11 luglio 1979. Un libro per ricordare Giorgio Ambrosoli e la sua storia
«Qualunque cosa succeda» firmato dal figlio Umberto Ambrosoli racconta la storia dell'eroe borghese
Pansa, da cronista di razza a spettatore disincantato
Il grande giornalista scomparso domenica a Roma è stato uno dei protagonisti dell'epoca d'oro dell'editoria italiana
L'esempio di Silvio Novembre, una vita per la cultura del rispetto delle regole
Siccome la memoria è l'arma dei deboli contro i forti, è un dovere civico oggi ricordare Silvio Novembre, scomparso l'altra notte a Milano. Maresciallo della Guardia di finanza, fu tra i principali collaboratori di Giorgio Ambrosoli durante la liquidazione della Banca Privata Italiana del banchiere-bancarottiere Michele Sindona, mandante dell'omicidio di colui che è stato definito da Corrado Stajano "Un eroe borghese". Nel corso delle ricerche storiche sulla figura di Paolo Baffi, ogni qualvolt...
Giorgio Ambrosoli, il senso dello Stato
Come ebbe a spiegare nel 2010 Giulio Andreotti in uno dei suoi rari empiti di sincerità, l'avvocato Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore delle banche di Michele Sindona, era uno che «se l'andava cercando». Fosse stato più prudente, non si sarebbe opposto in modo così inflessibile ai
Anna Lorenza Gorla: «In Mario Draghi riconosco gli stessi valori di mio marito»
«Quarant'anni dopo, è andata come scriveva suo marito? Direi proprio di sì». In una mattinata di riflessioni e ricordi, un'unica volta le lacrime bagnano il ciglio di Anna Lorenza Gorla in Ambrosoli, per tutti Annalori. Quando rievoca quella lettera, presagio di morte e testamento di vita, con cui
Ungaretti, Sciascia, Dalla Chiesa, Stajano: ecco una scuola che vive nel tempo presente
Ungaretti e Sciascia, l'importanza del patrimonio culturale, l'illusione della conoscenza, la Storia del Novecento, l'assassinio del generale Dalla Chiesa, lo sport come impegno civile. Sono belle, varie e stimolanti le tracce di questa maturità 2019: un menù ampio e ricco, nel quale ciascun
Maturità 2019, allo scritto Ungaretti con «Il porto Sepolto». Poi Stajano e Sciascia
«Il porto sepolto», confluita nel 1942 nella raccolta L'allegria, di Giuseppe Ungaretti. E' questa una delle tracce per la prima prova scritta dell'esame di Maturità 2019 insieme ad altri brani sull'eredità del Novecento di Corrado Stajano e Leonardo Sciascia. Ancora tra gli spunti argomentativi
«Fare, disobbedire, votare»: l'eredità del maestro Ermanno Olmi
Ermanno Olmi è mancato proprio alla viglia del festival di Cannes, che nel 1978 gli tributò la Palma d'oro per L'albero degli zoccoli, consacrandolo come uno dei migliori registi italiani e internazionali. Quel film gli diede l'abbrivio per molte altre affermazioni importanti - il Leone d'oro nel
La bella estate di un Figlio della Lupa
«Ha un senso ricordare più di settant'anni dopo una guerra vista e vissuta da un bambino?», si chiede Corrado Stajano nel suo nuovo libro. Si rischia la sindrome di Pinocchio: «Com'ero buffo, quando ero un burattino!». All'epoca, infatti, Stajano viveva a Como ed era un Figlio della Lupa.
Sommerso dalla zona grigia
Brandelli di un diario scritto soltanto ora. Conobbi Falcone un pomeriggio d'autunno del 1979 in una stanzina che gli faceva da ufficio al pianterreno del Palazzo di Giustizia di Palermo, intimidente e avvelenato da sempre. Sostituto procuratore per 15 anni a Trapani, era arrivato alla fine
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