Leoluca Bagarella
Trust projectTrattativa Stato-Mafia, per vertici Ros e dell’Utri indizi senza certezze
La Suprema corte ha depositato le motivazioni delle assoluzioni definitive contenute in 95 pagine. Minaccia dei boss di intimidire lo Stato solo tentata per loro reato prescritto
- 23 maggio 2023
Vito Palazzolo, l’uomo che sfidò Giovanni Falcone, lascia ai figli un impero economico sconfinato
Il giudice morto 31 anni fa nella strage di Capaci con moglie e scorta, fu il primo a seguire la traccia dei soldi dell'imprenditore poi condannato a 9 anni per concorso in associazione mafiosa. La rete dell'immenso patrimonio familiare
- 27 aprile 2023
Trattativa Stato-Mafia, confermata assoluzione per ex Ros. Assolto anche Dell’Utri
I giudici hanno annullato la sentenza di appello senza rinvio con la formula per non avere commesso il fatto nel procedimento sulla presunta trattativa stato-mafia
- 17 gennaio 2023
Da Cutolo a Messina Denaro: perché l’Aquila resta il carcere più sicuro
Il boss di Cosa nostra, arrestato lunedì dopo 30 anni di latitanza, sconterà il 41bis nel penitenziario abruzzese in cui fu detenuto anche Totò Riina
- 07 dicembre 2022
Santalucia (Anm), "Da Nordio parole ingenerose" – Caiazza (Ucpi): "Discorso storico"
Molto distanti le reazioni di magistrati e avvocati penalisti alle linee programmatiche esposte ieri mattina al Senato, dal Ministro della Giustizia Nordio
- 17 ottobre 2022
La società civile nel caos globale: il Premio Giorgio Ambrosoli alla decima edizione
I riconoscimenti alla romena Romana Roxan che denunciò i clan a Roma, ai funzionari di Banca d’Italia Claudio Clemente e Giovanni Castaldi, alla testimone di giustizia Lea Garofalo, al poliziotto Boris Giuliano assassinato da Cosa Nostra nel 1979
Ritorna il Premio Giorgio Ambrosoli: la X Edizione premia nuovi otto “esempi invisibili”
Ieri sera consegnati al Piccolo Teatro i riconoscimenti alla romena Romana Roxan che denunciò i clan a Roma, ai funzionari di Banca d'Italia Claudio Clemente e Giovanni Castaldi, alla testimone di giustizia Lea Garofalo, al poliziotto Boris Giuliano assassinato da Cosa Nostra nel 1979, al commissario straordinario Maurizio Bortoletti, al sindacalista sardo Antonello Congiu, alla consigliera comunale Rossella Pera e all'imprenditore palermitano Giuseppe Piraino. Tutte condotte esemplari di tutela della legge in condizioni di pressioni e intimidazioni.
- 28 settembre 2022
Anche nei paesi dei boss e nei comuni sciolti per mafia sfonda FdI. Arretra M5S
Un campione di comuni e aree in cui c'è stato il commissariamento per le infiltrazioni della criminalità organizzata o nei quali la pervasività delle mafie è elevata, porta alla luce tendenze simili nel voto alle elezioni politiche
- 09 giugno 2022
Metodo Falcone, il maxiprocesso condanna a vita il gotha della mafia e a morte il giudice
Nella quarta puntata del podcast, le testimonianze del generale della Gdf Ignazio Gibilaro e degli ex ex pm Giuliano Turone e Antonio Ingroia
- 03 marzo 2022
Stragi del ’93: indagata una donna per l’attentato di via Palestro a Milano
La donna è sospettata di aver guidato e parcheggiato la Fiat Uno imbottita di tritolo che nella notte tra il 27 e 28 luglio a Milano esplose in via Palestro uccidendo cinque persone e causando danni ingenti al Padiglione d’arte contemporanea.
- 22 dicembre 2021
Dalla caccia a Brusca al dossier Puglisi
Una carriera che lo ha visto assumere incarichi diversi in una pluralità di ambiti, spesso con epicentro Palermo, dove approda nel 1986 come pretore, dopo un esperienza come giudice a Caltanissetta e un inizio sempre da pretore in Sardegna
- 16 ottobre 2021
Duro colpo alla mafia corleonese: sequestri e confische per 4 milioni di euro
L’operazione riguarda anche il nipote e il fratello di Totò Riina. Tutti avevano favorito la latitanza del boss Bernardo Provenzano
Trattativa Stato-mafia, assolti in appello Dell’Utri e gli ufficiali dei Carabinieri
In primo grado erano stati tutti condannati a pene severissime. Dichiarate prescritte le accuse al pentito Giovanni Brusca. Pena ridotta al boss Leoluca Bagarella. Confermata la condanna del capomafia Nino Cinà
- 04 giugno 2021
Nuovi boss mafiosi a fine pena
Scarcerazioni anticipate, permessi premio per buona condotta e pene ridotte per aver collaborato potrebbero presto portare fuori dalla galera altri boss mafiosi del calibro di Francesco Schiavone, Leoluca Bagarella dei fratelli Graviano come appena accaduto con Brusca, neograziato in libertà. Come sia possibile che si parli già di fine pena per chi ha commesso crimini efferati ne parliamo con il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho. Restiamo poi sul tema giustizia ma per occuparci di quella predettiva. A Pisa è stato messo a punto un algoritmo in grado di anticipare l'esito di un processo. E poi ci occupiamo di matrimoni combinati in nome dell'Islam. L'Ucoii ha appena promulgato una fatwa di condanna per chi li porta avanti
- 14 settembre 2020
L’impresa è in odore di mafia, ma il Tribunale non la chiude e salva l’occupazione
Scatta la misura del controllo giudiziario: l’attività aziendale non si interrompe ma i delegati del giudice faranno controlli continui. Così si tutela l’occupazione.
- 02 maggio 2020
Carceri, Petralia al posto di Basentini che lascia dopo le polemiche sulla scarcerazione di boss
Basentini era finito al centro delle polemiche anche per le rivolte nei penitenziari
- 09 ottobre 2019
Ergastolo ostativo, ecco i mafiosi e i brigatisti sottoposti al regime carcerario
I nomi più celebri sono quelli dei capimafia che non ci sono più, Totò Riina e Giuseppe Provenzano. Ma la condanna al “fine pena mai” è stata inflitta a tutti i boss mafiosi condannati per le stragi, che non hanno mai voluto collaborare con la giustizia. Così come ai terroristi di ultima generazione, che con lo Stato non sono mai voluti scendere a patti
- 08 ottobre 2019
Dal bambino sciolto nell’acido alla strage di Capaci: chi è Giovanni Brusca
Dopo l’arresto di Salvatore Riina e Leoluca Bagarella, Bernardo Provenzano lo indica come nuovo capo dei Corleonesi. Si è autoaccusato di oltre 150 delitti, tra i quali la strage di Capaci, l’omicidio del giudice istruttore Rocco Chinnici e del tredicenne Giuseppe Di Matteo