Ultime notizie

WTO

Trust project

  • 16 aprile 2025
    L’allarme della Wto: la guerra dei dazi voluta da Trump congela il commercio globale

    Mondo

    L’allarme della Wto: la guerra dei dazi voluta da Trump congela il commercio globale

    La guerra dei dazi scatenata da Donald Trump congela il commercio mondiale: le tariffe in vigore al 14 aprile, che includono il balzello del 10% su tutte le importazioni Usa, sono più che sufficienti a mandare in contrazione il volume degli scambi dello 0,2%, un risultato di circa tre punti

    Powell: dazi porteranno più inflazione e meno crescita. Corsa agli acquisti di auto negli Usa

    Mondo

    Powell: dazi porteranno più inflazione e meno crescita. Corsa agli acquisti di auto negli Usa

    Allarme crescita per i dazi di Trump. Fitch taglia le stime sul Pil mondiale (quest’anno crescerà meno del 2%, -0,4% rispetto alle previsioni) mentre il Wto abbassa quelle sul commercio: nel 2025 gli scambi globali caleranno fra lo 0,2% e l’1,5%. Aut aut di Washington sulla Cina. Trump intende usare la leva delle tariffe per ottenere l’impegno dai partner americani di «isolare Pechino» in cambio di una riduzione dei dazi, scrive il Wall Street Journal. Dopo le ritorsioni su terre rare e Boeing, la Cina ferma le spedizioni di merci verso gli Usa da Hong Kong. Honda invece si dice pronta a spostare parte della produzione in America. «Con i dazi incassi record e inflazione in calo, promessa mantenuta», esulta il tycoon su Truth. Ma sul fronte interno dovrà fare i conti con la California, che annuncia una causa per fermare le tariffe.

  • 12 aprile 2025
    Dazi, crolla il commercio: dimezzati gli ordini di trasporto per nave

    24Plus

    24+ Dazi, crolla il commercio: dimezzati gli ordini di trasporto per nave

    Spedizioni in sospeso, merci che si accumulano nei magazzini dei porti, container fermi e altri che invece vengono caricati in fretta e furia, per cercare di scansare l’impatto dei dazi.

  • 11 aprile 2025
    Fink (BlackRock): «Usa vicini o già in recessione». Cina, controdazi al 125% e ricorso al Wto. Trump scivola nei sondaggi

    Mondo

    Fink (BlackRock): «Usa vicini o già in recessione». Cina, controdazi al 125% e ricorso al Wto. Trump scivola nei sondaggi

    La Cina rialza le sue controtariffe sulle importazioni dei beni americani: le nuove misure entreranno in vigore domani. Il ministero delle Finanze fa sapere che il Dragone ’ignorerà ulteriori giochi sui numeri dei dazi statunitensi’ che avranno ’perso la loro giustificazione economica’ e tutelerà comunque ’con forza i suoi diritti’. Le Borse europee e i future di Wall Street girano rapidamente in calo, dopo l’annuncio cinese. Attesi il discorso della presidente della Bce Lagarde all’Eurogruppo e il rating di S&P sull’Italia

    Scommesse illegali: indagati 12 calciatori

    CONTAINER

    Scommesse illegali: indagati 12 calciatori

    Scommesse sui siti illegali: indagati 12 calciatori di serie A tra cui Fagioli, Tonali e Di Maria. Sentiamo Giovanni Capuano. Turchia: oggi era attesa la prima udienza del processo a Imamoglu, ma non è stata presa alcuna decisione. Nel frattempo, si svolge l'Antalia Diplomacy Forum: partecipano anche Lavorv, il ministro degli esteri ucraino Sybiga e il leader siriano Al-Jolani. Ci colleghiamo con Riccardo Gasco, ricercatore dell'Istanbul Policy Center. Domani medici internisti in 20 piazze italiane la seconda edizione della Giornata nazionale per la prevenzione a cura di FADOI e ANIMO: screening e visite gratuite dalle 9 alle 17. Ci spiega tutto il presidente FADOI - Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti, Francesco Dentali.

    Guerra commerciale al rialzo tra Usa e Cina, chi rischia di più?

    CONTAINER

    Guerra commerciale al rialzo tra Usa e Cina, chi rischia di più?

    Trump ha sospeso per 90 giorni i dazi "reciproci" mantenendo un'aliquota fissa del 10%, ma ha alzato le tariffe totali sulla Cina al 145% dopo la risposta cinese con barriere all'84%, ora salite al 125%. Sotto pressione da Wall Street, Big Tech, il Congresso e i mercati obbligazionari, Trump ha ceduto, aprendo ai negoziati con Paesi come Giappone e Corea del Sud. La Cina, però, ha reagito con nuovi controdazi e ha rifiutato di chiedere un incontro. Intanto Wall Street continua a calare, ma Trump su Truth resta ottimista. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore a NY.Cina, controdazi sui beni Usa al 125%. Pechino ricorre al Wto contro tariffe americaneLa Cina ha rialzato i suoi controdazi sulle importazioni dei beni Usa dall'84% al 125%. Lo riferisce il ministero delle Finanze, precisando che le nuove misure entreranno in vigore il 12 aprile. Washington deve assumersi la piena responsabilità per le turbolenze economiche globali seguite all'offensiva tariffaria totale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha aumentato i dazi sui prodotti cinesi dopo averli sospesi per altri paesi. Lo ha affermato un portavoce del ministero del Commercio cinese, aggiungendo che i dazi annunciati da Washington hanno causato gravi shock e forti turbolenze all'economia e ai mercati globali.Intanto Pechino ha presentato un nuovo ricorso all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) dopo l'ennesimo aumento dei dazi sull'import cinese deciso da Donald Trump. Le tariffe degli Stati Uniti, ha denunciato il ministero del Commercio cinese, sono un tipico atto di bullismo e coercizione, che rappresentano una evidente violazione delle regole del Wto e indeboliscono gravemente il sistema del commercio multilaterale basato sulle regole e l'ordine economico e commerciale internazionale. Pechino, ammonisce il portavoce, chiede a Washington di correggere immediatamente le sue azioni e di cancellare tutte le tariffe unilaterali imposte sulla Cina. Il commento è di Filippo Fasulo, Co-head dell'Osservatorio Geoeconomia dell'Ispi.Ue, bene stop dazi, sosteniamo negoziato Commissione. Ma pronti a tassare le Big TechOggi si è aperta la due giorni dell'Ecofin informale a Varsavia con una riunione dell'Eurogruppo. "Accogliamo con favore la decisione dell'amministrazione statunitense di rinviare l'attuazione dei dazi. Ora dobbiamo usare questi 90 giorni con saggezza. Abbiamo bisogno di un buon accordo per i cittadini europei, per le aziende europee, e sosteniamo pienamente la Commissione europea nel suo sforzo di negoziare un accordo giusto e giusto". Lo ha detto Andrzej Domański, ministro delle finanze polacco, alla presidenza di turno dell'Ue, all'inizio dell'Ecofin informale a Varsavia. Durante la giornata ha parlato anche il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis interpellato nella conferenza stampa dopo l'Eurogruppo sui timori del ministro tedesco che ha invitato ad avere cautela nel valutare contro-misure ai dazi Usa sulle Big Tech. "Se si considera una categoria con un surplus sostanziale nei beni e un deficit sostanziale nei servizi, quando discutiamo dei titoli di rischio della politica commerciale, ovviamente dobbiamo anche considerare cosa sta succedendo nel settore dei servizi, compresi i servizi digitali, e come è stato delineato dalla Commissione. Quando discutiamo di contromisure tutte le opzioni sono sul tavolo".A proporre l'idea è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista al Financial Times, in cui ha dichiarato che l'Ue è pronta a introdurre "una tassa sui ricavi pubblicitari digitali" che colpirebbe le Big Tech, se i negoziati con Donald Trump per raggiungere un'intesa commerciale dovessero fallire. Interviene Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.Nel 2024 vola il credito al consumo. E nel 2025 tornano a crescere i tassiI prestiti aumentano ma i tassi continuano a rimanere alti nonostante la politica espansiva della Banca centrale europea. Uno dei pochissimi aspetti positivi di una congiuntura economica così complicata, ossia il taglio dei tassi della Bce, sembra non produrre i risultati sperati nel portafogli degli italiani che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere un mutuo. Il nostro Paese infatti resta tra i più costosi in Europa per l'accesso al credito al consumo. Nel 2024 il credito al consumo in Italia ha registrato un forte incremento pari al +5,3% rispetto all'anno precedente, portando il volume totale dei finanziamenti da 160,7 a 169,3 miliardi di euro. Anche se più contenuto, si è osservato un incremento dello 0,5% nei prestiti complessivi alle famiglie. Secondo l'analisi realizzata dalla Fondazione Fiba di First Cisl, il credito al consumo incide in modo significativo sul totale dei prestiti richiesti, rappresentando il 18,7% (salito al 18,9% a febbraio 2025), una percentuale nettamente superiore alla media dell'area euro (11,2%) e a quella di paesi come la Germania (9,5%) e la Francia (12,7%). Ne parliamo con Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl.