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  • 29 gennaio 2025
    Arriva lo strappo definitivo: sulle tasse l’America va da sola

    Mondo

    Arriva lo strappo definitivo: sulle tasse l’America va da sola

    Il nuovo mondo fiscale di Trump, nonostante le roboanti dichiarazioni iniziali - e gli atti presidenziali già emanati - è la perfetta continuazione del lavoro iniziato otto anni fa durante il primo mandato: America first, anche e soprattutto in materia di tasse.

  • 25 gennaio 2025
    Da Davos a Sanremo

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    Da Davos a Sanremo

    Carlo Cottarelli, Giorgio Gori e Duccio Forzano sono gli ospiti di questa puntata.L’economia italiana ed europea, lette alla luce del Forum di Davos e della recente offerta di MPS a Madiobanca, sono i temi al centro della prima parte della puntata, con Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano. Non manca un’ampia pagina sull'insediamento di Donald Trump e sugli effetti della nuova presidenza americana sull’Unione europea insieme al secondo ospite di giornata: Giorgio Gori, europarlamentare del Partito Democratico, già sindaco di Bergamo dal 2014 al 2024. In chiusura parliamo di televisione a partire dall’importanza della scenografia e della regia nei programmi TV. A discutere di questo abbiamo chiamato Duccio Forzano: tra i registi televisivi più importanti d’Italia, ha firmato le regie di vari Festival di Sanremo, di grandissimi show di prima serata e di programmi musicali.

  • 23 gennaio 2025
    Nessuno si salva da solo

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    Nessuno si salva da solo

    "Era vestito con un impermeabile stazzonato e portava una busta di plastica arrotolata sotto il braccio. Muoveva la testa a scatti, ora a desta, ora sinistra ora dritto come per effetto di un tic nervoso". Era una sera di un giorno feriale, di una settimana qualsiasi del novembre del 1989, erano le 17:00, era già buio quando Antonio saliva sul treno da Crotone a Pescara. Un viaggio notturno lunghissimo, passato all'interno di uno scompartimento, il treno vuoto. Unica altra presenza: una ragazza che aveva timidamente preso posto assieme a lui. Ma improvvisamente, sul loro stesso vagone, è salito un individuo che ben presto si è rivelato minaccioso e molto pericoloso. Questa è la storia della loro disavventura. E poi un'altra storia di salvataggio: un gruppo di esperti e volontari che si alternano per salvare 20 mila pinguini africani incatramati a seguito di un incidente che ha provocato la dispersione del petrolio nelle acque marine. PlaylistProtection - Massive Attack Psycho Killer - Talking HeadsGood Help (Is So Hard to Find) - Death Cab for CutieDon't Go Near The Water - The Beach BoysTogether - The xxI Can't Help It - Michael Jackson

  • Istat, aumenta l'occupazione ma anche l'inflazione

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    Istat, aumenta l'occupazione ma anche l'inflazione

    Istat: cresce l’occupazione ma anche l’inflazione. Sentiamo Chiara Mussida, docente di economia del lavoro all’Università Cattolica di Milano.A quasi un mese dall’entrata in vigore del nuovo codice della strada, facciamo un primo bilancio con Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona, componente del Tavolo di Coordinamento sulla sicurezza stradale ed urbana presso l'ANCI e collaboratore dell'Asaps.Giallo Starlink-governo italiano. Ne parliamo con il nostro Enrico Pagliarini.

  • 02 gennaio 2025
    Marte più luminoso e vicino nel cielo di gennaio. Il 2025 sarà l’anno delle stelle

    Tecnologia

    Marte più luminoso e vicino nel cielo di gennaio. Il 2025 sarà l’anno delle stelle

    Tutto pronto per lo spettacolo del cielo. Marte sarà più vicino alla Terra nel cielo di gennaio e apparirà più luminoso, ma a salutare l’inizio del nuovo anno sarà una pioggia di stelle cadenti, mentre anche Venere e Saturno si preparano a stupire, come indica sul suo sito l’Unione Astrofili

  • 01 gennaio 2025
    Byd con Sealion 7 e Seal 06 punta ai grandi numeri

    Motori

    Byd con Sealion 7 e Seal 06 punta ai grandi numeri

    Dopo aver aggiunto alla sua offerta europea il suv elettrico Sealion 7 a passo spedito il brand cinese numero 1 al mondo del settore Nev, ovvero dei New energy vehicle che raggruppa le auto ibride alla spina e le full-electric, porterà in Europa molti modelli elettrici. Fra questi ci dovrebbero

  • 28 dicembre 2024
    Byd, lancia un’offensiva a tutto campo

    Motori

    Byd, lancia un’offensiva a tutto campo

    Dopo aver aggiunto alla sua offerta europea il suv elettrico Sealion 7 a passo spedito il brand cinese numero 1 al mondo del settore Nev, ovvero dei New energy vehicle che raggruppa le auto ibride alla spina e le full-electric, porterà in Europa molti modelli elettrci. Fra questi ci dovrebbero

  • 24 dicembre 2024
    Quattro racconti a tavola: imbandire storie coerenti con la casa e lo stile di chi riceve

    HTSI

    Quattro racconti a tavola: imbandire storie coerenti con la casa e lo stile di chi riceve

    Getta via la tua oscurità e sarai ricco. Come una sera dopo la neve», scriveva Olav H. Hauge. Il poeta, traduttore e orticoltore norvegese aveva condensato, in una manciata di parole e un’immagine, lo spirito delle feste. Luce e ricchezza imbandita tra le mura domestiche, mentre fuori viene il

  • 23 dicembre 2024
    Honda e Nissan terzo gigante automotive mentre l'Europa arranca

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    Honda e Nissan terzo gigante automotive mentre l'Europa arranca

    Honda e Nissan confermano il piano di fusione che porterà alla creazione del terzo gruppo mondiale del settore automotive, per tentare di contrastare il predominio dei veicoli elettrici prodotti dalle case concorrenti cinesi, e in vista dell'applicazione di nuovi dazi con l'avvento della seconda amministrazione Trump, negli Stati Uniti. In un comunicato congiunto la seconda e la terza casa auto nipponica hanno reso noto di aver siglato un memorandum di intesa che porterà alla costituzione di una holding nella quale potrebbe essere inclusa anche la Mitsubishi Motors, già partecipata di Nissan, per una valore di mercato di 58 miliardi di dollari.Il consolidamento creerebbe il terzo gruppo automobilistico al mondo per vendite di veicoli dopo Toyota e Volkswagen, il tutto mentre le case automobilistiche tradizionali affrontano le crescenti sfide dell'elettrico con Tesla e i rivali cinesi. Honda nominerà la maggioranza del consiglio di amministrazione della holding, compreso il proprio capo-azienda. L'integrazione dei due storici marchi giapponesi segnerebbe il più grande riassetto dell industria automobilistica globale da quando Fiat Chrysler Automobiles e Psa si sono fuse nel 2021 per creare Stellantis in un deal da 52 miliardi di dollari.Per l'Europa intanto si chiude un anno drammatico e il 2025 non promette nulla di meglio. La tempesta perfetta è causata da vetture elettriche che si vendono molto poco, investimenti miliardari che non ritornano, fabbriche che chiudono anche in Germania. Il vero incubo del 2025 sono però le multe per il superamento dei nuovi limiti alle emissioni di CO2 fissati in 94 gr/km. Un valore che costringerà le case a non proporre vetture termiche, con stop alla produzione, riposizionamento sull ibrido, innalzare i listini delle Ice, tirare giù quelli delle Bev per riequilibrare il gap e rientrare in normative Cafe decise dalla Ue prima della pandemia e prima che le condizioni geopolitiche cambiassero. Si prospetta per l'industria automobilistica il rischio di perdere fino a 16 miliardi di euro di capacità di investimento. Lo segnala un rapporto dell'Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA) che rappresenta i 16 principali produttori del Continente. "Senza una chiara dichiarazione politica della Commissione europea entro la fine del 2024, come sollecitato anche dai Governo tedesco, da quello francese, da quello italiano e di altri Paesi europei - ha dichiarato Luca de Meo, presidente dell'ACEA e ceo del Gruppo Renault - l'industria automobilistica rischia di perdere fino a 16 miliardi di euro di capacità di investimento pagando sanzioni, riducendo la produzione, unendosi a concorrenti stranieri o vendendo veicoli elettrici in perdita".Nel frattempo, nella mattinata di oggi, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha adottato un decreto con 500 milioni di incentivi alle imprese dell'automotive e di altre filiere produttive strategiche attraverso contratti di sviluppo. La misura era stata illustrata dal ministro Urso al Tavolo Stellantis. L'intervento di Mario Cianflone, Sole24Ore ai microfoni di Sebastiano Barisoni.L'anno che verràConsigli e previsioni per gli investimenti finanziari del 2024. Grazia Mirti, una delle massime esperte di astrologia finanziaria, autrice di Investire con gli astri edito dal Sole 24 Ore nel 1999. Nel 1999 Grazia Mirti annunciava da lì a breve la fine del ciclo espansivo legato al nodo lunare in leone e affermava il punto di massima debolezza, segnalato tra il 2008 e il 2009. Giovanni Tamburi, presidente e ad di TIP, Tamburi Investment Partners, società quotata a Piazza Affari.

  • 05 dicembre 2024
    Istat: Pil 2024 allo 0,5%

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    Istat: Pil 2024 allo 0,5%

    L'Istat stima che il Pil italiano si appresti a chiudere il 2024 con un progresso dello 0,5%, la metà rispetto alla previsione del governo su cui è stata costruita la legge di bilancio, c'è da dire però che anche Istat aveva previsto a giugno una crescita del +1%. Il dato Istat si allinea a quello diffuso ieri dall'Ocse. Per il 2025 è invece atteso un progresso dello 0,8%, inferiore dello 0,4% rispetto a quanto indicato dal governo Meloni.Secondo l'Istat, l'economia italiana risente nel 2024 della debolezza della domanda interna, in particolare dal lato dell'offerta. La dinamica calante della produzione industriale, alimentata dalla debolezza della economia tedesca, principale mercato di sbocco delle nostre esportazioni e dalla crisi di alcuni comparti produttivi (automotive su tutti), spiega l'Istituto, ha inciso negativamente sugli investimenti fissi lordi e sulle importazioni.Per il 2025, pur permanendo le incertezze di natura geopolitica e i rischi legati a pressioni protezionistiche, si sconta invece una stabilizzazione della domanda mondiale e un leggero rafforzamento del commercio internazionale. I consumi privati beneficerebbero quindi del graduale, anche se parziale, recupero delle retribuzioni e della prosecuzione, pur se a ritmi meno vivaci di quanto osservato di recente, dell'occupazione.Il commento di Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Incognita Intel dopo le dimissioni del CEOL'improvvisa uscita del ceo, Pat Gelsinger, costretto a dimettersi dopo le pressioni del Cda nella giornata di lunedì 2 dicembre, ha posto Intel in una posizione decisamente in bilico, negli ultimi giorni. La società ha comunicato di aver nominato il cfo David Zinsner e la vicepresidente esecutiva Michelle Johnston Holthaus come co-ceo ad interim. L azienda, che stava recuperando brio a Wall Street dopo l elezione di Donald Trump, è ora alle prese con incognite future: un tempo leader nel settore dei semiconduttori, ha faticato a tenere il passo con rivali come Nvidia e Advanced Micro Devices, in particolare nell'intelligenza artificiale. Un mix di rischi e opportunità che hanno dato campo libero alla speculazione sul titolo, che a inizio settimana, nel giro di 24 ore, ha prima guadagnato il 5%, e poi perso il 10%.Sarà importante capire se il nuovo ceo di Intel (ancora sconosciut0) sarà pronto a smantellare un azienda che un tempo dominava il settore dei chip, specie perchè questa mossa complicherebbe la capacità di Intel di ottenere 7,9 miliardi di dollari di sovvenzioni federali nell ambito dello US Chips and Science Act. La componentistica è oggi diventata terreno di battaglia decisivo tanto per lo sviluppo delle nuove tecnologie, quanto per la rivalità tra le grandi potenze, lo dimostrano due svolte avvenute nel settore nella stessa giornata di lunedì. Oltre alle dimissioni di Gelsinger infatti, lunedì è arrivata anche l'annuncio da parte degli Usa di nuovi bandi alle esportazioni verso la Cina. Washington ha aggiunto 140 aziende della Repubblica popolare alla lista di quelle che non possono ricevere le attrezzature per produrre i chip. Le misure, secondo l'amministrazione USA, sono adottate per diminuire le capacità di Pechino di alimentare le proprie ambizioni militari più che per ostacolare lo sviluppo economico della Cina.L'intervento di Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.it a Focus Economia. Sardegna, per le rinnovabili idoneo l'1% del territorioLa Sardegna ha la sua mappa con le aree idonee per l installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili: comprenderà circa l 1% del territorio. Ieri il Consiglio regionale ha approvato il Dl 45 (Disposizioni per l individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all installazione di impianti a fonti rinnovabili) con 35 voti a favore e 14 contrari. È un atto che chiude un percorso iniziato qualche tempo fa con una serie di ricorsi per la richiesta di connessioni a Terna (circa 700) e poi con le mobilitazioni generali.«Siamo la prima regione d Italia ad approvare una legge sulle aree idonee con circa 3 mesi di anticipo rispetto alla nuova scadenza prevista dal Governo», ha commentato subito dopo la votazione la presidente della Regione Alessandra Todde: «La Sardegna, da tempo considerata un fanalino di coda, oggi diventa un modello di tutela e pianificazione del territorio per le altre regioni italiane. Quando siamo arrivati al governo della Sardegna, abbiamo trovato un territorio spaventato e abbiamo respirato la preoccupazione dei sardi rispetto alle speculazione energetica». Tutti gli impianti, sia quelli nuovi sia quelli in autorizzazione, potranno essere realizzati solo nelle aree idonee. Non inciderà ovviamente su quelli già autorizzati.Il commento di Davide Madeddu, Il Sole 24 Ore