Giorgio Albertazzi
Trust project- 30 luglio 2023
Non si può mai stare tranquilli con Pier Luigi Pizzi
L’INTERVISTAPier Luigi Pizzi, autore del libro “Non si può mai stare tranquilli. Incontri di vita e teatro” a cura di Mattia Palma(Edt, 320 p., € 22,00)RECENSIONI“Un perdente di successo”, Giorgio Albertazzi (Rizzoli, 288 p., € 15,00)“Parola mia. Interviste e altri inediti”, Arthur Conan Doyle, traduzione a cura di Fabrizio Bagatti(Lorenzo de Medici Press, 160 p., € 12,00)“Parla Mark Twain. Interviste scelte al creatore di Tom Sawyer e Huckleberry Finn”, Mark Twain, traduzione a cura di Aldo Setaioli (Lorenzo de Medici Press, 112 p., € 14,00)“Le avventure di Tom Sawyer”, Mark Twain, traduzione a cura di Stella Sacchini (Feltrinelli, 295 p., € 9,00)“Le avventure di Huckleberry Finn”, Mark Twain, traduzione a cura di Riccardo Ferrazzi, Marino Magliani (Oligo, 368 p., € 22,00)“Memorie della vita di Jeanne D’Arc”, Mark Twain, traduzione a cura di Livio Crescenzi (Mattioli 1885, 532 p., € 18,00)“L’ultima legione e altri racconti di tanto tempo fa”, Arthur Conan Doyle, traduzione a cura di Elisa Frassinelli (Edizioni Clichy, 184 p., € 15,00)“Delitti d’élite”, Philip Wylie, Bernard A. Bergman, traduzione a cura di Laura Bernaschi (Sette Chiavi, 180 p., € 16,00)“Salvami”, Letizia Vicidomini (Sette Chiavi, 92 p., € 9,90) “Donna di confine”, Carlo Parri (Sette Chiavi, 112 p., € 9,90)“Il giro del mondo in 72 giorni”, Nellie Bly, traduzione a cura di Raffaella Cavalleri (Minerva, 304 p., € 20,00)“Un rapido giro del mondo in 7 tappe”, Elizabeth Bisland, traduzione a cura di Raffaella Cavalleri(Minerva, 176 p., € 16,90)“Racconti gotici”, Amelia B. Edwards, traduzione a cura di Elisabetta Parri (Minerva, 224 p., € 18,00) “Un’incantevole selvaggia”, Frances Hogdson Burnett, traduzione a cura di Elisabetta Parri(Minerva, 216 p., € 18,00)“Puccini: La bohème”, Fabrizio Scipioni(Carocci, 132 p., € 14,00) “Schubert: Sinfonia Incompiuta”, Giovanni Bietti(Carocci, 114 p., €13,00)
- 02 giugno 2023
Chiara Ferragni, ricavi delle sue società raddoppiati nel 2022
Fenice, la srl alla quale fa capo Chiara Ferragni Brand, ha chiuso l’anno con ricavi per 14,2 milioni (+115%) e un giro d’affari a valore retail di 61 milioni (+134%). Il fatturato di Tbs Crew è salito a 14,6 milioni (+105%). L’imprenditrice: «Non venderò le mie quote»
- 26 marzo 2023
È morto Ivano Marescotti, l’attore aveva 77 anni
Era ricoverato all’ospedale civile di Ravenna a causa del peggioramento delle sue condizioni fisiche legate a una grave malattia
- 15 giugno 2019
Addio a Franco Zeffirelli, maestro del gusto italiano
Tornerà nella sua Firenze nella cappella di famiglia al cimitero monumentale delle Porte Sante a San Miniato al Monte, Franco Zeffirelli, mancato a Roma il 15 giugno, all’età di 96 anni, dopo una lunga malattia. Lo hanno annunciato i figli adottivi Pippo e Luciano. Zeffirelli fu regista, scenografo
- 29 maggio 2017
Giorgio Albertazzi, l'ultimo imperatore del teatro italiano
Giorgio Albertazzi esordisce in teatro nel 1949 e da quel momento non abbandonerà mai più le scene, teatrali, televisive o cinematografiche, fino alla sua morte avvenuta nel 2016. Oltre sessant'anni di carriera straordinaria e ininterrotta, caratterizzata da interpretazioni magistrali entrate nella storia, che ne fanno un interprete unico e rappresentativo in particolar modo del nostro teatro, tanto che molti alla sua morte l'hanno identificato proprio con lui, definendolo l'ultimo imperatore del teatro italiano. Che lui ha saputo sempre celebrare ed esaltare con la sua arte eccelsa. A cura di Simona Capodanno Playlist Le Lion - Jacques BrelVivi - Enrico RuggeriLe bon dieu - Jacques BrelL'attore - Enrico RuggeriE pensare che c'era il pensiero - Giorgio GaberWomen - Lou ReedL'ultima donna - Decibel
- 18 febbraio 2017
Addio a Pasquale Squitieri, il regista dei Guappi e del Prefetto di ferro
Da molto tempo non si sentiva più parlare di Pasquale Squitieri, personaggio che fu di punta nella stampa degli anni settanta e ottanta dello scorso secolo non soltanto per il suo cinema e per le sue spavalde prese di posizione, anche per la sua lunga storia d'amore con Claudia Cardinale, spesso
- 12 novembre 2016
Giorgio Albertazzi
Giorgio AlbertazziPiù di un attore: una vera e propria istituzione di teatro e cinema italiano. Chi ha qualche anno in più ricorderà gli sceneggiati dell'epoca in cui la televisione pubblica aveva funzione didattica. Di quell'epoca Albertazzi fu un protagonista. Grazie a interpretazioni memorabili
- 15 ottobre 2016
A Milano l’ultimo saluto a Dario Fo. In migliaia sotto la pioggia
Un funerale di arte e di politica per il Nobel Dario Fo a Milano che si è chiuso con la canzone Bella Ciao, con il figlio Jacopo a pugno chiuso che dice «grazie compagni, grazie» e Beppe Grillo che invita «a fare un po’ di silenzio su Dario». Sono tanti i cittadini che oggi hanno portato l'ultimo
- 26 giugno 2016
A sette anni dalla scomparsa di Michael Jackson riaffiorano ancora una volta le false accuse di pedofilia
Dormire di più può portare al successo Nonostante sia risaputo che dormire poco fa salire il rischio di essere sovrappeso e aumenta le possibilità di problemi cardiaci, il 60% degli adulti continua a non dormire abbastanza. Spesso nella convinzione che dormire sia tempo perso, sottratto alla lista infinita di cose da sbrigare, ognuna delle quali ritenuta più importante del tempo da dedicare al riposo. Alcuni studi recenti dicono che dormire poco sia il segreto degli uomini di successo, ma in realtà è proprio il tempo dedicato al sonno che ci aiuta poi ad essere migliori sul lavoro e a raggiungere più obiettivi – spiega Arianna Huffington nel suo libro "The sleep revolution", dal quale La Repubblica del 20 giugno anticipa alcuni stralci nell'articolo "Dormire bene e di più. Ecco perché il sonno può cambiare la vita e portare al successo". A sette anni dalla scomparsa di Michael Jackson riaffiorano ancora una volta le false accuse di pedofilia Sono passati sette anni dalla scomparsa di Michael Jackson, ma c'è ancora chi cerca di infangare il suo nome rievocando le passate accuse di pedofilia, nonostante già nel 2005 il re del pop fosse stato assolto con formula piena da tutte le accuse nei suoi confronti. Nei giorni scorsi il tabloid scandalistico Radar online ha diffuso la notizia del presunto ritrovamento di materiale pedopornografico nel pc del cantante. Notizia prontamente smentita, dato che nel 2004 tutti e 18 i pc sequestrati nella casa di Neverland erano stati esaminati dall'FBI. Non solo non era stato trovato materiale compromettente, ma tutto il materiale ritrovato era stato reso pubblico su un sito accessibile a chiunque. Come ricorda Gabriele Antonucci nell'articolo "Michael Jackson: la verità sui file del computer" pubblicato il 22 giugno sul sito di Panorama, le accuse di pedofilia, le accuse che nel 1993 erano state rivolte al re del pop da Jordan Chandler, all'epoca tredicenne, si erano rivelate infondate quando si è scoperto, tramite intercettazioni telefoniche, che il padre del ragazzino, un ex dentista radiato dall'albo per pratiche illecite, aveva pianificato tutto per vendicarsi del cantante, che si era rifiutato di finanziargli un progetto cinematografico. Anche tutte le accuse successive si sono rivelate prive di ogni fondamento, ma come spesso accade nei casi di presunti reati di pedofilia, la piena assoluzione non è quasi mai sufficiente a fare smettere i pettegolezzi, soprattutto se si pensa alla differenza tra l'enorme esposizione mediatica delle accuse e lo spazio striminzito che viene riservato alle smentite o alle assoluzioni. Durante un colloquio di lavoro, la postura influisce anche fisicamente sulle possibilità di successo Sarebbe bello se nei colloqui di lavoro potessimo essere giudicati per quello che siamo e non per il linguaggio del nostro corpo, che rischia di rivelare involontariamente tutte le nostre insicurezze. Ma come scrive Barbara Stefanelli nell'articolo "Colloqui al testosterone" (da Io donna del 18 giugno), la postura che assumiamo durante un colloquio di lavoro non influisce solo psicologicamente sulle possibilità di successo, ma anche fisicamente. Meglio una bugia intera che una mezza verità Una recente ricerca rivela che ci si sente peggio quando si dice una bugia intera , rispetto a quando si dice una mezza verità – come riportato nel breve articolo "Cosa succede quando si dice una mezza verità?" - dal numero di giugno del mensile Focus. Gli insulti a Giorgio Albertazzi da parte dell'Istituto partigiano "Un bastardo che ci lascia" - avevano scritto sul loro sito quelli dell'Isrec, l'Istituto bergamasco per la storia della resistenza e dell'età contemporanea. Mentre da tutta Italia si moltiplicavano gli omaggi a Giorgio Albertazzi, scomparso lo scorso 28 maggio, questo istituto finanziato con i soldi dei contribuenti si divertiva ad insultarlo, ricordando il passato da militante della repubblica sociale dell'ex attore. Ma come scrive Giovanni Belardelli nell'articolo "Albertazzi, quell'odio incivile dell'istituto partigiano" (dal Corriere della Sera del 18 giugno) è inqualificabile che un'istituzione che nel suo statuto si propone di svolgere attività educative e di ricerca sia in grado di produrre testi improntati all'odio. Ovviamente, dopo le polemiche, quelli dell'Isrec hanno cambiato il titolo offensivo con uno più soft, mantenendo però le offese nel testo. L'Isrec riesce perfino a mettere in collegamento la militanza nella Rsi di Albertazzi con la strage di Brescia, con un'iperbole che mostra come il giudizio storico sia improntato solo sull'odio e non sull'oggettività, dato che sul sito ad esempio non si fa cenno alle centinaia di delitti e stupri commessi dai partigiani nel dopoguerra.
Puoi accedere anche con