The Economist

Tecnologia

Meta, in una lettera aperta pubblicata sui principali quotidiani, riunisce alcune decine delle principali aziende europee per chiedere ai legislatori di promuovere nuove regole meno restrittive sull’intelligenza artificiale. «Un cambiamento di rotta - scrivono .- per non restare esclusa dai grandi

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Dopo il crollo del muro di Berlino e la riunificazione delle due Germanie sancita nel 1990, accompagnata dalla audace scommessa di Kohl nel fissare a 1:1 il nuovo cambio fra marco orientale e occidentale, durò alcuni mesi un diffuso pessimismo circa i nodi irrisolti di quella controversa scelta

Mondo

Dopo il ritiro di Joe Biden, Kamala Harris può vincere? Se lo è chiesto in primis, secondo Cnn, lo stesso Biden e ora se lo chiedono gli istituti dei sondaggi. Secondo Public Policy Polling, istituto molto ascoltato dai democratici, la Harris con il giusto vice (i due governatori di Pennsylvania,

24Plus

I Paesi della Nato non stanno rischiando di avvicinarsi a un confronto diretto con Mosca: «Si trovano già in un confronto diretto». Dai corridoi del Cremlino il portavoce Dmitrij Peskov ha commentato con queste parole le dichiarazioni del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, pubblicate

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Nel leggere i dibattiti sull’Intelligenza Artificiale viene in mente Umberto Eco e la sua famosa distinzione tra “Apocalittici” e “Integrati”. Oggi abbiamo gli “Apocalittici” che vedono l’AI come foriera di terribili disgrazie, e gli “Entusiasti di Circuiti Integrati” che vedono la come la promessa

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Galbraith diceva: “The only function of economic forecasting is to make astrology look respectable” eppure alla fine dell’anno il mondo economico ed aziendale è invaso da libri e report che presentano il futuro o, i meno ambiziosi, l’anno che verrà

VideoTecnologia

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24Plus

Parla la presidente del Consiglio: «Sulla Via della Seta discuteremo in Parlamento, senza effetti sui rapporti commerciali. Per investimenti e Patto di stabilità parleremo con tutti i Paesi, Germania compresa. La privatizzazione dei porti non è all'ordine del giorno. In vista delle europee ci si differenzia ma nessuno metterà a repentaglio il Governo»

24Plus

Ma non ci si può liberare così facilmente della presenza di Pechino

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"Gli Uffizi portano la loro arte al popolo. Un'innovazione che può rivelarsi un modello per altri musei e gallerie". Mentre ci affanniamo a metterci in coda, ancora una volta, anche per il ponte del 2 giugno (le previsioni sono di uno su quattro che sceglierà mete d'arte) così scrive l'autorevole magazine britannico The Economist celebrando gli Uffizi. Con tanto di una grande foto della Madonna del Baldacchino, capolavoro di Raffaello e un video dei borghi toscani. Non il primo prestigioso riconoscimento da parte della stampa internazionale. Lo hanno fatto Time Magazine, New York Times, Financial Times, Cnn. Tanto che la via italiana per un'arte non solo dei soliti luoghi e dei soliti selfie, è diventato un caso di studio nel mondo. Meno da noi. D'altra parte, in Austria sono stati ben più risoluti visto che ad Halstatt, il borgo di Frozen disegnato dalla Disney, e che, appunto, non sta così a nord ma sulle montagne austriache, il sindaco ha fatto montare pannelli di legno che non ostruiscono la visuale ma inibiscono il selfie. La Cultura nel nostro Paese crea un valore aggiunto di 90 miliardi di euro che vale il 5,7% dell'intera economia nazionale e offre lavoro ad oltre 1,5 milioni di persone (5,9% degli occupati totali). L'obbiettivo non è più concentrarli tutti nello stesso posto, ma distribuirli per moltiplicarli. E proprio a questo dovrebbero servire i fondi del pnrr dedicati alla cultura. Ne abbiamo stanziati più degli altri in Europa, e sono il capito di spesa che stiamo utilizzando di più, mentre altri settori arrancano. Cosa ha funzionato o dove sta il segreto?

Mondo

Henry Kissinger arriva all'eccezionale traguardo dei cento anni – il 27 maggio 2023 – con la mente acuta e lucida, seppure un po' incurvato nella postura e con qualche difficoltà nel camminare

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La prima obiezione ricevuta è stata l'aver completamente dimenticato la dimensione geografico culturale. È davvero possibile confrontare il comportamento manageriale anglosassone con quello imprenditoriale italiano?