of England ha così tentato di arginare l'impennata dell'inflazione, che ha toccato un picco dell'11,2% nell'ottobre 2022 ed è rimasta ostinatamente elevata fino a quest'anno, causando aumenti dei prezzi soprattutto di energia e alimentari che hanno penalizzato i meno abbienti, spingendo milioni di persone sotto la soglia di povertà. Non sarà compito facile ridurre l'indebitamento, ma almeno il prossimo Governo potrà trarre beneficio dall'attesa riduzione dei tassi d'interesse. La previsione è che, ora che l'inflazione è tornata al livello programmato del 2%, la BoE in agosto o in settembre proceda con il primo di una serie di interventi al ribasso. L'aumento del debito pubblico, putroppo per i cittadini britannici, non ha portato a un miglioramento dei servizi pubblici. Un rapporto dell'Institute for Government spiega che i servizi pubblici fondamentali sanità, assistenza sociale, sistema scolastico, prigioni, sistema giudiziario, trasporti locali, mantenimento delle strade «scricchiolano ormai da anni e ora stanno crollando». Numerose amministrazioni locali sono entrate in bancarotta e hanno dovuto tagliare drasticamente i servizi "non essenziali". L'impatto di oltre un decennio di austerità avviata dai Tories nel 2010 è stato aggravato dalla mancanza di investimenti, soprattutto in tecnologie e infrastrutture che possono migliorare l'efficienza e la produttività dei servizi. Le preoccupazioni principali dei cittadini, emerse durante la campagna elettorale, sono in primo luogo l'economia e il costo della vita e a seguire la crisi del Servizio sanitario nazionale (Nhs). Dal 2010 a oggi il tasso di crescita delle spese per la sanità pubblica è stato il più basso dagli anni 50, a fronte di una popolazione che è aumentata a causa dell'immigrazione e che continua a invecchiare e a richiedere più cure. La pandemia ha solo peggiorato una situazione già critica: il numero di persone in lista d'attesa per un'operazione è quasi raddoppiato dai 4,5 milioni del 2019 a quasi 8 milioni oggi. Un quinto degli adulti ha una patologia che li rende "non attivi". Il Regno Unito è l'unico Paese del G7 dove il numero di persone che non lavorano e non cercano impiego è più alto di prima della pandemia. Il rispettato Institute for Fiscal Studies (Ifs) ha criticato entrambi i partiti principali, accusandoli di una «congiura del silenzio» perché non sono stati onesti sullo stato delle finanze pubbliche e sulle scelte, inevitabilmente dolorose, che dovranno fare se eletti. Sia i Tories che il Labour, secondo l'analisi dell'Ifs, contano troppo su una futura crescita economica e non hanno spiegato come intendono colmare il "buco nero" senza decimare ulteriormente i servizi pubblici, ricorrere ancora al debito o aumentare le tasse. I servizi pubblici sono già ai minimi termini, l'indebitamento ha superato la soglia considerata accettabile e il carico fiscale è già elevatissimo, ai massimi dal 1948. Approfondiamo con Nicol Degli Innocenti, Il Sole 24 Ore.
- 26 giugno 2024
Scommettevano sulla data delle elezioni: bufera sui deputati Tories
LONDRA - A una settimana esatta dalla data delle elezioni, “Gamblegate” è l’ennesima tegola per il partito conservatore, già in crisi di popolarità e indietro nei sondaggi. Così è stato battezzato lo scandalo sulle scommesse sulla data del voto piazzate da numerosi deputati conservatori. Sarebbero
- 20 giugno 2024
Regno Unito, in casa Tory scoppia lo scandalo scommesse sulla data delle elezioni
Per il partito conservatore la marcia di avvicinamento verso le elezioni anticipate del 4 luglio rischia sempre di più di tramutarsi in un percorso verso una Caporetto di dimensioni storiche. In casa Tory è infatti scoppiata con effetto dirompente lo scandalo delle scommesse piazzate da alcuni
- 05 giugno 2024
Elezioni Uk, duro scontro in tv tra Sunak (in svantaggio) e il laburista Starmer
LONDRA - Rishi Sunak ha tirato fuori gli artigli: nel primo dibattito televisivo in diretta ieri sera il premier britannico, in forte svantaggio nei sondaggi, è andato all’attacco, accusando il leader dell’opposizione, il laburista Keir Starmer, di voler aumentare le tasse “di duemila sterline
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