Tommaso Landi
Trust project- 13 febbraio 2025
Punteggio alto negli Isa, carta da giocare in contenzioso
Un contribuente viene sottoposto a verifica fiscale per il 2018 in seguito a una richiesta di documenti del marzo 2021. Il modello Unico 2019, relativo ai redditi 2018, riporta Isa pari a 10. Viene emesso uno schema d'atto in data dicembre 2024 in cui viene contestata la deducibilità di un costo in quanto non inerente. Il periodo d'imposta in base all'Isa pari a 10 sarebbe prescritto il 31/12/2023. Si chiede, considerato che lo schema d'atto non contesta l'infedeltà degli Isa, se sia possibile eccepire la decadenza del potere di accertamento da parte di agenzia delle Entrate, considerato che a differenza del regime premiale sugli studi di settore (articolo 10, comma 10 del Dl 201/2011, che fissava come condizione della premialità la compilazione fedele degli studi di settore, l'articolo 9 bis del Dl 50/2017 al comma 13 prevede esclusivamente la presenza di violazioni che comportano l'obbligo di denuncia per uno dei reati previsti dal decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74. La prassi ha sempre condizionato l'applicazione del regime premiale alla fedeltà degli Isa, ma tale presupposto non si rinviene nella norma.B. F. - Modena
- 05 novembre 2024
La società risponde della mancata apertura della Pec delle Entrate
Una società di persone riceve tramite pec ufficiale, comunicazione da parte dell'agenzia delle Entrate per esibire documenti comprovanti la dichiarazione redditi (fatture acquisti, registri Iva, liquidazione Iva e altro). La lettera in pdf è firmata digitalmente con apposito software. La società cerca di aprire il file p7m, ma non disponendo del software di lettura di tali file crede sia un tentativo di fishing o virus e non da seguito a tale avviso. Successivamente i soci in forma cartacea ricevono un accertamento per tale maggior reddito accertato per tale mancanza. In casi del genere non si dovrebbe allegare anche il semplice file pdf di facile e immediata lettura? È da imputare alla società il mancato rispetto dell’appuntamento con l’Agenzia?V. C. CE
- 16 maggio 2024
Ravvedimento operoso, così il calcolo dei giorni con la sospensione di agosto
Un contribuente ha ravveduto il pagamento delle imposte della propria dichiarazione dei redditi il cui termine scadeva il 30 luglio 2021 calcolando la dovuta sanzione nella misura del 0,30% per tre giorni di ritardo fino alla data del 2 agosto 2021, primo giorno feriale (31 luglio e 1° agosto erano sabato e domenica), avvalendosi del ravvedimento operoso Dlgs 472/1997. Il contribuente ha però materialmente pagato il modello F24 il 20 agosto 2021 usufruendo della “proroga feriale” di agosto che consente di considerare tempestivi i versamenti di imposte effettuati nel periodo dal 1° agosto al 20 agosto compresi. Nel caso specifico è corretto considerare valido il ravvedimento operoso eseguito in data 20 agosto con la sanzione calcolata alla data del primo giorno feriale successivo alla scadenza naturale del versamento, ovvero 2 agosto? L’agenzia delle Entrate ha precisato con una nota del 30 settembre 2015 inviata ai propri uffici che la “proroga di ferragosto” si applica anche ai tributi, contributi e premi (comprese le sanzioni e gli interessi) dovuti a seguito, tra l’altro, di ravvedimento operoso di cui all’articolo 13, Dlgs 472/1997. R. R. - Pesaro
- 01 aprile 2024
Imu sugli immobili merce, cosi la difesa dagli accertamenti
Un’impresa costruttrice al fine di godere del beneficio dell’esenzione per gli immobili merce in attesa di vendita ha presentato al Comune una dichiarazione Imu- per l’anno 2013- che evidenziava e individuava per ogni singolo immobile la spettanza dell’esenzione. il Comune con accertamento notificato il 21 dicembre 2023 emetteva avviso di accertamento esecutivo per l’anno 2019 riprendendo a tassazione Imu gli immobili merce con la motivazione che la dichiarazione Imu ha natura decadenziale a nulla rilevando la presentazione della dichiarazione che era stata presentata per l’anno 2013 e che non erano intervenute variazioni dello stato degli immobili, i quali permanevano nello stato di immobili merci ininterrottamente dall’anno 2013. Il comune non ha voluto tener conto delle indicazioni emanate dal Mef, dipartimento delle Finanze, risoluzione 7/DF del 6 novembre 2020. Il Comune non ha tenuto conto, fra le altre, dell’ordinanza della Cassazione 5191/2022 che nelle ragioni della decisione stabiliva l’obbligo della dichiarazione volto a chiedere l’esenzione ma precisando che la dichiarazione «ha effetto anche per gli anni successivi, salvo variazioni». È fondato o infondato l’accertamento ? G. T. - Bergamo
- 15 dicembre 2023
No alla compensazione per pagare le rate della rottamazione quater
Ho aderito e pagato la prima rata della rottamazione quater; posso effettuare la compensazione orizzontale per dei crediti Irpef, pur avendo debiti erariali all'esattoria superiori a 1.500 euro già inseriti nella rottamazione quater? S. A. - Ragusa
- 24 luglio 2023
Definizione agevolata liti pendenti, è di rito la sentenza di cessata materia del contendere
Un soggetto che ha proposto un atto introduttivo in primo grado nel 2014 avverso una cartella di pagamento, ha avuto una pronuncia favorevole in primo grado. In secondo grado la Ctr ha dichiarata cessata la materia del contendere compensando tra le parti le spese del giudizio. L’agenzia delle Entrate ha proposto ricorso in Cassazione, attualmente pendente. Si chiede un parere in merito alla definizione delle liti pendenti (legge 29 dicebre 2022 commi 186 - 202) sulla percentuale da applicare, se il 40% o il 5%. C. S. - Legnano
- 14 luglio 2023
Formazione 4.0, definizione agevolata preclusa se la documentazione è carente
Si chiede se nell’ambito di applicazione della definizione agevolata sulle irregolarità formali prevista dalla legge di Bilancio 2023, ricadano anche le irregolarità sulla rendicontazione dovuta in materia di agevolazioni 4.0, R&S etc. Si veda ad esempio quanto richiesto per l’incentivo "formazione 4.0" nel caso in cui sia carente la documentazione contabile e/o amministrativa idonea a dimostrare la corretta applicazione del beneficio. Posto che l’agenzia delle Entrate, ha esteso la suddetta definizione all’irregolare tenuta e conservazione delle scritture contabili, se la violazione non ha prodotto effetti sull’imposta dovuta (articolo 9, Dlgs 471/1997), può ritenersi applicabile all’esempio citato?S. P. - Roma
- 19 giugno 2023
Illegittimo il sequestro preventivo diretto del denaro affluito sul conto corrente dopo il reato
Il vincolo cautelare verrebbe a colpire denaro che risulta percepito in maniera cronologicamente scollegata con l'illecito commesso
- 02 giugno 2023
Restituzione dei contributi Covid, le condizioni per le sanzioni ridotte
Il legale rappresentante di una asd con partita Iva e codice fiscale nel 2020 ha presentato istanza per il contributo del decreto Rilancio e ha ottenuto euro 3.000 euro; i decreti Ristori e Ristori bis hanno riconosciuto in automatico un ulteriore contributo di 6.000 euro sulla scorta di quanto riconosciuto dal contributo del decreto Rilancio. Si chiede se la soglia da considerare per l’applicazione delle sanzioni penali, in caso di contestazione da parte dell’agenzia delle Entrate del contributo ottenuto, è esclusivamente l’importo del contributo ricevuto dal decreto Rilancio (in quanto è frutto di una istanza di parte, a differenza contributo riconosciuto dai decreti Ristori e Ristori bis che invece è automatico) o la valutazione del superamento della soglia dei 4.000 euro è da considerarsi per singolo contributo incassato?P. B. - Napoli
- 24 maggio 2023
Accede alla sanatoria per errori formali l’atto per indebita compensazione avvenuta nel 2017
Nel gennaio 2023 una società ha ricevuto un atto di contestazione di sole sanzioni da parte dell’agenzia delle Entrate, per indebita compensazione di crediti, avvenuta nell’anno 2017, in quanto in presenza di ruoli scaduti e non pagati all’epoca della compensazione. Si chiede se questo atto di contestazione di sole sanzioni può essere definito con agevolazione ai sensi dell’articolo 1, commi 166-173, legge 197/2022 (regolarizzazione violazioni formali).M. L. - Ferrara
- 03 maggio 2023
Srls, il socio uscente non risponde dell’omessa dichiarazione del rappresentante legale
Una Srls è composta da due soci, entrambi amministratori (con potere di agire in modo disgiunto); in agenzia delle Entrate come rappresentante legale della società è indicato il codice fiscale di uno solo degli soci/amministratori e il suo codice fiscale è indicato anche nell'invio della dichiarazione della società. Premesso ciò, nel caso in cui il socio (non indicato come rappresentante legale della società in agenzia delle Entrate) cede la propria quota al socio superstite e si dimette da amministratore prima del 31 dicembre , è responsabile del mancato invio della dichiarazione dei redditi e dei restanti obblighi fiscali in capo alla società per l’anno di imposta in cui era presente?P. B. - Napoli
- 21 settembre 2022
Integrativa a sfavore nel caso di controllo formale del modello Redditi 2019
Un contribuente, a seguito di controllo formale del 2019, per l’anno 2018, ha ricevuto una richiesta di documentazione delle spese deducibili. I documenti sono stati inviati all’agenzia delle Entrate. Il contribuente può inviare, prima del ricevimento della comunicazione formale ex articolo 36-ter del Dpr 600/1973, una dichiarazione integrativa a sfavore, beneficiando del ravvedimento operoso?R.V. -Frosinone
- 08 settembre 2022
Fattura elettronica, l’indicazione di tipologia TD25, invece che TD24 è errore formale non sanzionabile
Un contribuente ha emesso per errore, per circa un anno, oltre 8000 fatture elettroniche differite con la tipologia TD25 invece che TD24. L’errore è solo formale nel file XML in quanto le liquidazioni Iva e i versamenti sono stati effettuati correttamente. In caso di controllo, potrebbe essere soggetto a sanzioni, oppure è considerabile una violazione formale ex articolo 6, comma 5-bis, del decreto legislativo 472/1997, e quindi senza sanzioni?M. P. – Rimini
- 29 giugno 2022
Codice Ateco dell’attività prevalente anche se i ricavi di quelle secondarie sono maggiori
Ai fini del comma 1 dell’articolo 162 bis, del Testo unico delle imposte sui redditi, Dpr 917/1986, una società si considera holding non finanziaria se ricade nel disposto del comma 3. Una srl (holding) detiene partecipazioni in altre srl per un importo inferiore al 50% del totale dell’attivo e la parte prevalente di questo attivo è costituito da immobili commerciali locati. Il conto economico vede la presenza costante di affitti attivi ma anche di dividendi (questi ultimi prevalenti sugli affitti) allorquando questi vengono distribuiti dalle partecipate. Qual è il codice ateco corretto? Il 64.20.00 (holding) o il 68.20.01 (locazione immobiliare di beni propri)?G. C. – Cuneo
- 07 giugno 2022
Credito d’imposta moda, nel calcolo anche le rimanenze da commesse ultrannuali
Anche le rimanenze (materie prime, semilavorati, merci o prodotti finiti) riconducibili, solo ai fini valutativi, a una commessa ultrannuale in corso, vanno annoverate tra i beni alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività d’impresa
- 24 maggio 2022
L’albergo accede al credito d’imposta sulla seconda rata Imu
L’articolo 22 del decreto legge 21 del 21 marzo 2022 (decreto Ucraina) introduce un contributo, sotto forma di credito d’imposta, nella misura corrispondente al 50% dell’importo versato a titolo di seconda rata 2021 dell’Imu per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 presso i quali è gestita l’attività recettiva. Ne possono beneficiare le imprese turistico-recettive che esercitano attività agrituristica, che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta, le imprese del comparto fieristico e congressuale, i complessi termali, i parchi tematici. Sono previste due condizioni: - che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;- che i soggetti interessati abbiano subìto una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel secondo trimestre 2021 di almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019.Si chiede pertanto se, soddisfatte tutte le condizioni richieste, sia possibile fruire dell’agevolazione anche per gli alberghi.M.V. – Torino
- 06 maggio 2022
Credito fiscale della Sas in trasparenza, la chance di trasferimento ai soci
Una sas installa ascensori. A marzo 2022 ha emesso una fattura con sconto in fattura del 75% per una nuova installazione. Il credito che ha ricevuto nel cassetto fiscale può essere ceduto ad una banca o deve essere necessariamente attribuito ai soci trattandosi di una società in trasparenza e solo i soci possono cederlo dopo la presentazione della dichiarazione 2023?M.D. – Barletta
- 01 marzo 2022
Super Ace, la riserva di avanzo da scissione cerca spazio nel calcolo
Una società di capitali risultante da una scissione iscrive in bilancio una riserva di avanzo da scissione pari a 4 milioni e 500 mila euro. Tale voce può essere considerata come incremento patrimoniale ai fine del calcolo della super Ace?C.C. – Salerno
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