Totò (nome d’arte di Antonio de Curtis) è nato il 15 febbraio del 1898 a Napoli ed è deceduto a Roma il 15 aprile del 1967, è stato uno dei più grandi attori comici italiani di tutti i tempi; soprannominato “principe della risata” ed artista poliedrico, ha lasciato importanti contributi anche come drammaturgo, poeta, paroliere e cantante.
Nato nel rione Sanità di Napoli, da una relazione clandestina tra Anna Clemente ed il marchese Giuseppe de Curtis, venne riicosciuto dal padre naturale soltanto negli anni ’20.
Nel 1933 venne adottato dal marchese Francesco Maria Gagliardi Focas di Tertiveri e nel 1946 ottenne, su provvedimento del Tribunale di Napoli, il riconoscimento di fregiarsi di svariati titoli nobiliari, quali Altezza Imperiale, Conte Palatino, Cavaliere del Sacro Romano Impero, Esarca di Ravenna, Duca di Macedoni ecc. provenienti dalle sue origini natali ed adottive.
Fin dall’età delle scuole primarie manifestò la sua forte vocazione artistica e la passione per le imitazioni, inclinazione che lo indusse ad osservare le persone per imitarle e caratterizzane i comportamenti. La stessa chiave d’azione peraltro la ritroviamo nelle indimenticabili caratterizzazioni riproposte, ormai da attore professionista, in molti suoi memorabili film.
La madre avrebbe voluto che Totò facesse il sacerdote ma dopo aver frequentato la parrocchia come chierichetto iniziò in età giovanissima a frequentare i teatrini periferici esibendosi.
Arruolatosi volontario nel Regio Esercito durante gli anni della prima guerra mondiale, avrebbe dovuto, dopo il servizio militare, fare l'ufficiale di marina ma non tollerando la disciplina, scappò di casa per esibirsi ancora come macchiettista.
Il suoi primi esordi non furono affatto facili ma costellati da delusioni, veniva pagato poco e trattato male ma a partire dal suo incontro con l’mpresario Giuseppe Jovinelli e dalla sua prima esibizione al Teatro Ambra Jovinelli, si cominciò a profilare pian piano la sua ascesa artistica, che grazie alla scritturazione di Achille Maresca, lo rese celebre ed apprezzato.
Interprete di punta della commedia dell’arte, accostato ad artisti come Buster Keaton, Charlie Chaplin, Ettore Petrolini ed i fratelli De Filippo, che insieme a lui interpretarono pagine indimenticabili del cinema italiano, Totò ha preso parte, in circa 50 anni d’attività, a 97 pellicole cinematografiche, 50 spettacoli teatrali e vari telefilm e sketch pubblicitari, raggiungendo con numerosi film record d’incasso.
Antonio de Curtis è stato unito sentimentalmente all’attrice Liliana Castagnola, morta suicida all’età di 34 anni nel 1929, lasciando una lettera d’addio per Totò, episodio che ha fortemente turbato l’artista, che in sua memoria avrebbe chiamato Liliana la figlia nata nel 1934 dal matrimonio con Diana Bandini Lucchesini Rogliani.
Totò ebbe anche un figlio maschio Massenzio, nato nel 1954 dall’unione con Franca Faldini e morto poche ore dopo la nascita.
Numerosi, famosi ed ormai parte integrante della cultura popolare italiana, sono i film girati da Totò, cosi come altrettanto numerose sono le poesie e le canzoni scritte dall’artista, che in verità, come peraltro andava profeticamente dicendo quand’era in vita, è stato riconosciuto nella sua grandezza artistica soltanto dopo la morte.
« Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo Paese, in cui però per venire riconosciuti qualcosa, bisogna morire. »
Ultimo aggiornamento 14 aprile 2017