Silvio Rivetti
Trust project- 29 maggio 2023
Crediti Superbonus, remissione «in bonis»: una sanzione per ciascuna comunicazione omessa
La domanda del lettore e la risposta dell'esperto
- 23 maggio 2023
Superbonus, gli effetti del frazionamento dell’immobile
Sono proprietario di un immobile abitativo di circa 500 mq che è stato frazionato in due unità a ottobre 2022. Prima del 25 novembre 2022 ho presentato la Cilas per lavori rientranti nel superbonus antisismico e fotovoltaico (trainato). Alla luce dell’articolo di Giuseppe Latour sui "falsi condomini" potrei avere problemi ad accedere al superbonus considerando anche che non esiste una divisone degli impianti elettrico, idrico, riscaldamento (richiesta solo per il superbonus da efficientamento energetico)? F. P. - Torino
- 15 maggio 2023
Bonus facciate, che succede se l'impresa gode del credito ma non termina l'intervento
La domanda del lettore e la risposta dell'esperto
- 25 aprile 2023
Bonus edilizi, il credito compensato in F24 si ripartisce in quote annuali
La domanda del lettore e la risposta dell'esperto
- 03 aprile 2023
Superbonus acquisti, la proroga tacita del preliminare salva lo sconto in fattura
La domanda del lettore e la risposta dell'esperto
- 24 marzo 2023
Sismabonus 110%: detrazione in dichiarazione per le spese 2022 anche se i lavori non sono ultimati
Nel 2022 ho sostenuto spese per un intervento sismabonus 110% maggiori di 96.000 euro, limite massimo ammesso per le unifamiliari. I lavori si protrarranno oltre il 31 marzo 2023. È possibile procedere con la prima rata in detrazione diretta (26.400 euro, ovvero prima rata di quattro rate del limite massimo 105.600 euro = 96.000x1,10) con la prossima dichiarazione dei redditi, indipendentemente dall’effettiva conclusione dei lavori (per il fine lavori credo che sussista soltanto l’obbligo imposto dal Permesso di Costruire, ovvero tre anni dall’inizio lavori)? Oppure, prima di procedere alla prima rata di detrazione diretta è necessario che i lavori siano formalmente conclusi? In tal caso dovrei ultimare i lavori prima della presentazione della prossima dichiarazione dei redditi? F. B. - Roma
- 23 febbraio 2023
Superbonus, ok alle detrazioni sulle parti comuni del condominio «di lusso»
La domanda del lettore e la risposta dell'esperto
- 01 febbraio 2023
Il codice errato complica la cessione del supersismabonus
La domanda del lettore e la risposta dell'esperto
- 30 gennaio 2023
Superbonus e professionisti, ok ai compensi che precedono il primo Sal
La domanda del lettore e la risposta dell'esperto
- 05 gennaio 2023
Bonus 50%, detrazione della fattura pagata dopo la chiusura lavori
La domanda del lettore e la risposta dell'esperto
- 03 gennaio 2023
Manca il Durc di congruità: effetti sui benefici edilizi
La domanda del lettore e la risposta dell'esperto
- 30 dicembre 2022
Superbonus, i lavori eseguiti al 30% entro fine settembre si possono completare entro il 31 marzo
Ho completato entro il 30 settembre almeno il 30% dei lavori relativi al Superbonus 110%. Avendo versato dopo il 30 settembre un anticipo relativo a dei lavori trainati, chiedo se tali lavori devono necessariamente essere completati entro il 31 dicembre 2022 o se posso portarli a termine anche dopo tale data ed entro il 31 marzo 2023. - avendo già chiuso il primo Sal (superiore al 30% dei lavori), è sufficiente, in caso di lavori portati a termine il prossimo anno, effettuare un ultimo Sal di chiusura entro il prossimo anno? U. G. - La Spezia
- 21 dicembre 2022
Sostituzione dei condizionatori, la scelta del bonus fissa l’iter da seguire
Sono proprietario di un appartamento in condominio con riscaldamento centralizzato e vorrei sostituire gli attuali condizionatori (di cui uno soltanto è già dotato di pompa di calore) con altri dotati di pompa di calore e inverter e le finestre, comprensive di infissi tapparelle e cassonetto con trasmittanza termica pari o inferiore a 1,3 U. Si tratta di interventi in edilizia libera per i quali non si fa ricorso alla cessione del credito o sconto in fattura. Tali interventi, pur comportando un risparmio energetico e richiedendo quindi la trasmissione all'Enea della comunicazione entro 90 giorni dalla fine dei lavori, rientrano nelle fattispecie di cui all'articolo 16-bis, comma 1, lettera b del Tuir (Dpr 917/1986), per cui non è richiesto il rispetto delle condizioni di cui al decreto Requisiti (Dm 6 agosto 2020) e al Dm costi massimi unitari (Dm 14 febbraio 2022)?A. A. BO
- 11 dicembre 2022
Casa, bonus facciate e lavori non finiti: termine ultimo in bilico tra 2024 e 2027
In moltissimi casi l’inatteso epilogo del mancato completamento dei lavori nel corso del 2022
- 09 dicembre 2022
Bonus facciate e lavori non finiti, termine ultimo in bilico tra 2024 e 2027
Molti si interrogano, con una certa ansia, se questi lavori debbano essere completati entro una scadenza definitiva per poter salvaguardare le detrazioni già fruite
- 11 dicembre 2022
Casa, bonus facciate e lavori non finiti: termine ultimo in bilico tra 2024 e 2027
In moltissimi casi l’inatteso epilogo del mancato completamento dei lavori nel corso del 2022
- 22 novembre 2022
Bonus edilizi, il general contractor riaddebita con Iva le spese fatturate dal professionista forfettario
Un genaral contractor che ha siglato un contratto di appalto per lavori inerenti l’efficientamento energetico di un condominio (lavori agevolabili al 110%) facendosi carico anche delle spese per asseverazioni e visto di conformità con il format del contratto senza rappresentanza, nel riaddebitare al committente le spese per ingegneri e commercialista da questi ultimi ad esso fatturati (senza ricarichi ovviamente), deve applicare l’Iva al 22% sulle spese professionali riaddebitate anche se i professionisti agiscono in regime forfettario? Il dubbio sorge leggendo il penultimo paragrafo di pagina 9 della risposta 261/2021 dell’agenzia delle Entrate dov’è specificato che: gli effetti complessivi dell’operazione devono essere gli stessi che si otterrebbero se i professionisti fatturassero direttamente la prestazione al committente. Ma nel caso descritto se il general contractor deve applicare l’Iva al 22% ciò genererebbe un credito d’imposta per superbonus maggiore proprio per effetto dell’Iva (Iva che non applicherebbe il professionista forfettario fatturando direttamente al committente). Com’è giusto procedere? T. C. - Bari
- 21 novembre 2022
Benefici edilizi, anche i Comuni sono tra i possibili cessionari
La domanda del lettore e la risposta dell'esperto
- 11 novembre 2022
Il condominio, tutte le regole civilistiche, fiscali e sulla sicurezza
Una guida legale completa scritta con un taglio pratico e chiaro, utile sia al lavoro dell'amministratore, sia al sapere del singolo condomino. Anche in libreria dal 18 novembre
- 07 ottobre 2022
Ecobonus, per gli infissi in edilizia libera non serve l’attestazione di congruità
Ho acquistato degli infissi nel 2022 ed il fornitore mi ha inviato una pratica Enea Ecobonus 2022. Sul portale dell’Enea ho letto nei singoli vademecum che, per tutti gli interventi rientranti nell’ecobonus, ai fini della detrazione, è necessaria l’attestazione di congruità dei costi (circostanza confermata anche da chi mi presta assistenza fiscale). Anche la circolare dell’agenzia delle Entrate 28/E del 25 luglio 2022 specifica che per gli ecobonus è necessaria. Il fornitore e il suo commercialista sostengono che non è necessaria, trattandosi di edilizia libera (come da specifica di novembre 2021). Il termotecnico del fornitore me la rilascerebbe, ma come extra a pagamento. Agli sportelli dell’agenzia delle Entrate non mi danno risposta e mi invitano a fare interpello. Come devo comportarmi? P. S. - Foggia