- 16 dicembre 2023
Vivendi: da Vincent Bolloré al figlio Yannick, eredità di azioni legali a Piazza Affari
Si ritorna in tribunale. Appare tanto una conferma dei “corsi e ricorsi storici” teorizzati da Giambattista Vico quello che da ieri ha preso ufficialmente il via sull’asse Vivendi-Tim. La parola (ri)passa ai legali. Come accaduto a un certo punto nell’altro grande capitolo della campagna d’Italia
- 12 giugno 2023
La morte di Berlusconi e il futuro dell'impero di Fininvest
Con la morte di Silvio Berlusconi scompare anche uno dei più importanti imprenditori italiani. Dagli esordi con l'edilizia fino al mondo dei media, dalla grande distribizione al calcio. Cosa succede ora? Sarà una successione industriale o finanziaria quella che coinvolgerà la famiglia Berlusconi? In futuro i cinque figli, Marina, Piersilvio, nati dal primo matrimonio, e Barbara, Eleonora e Luigi, figli della storia con Veronica Lario, si divideranno le aziende o il patrimonio? Ne parliamo con Paolo Bricco del Sole 24 Ore. Mediaset, quale futuro? Intanto la Borsa specula su un disimpegno «C'è la compattezza più assoluta della mia famiglia su un punto molto preciso: non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori». Qualche anno fa Silvio Berlusconi, subito dopo l'ingresso e la successiva ascesa del finanziere bretone Vincent Bolloré in Mediaset, chiarì un punto assai delicato: ad Arcore non c'erano spaccature. Nell'impero, del resto, ha sempre comandato il Cavaliere. Ne aveva il controllo con oltre il 60% di Fininvest a lui intestato, e prendeva le decisioni più importanti in piena autonomia. Facciamo il punto con Andrea Biondi del Sole 24 Ore.
- 18 febbraio 2022
Vincent Bolloré va in pensione (ma tiene le chiavi della cassaforte)
Il finanziere resta comunque al vertice della «scatola» che controlla l’impero di famiglia. Prossimo obiettivo la conquista di Lagardere, mentre la campagna d’Italia resta incompiuta: fallita la scalata a Mediaset, ora il nodo Tim
- 24 aprile 2018
Assemblea Tim - Bolloré in stato di fermo in Francia - Incontro Trump-Marcon a Washington
Oggi a Focus Economia: Vincent Bolloré in stato di fermo in Francia - L'assemblea degli azionisti TIM - Dazi, medioriente al centro del vertice di Washington tra Donald Trump e Emmanuel Macron.Ospiti Carlo Festa e Antonella Olivieri, Sole 24 Ore - Giulio Sapelli, storico dell'Economia. Come di consueto spazio al commento della giornata di Borsa.
Le partite italiane di Vincent Bolloré
Il finanziere francese Vincent Bollorè è in stato di fermo per sospetta corruzione di funzionari pubblici stranieri in una vicenda legata a concessioni portuali in Togo e Guinea. Il colpo di scena, che segue il passo indietro ai vertici di Vivendi annunciato lo scorso 19 aprile con la designazione
- 24 aprile 2018
Vincent Bolloré in stato di fermo per sospetta corruzione in Africa
Vincent Bolloré, numero uno di Vivendi, è in stato di fermo per essere interrogato dalla procura di Nanterre, alle porte di Parigi, con l’accusa di corruzione per una serie di concessioni portuali in Africa. In particolare, secondo un’anticipazione di Le Monde, gli inquirenti indagano sulle
- 24 febbraio 2017
Malore per la sindaca Raggi, questa mattina, in ospedale per accertamenti
Malore per la sindaca di Roma, Virginia Raggi, questa mattina in ospedale per accertamenti. In forse la partecipazione all'incontro per lo stadio della Roma. Timbravano fino a venti cartellini e andavano a giocare a tennis o a fare altri lavori. 55 arresti e 94 indagati in un ospedale napoletano, anche sindacalisti. Vincent Bollorè indagato per aggiotaggio dalla procura di Milano in relazione. alla scalata Mediaset. Forte calo del titolo Vivendì in borsa. In Siria attentato ad Aleppo est, almeno 45 morti, mentre sono in corso i colloqui di pace a Ginevra. E in Iraq prosegue l'avanzata su Mosul. La Ferrari celebra i 70 anni nel nome della prossima vettura per la Formula 1. Ci sarà il tricolore sull'alettone. Primi giri a Fiorano con Raikkonen.
- 02 gennaio 2017
Banche; Mediaset-Vivendi; Fisco
Banche - E' nata ufficialmente ieri, con l'iscrizione dell'atto di fusione nei Registri delle Imprese di Verona e di Milano, Banco Bpm che oggi ha debuttato in Borsa. L'istituto nasce con un capitale sociale di 7.100.000.000 euro, rappresentato da 1.515.182.126 azioni ordinarie prive di valore nominale. Le azioni Banco BPM emesse al servizio del concambio sono messe a disposizione degli ex azionisti e degli ex soci di Banco Popolare e BPM a partire dal 4 gennaio 2017, senza porre a carico degli ex azionisti e degli ex soci delle due società' partecipanti alla Fusione alcun onere per le operazioni di concambio (fissato in 1 azione Banco BPM per ciascuna azione Banco Popolare; 1 azione Banco BPM per ogni 6,386 azioni BPM), con la liquidazione in contanti delle eventuali frazioni. Mediaset-Vivendi - Riaperta la Borsa dopo la pausa di fine anno, attese per Mediaset anche se, dopo il blitz che dal 12 dicembre in due settimane e grazie alla banca Natixis ha portato il gruppo di Vincent Bolloré dal 3% al 29,77% dei diritti di voto nel Biscione, a Piazza Affari sono rimaste ben poche azioni da conquistare. Si cominciano quindi a fare i conti con i possibili alleati. E Silvio Berlusconi, che essendosi portato dal 34% al 39,7% di Mediaset non può incrementare ancora la quota di Fininvest fino al prossimo aprile senza dovere lanciare un'opa, potrebbe trovarsi accanto i «comitati per l'italianità di Mediaset». Fisco - Partenza sprint per la rottamazione delle cartelle che nei primi 2 mesi ha registrato 100mila adesioni alla sola Equitalia, che sta ricevendo una media di 2500 domande al giorno per la cosiddetta 'definizione agevolata'. Procedura dalla quale il governo conta di incassare 3,4 mld in 2 anni. La rottamazione, introdotta con il decreto fiscale collegato alla manovra, è partita il 4 novembre, anche se e' entrata nel vivo a inizio dicembre con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo definitivo, che ha portato diverse novità a partire dalla possibilita' di sanare con lo sconto anche i debiti con il fisco affidati agli enti di riscossione in tutto il 2016. Ospiti: Luca Davi, Sole 24 Ore, Antonella Olivieri, Sole 24 Ore, Giovanni Parente, Sole 24 Ore.
- 28 dicembre 2016
Prezzo del greggio e del carburante; Caccia al titolo Mediaset; Banche
Prezzo del greggio e del carburante - Il taglio alla produzione del petrolio di 1,8 milioni di barili al giorno per i prossimi sei mesi a partire dal 1° gennaio 2017, deciso nell'accordo stipulato l'11 dicembre tra Paesi Opec e non Opec, dà i suoi primi effetti con l'aumento del prezzo del petrolio e il conseguenze rialzo dei costi del carburante. Nell'ultimo mese il prezzo del greggio è salito di circa il 15% e e si teme che ci sia la possibilità concreta di assistere a un deficit di offerta entro la prima metà del 2017. Caccia al titolo Mediaset - Mediaset resta sotto i riflettori in Piazza Affari: dopo un avvio di seduta con forti acquisti, il titolo ha rallentato la sua corsa portandosi in parità, con oltre 10 milioni di pezzi passati di mano. Nessuno può sapere se effettivamente la contesa sfocerà in un'Opa e se succederà a che prezzo, perchè è ancora possibile il lancio di un'offerta volontaria da parte di Vivendi che, al momento, ufficialmente è sotto la soglia del 30%, con il 29,94% dei diritti di voto. Dal 12 dicembre, quando il gruppo presieduto da Vincent Bolloré ha annunciato a sorpresa l'ingresso in Mediaset con il primo 3%, è stato scambiato sul mercato il 52,77% del capitale, ma solo il 29,3% ha una destinazione chiara, dato che nelle due settimane prima di Natale Vivendi è salita al 28,8% mentre Fininvest aveva arrotondato la sua quota (portandola al 38,266% e al 39,775% dei diritti di voto) rilevando un pacchetto del 3,527% immediatamente dopo la mossa di Parigi. All'appello manca perciò il 23,5% del capitale che ha cambiato padrone ma senza, almeno per ora, lasciare traccia nelle dichiarazioni alla Consob. Banche - Il fondo da 20 miliardi di euro è ampiamente sufficiente per far fronte a tutte le esigenze di intervento. Questa la rassicurazione arrivata ieri dal ministero del tesoro che definisce "discrezionali" le decisioni Bce su alcuni elementi della ricapitalizzazione di MPS. Francoforte ha chiesto che l'aumento non sia più di 5 miliardi come indicato inizialmente ma di 8,8 mld. Ospiti: Davide Tabarelli, Presidente NOMISMA Energia, Antonella Olivieri Sole 24 Ore, Gianni Trovati, Sole 24 Ore.
- 21 marzo 2016
Banca Etruria, Procura di Arezzo indaga l'ultimo cda al completo, Bpm-Popolare, Telecom
La Procura di Arezzo ha aperto un'inchiesta sull'ex cda di Banca Etruria, quello che il 30 giugno 2014 votò quasi all'unanimità a favore della liquidazione da 1,2 mln euro per l'allora direttore generale in uscita Luca Bronchi. Tra i nomi di quel cda, vi sono l'allora pres Lorenzo Rosi e i vicepresidenti Alfredo Berni e Pierluigi Boschi, padre del ministro Maria Elena(vice pres senza deleghe dal maggio 2014 al febbraio 2015). In tutto 14 consiglieri su 15. Riprende corpo il progetto di fusione tra Bpm e Banco popolare dopo la frenata dei giorni scorsi a seguito dei rilievi mossi dalla Banca centrale europea. Tra le criticità evidenziate da Francoforte la situazione dei crediti deteriorarti in rapporto al capitale delle due banche ed alcuni aspetti relativi alla governance dei due istituti. Gli occhi sono ora tutti puntati su domani quando si riuniranno i board che, presumibilmente, daranno il via libera a un accordo di massima. Scossoni in casa Telecom. L'a.d. Marco Patuano si è dimesso oggi. In pole position per la successione l'attuale a.d. di NTV Flavio Cattaneo, sebbene la società smentisca. Circolano anche il nome del numero uno di Deutsche Telekom René Obermann e di un altro non meglio precisato manager italiano.Dietro l'avvicendamento la regia del finanziere francese Vincent Bolloré, principale socio del gruppo Vivendi (con il 14,5%) che è primo azionista di Telecom con il 24,9% (a quota 25% scatta obbligo Opa). Nel mirino di Bolloré ci sarebbero anche le pay tv di Mediaset nell'ambito di un piano che unisce distribuzione e produzione di contenuti. OSPITI: Sara Monaci, Sole 24 Ore, Marco Ferrando, Sole 24 Ore, Antonella Olivieri, Sole 24 Ore, Alessandro Plateroti, vicedirettore Sole 24 Ore.