Hosni Mubarak
Trust project- 16 febbraio 2023
La Zanzara del 16 febbraio 2023
Blanco...
- 20 settembre 2021
«Portiamo l’hi tech tutto italiano nel mondo senza essere globalizzati»
Con Ocrim, l’azienda di famiglia, è diventato uno dei leader mondiali nella costruzione di molini per cereali. «Abbiamo firmato contratti anche durante il Covid»
- 16 agosto 2021
Afghanistan, il fallimento Usa e la silenziosa avanzata della Cina
Hanno liberato l’Afghanistan, occupato l’Iraq, “guidato da dietro” i bombardamenti sulla Libia di Gheddafi; ritirato e poi rimandato truppe in Siria e Iraq perché del vuoto militare lasciato se ne era impossessato l’Isis; hanno lasciato cadere un alleato affidabile come Hosni Mubarak, permettendo
- 16 marzo 2021
Dieci anni di guerra in Siria: dalle proteste alla caduta di Aleppo
Dalle proteste del 15 marzo 2011, passando per l’ascesa dell’Isis e la nascita del Califfato fino all’entrata in campo della Russia a fianco del regime
- 02 agosto 2020
L’invasione irachena del Kuwait: trent’anni fa la prima guerra in diretta tv
Il 2 agosto 1990 Saddam Hussein occupò il piccolo emirato. Il conflitto che ne seguì, entrato nell’immaginario grazie alla Cnn, creò le condizioni per al Qaida. Ma allora sembrava solo l’ultimo post Guerra fredda
- 25 febbraio 2020
Morto Mubarak, faraone dal volto umano (a posteriori)
L’ex raìs è morto rimpianto anche da chi lo aveva detestato. Per quanto illiberale, la durezza del suo regime impallidisce davanti a quello attuale
Coronavirus, il momento delle polemiche
"Abbiamo concordato di fare un'ordinanza per uniformare i comportamenti ......
- 27 ottobre 2019
Le nuove primavere pacifiche e incerte del mondo arabo
Dalle coste del Nord Africa, passando per il Libano, arrivando fino all’Iraq, milioni di arabi sono scesi in piazza da mesi. La protesta è, nella maggior parte dei casi, pacifica. L’esito incerto. I nuovi rivoluzionari sanno che devono aver pazienza. Perché questa volta lotteranno da soli. Memori di quanto avvenuto nel 2011, i Paesi occidentali appaiono reticenti ad appoggiare la loro causa
- 29 marzo 2018
Egitto, la bassa affluenza mette in ombra un plebiscito annunciato
Il solo dato importante in quella che sin dall'inizio è apparsa la cronaca di un plebiscito annunciato era l’affluenza. Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi sapeva bene quanto fosse rilevante. Solo un’alta partecipazione avrebbe legittimato, non solo agli occhi del mondo, ma anche a quelli
- 26 marzo 2018
In Egitto Al-Sisi contro al-Sisi, cronaca di un plebiscito annunciato
La definizione più efficace per descrivere le elezioni presidenziali in corso in Egitto l’ha scritta il quotidiano panarabo al-Araby : «Al-Sisi contro Al-Sisi». In questa scontata elezione, che si preannuncia come la cronaca di un plebiscito annunciato, l’attuale presidente egiziano, Abdel Fattah
- 05 giugno 2017
Il Qatar e il calcio, promozione unica per il paese
Gli attentati a firma Isis provocano ripercussioni politiche nel mondo arabo. Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Bahrein hanno infatti annunciato lo stop dei rapporti diplomatici con il Qatar, in seguito a crescenti tensioni tra i Paesi del Golfo circa il presunto appoggio qatariota a gruppi
- 27 maggio 2017
Uccisi in Egitto 28 cristiani copti
Vestiti con le divise militari, i 10 terroristi hanno fermato l’autobus diretto al monastero di Anba Samuel. Una volta saliti a bordo hanno aperto il fuoco contro i passeggeri. Inclusi bambini, donne e anziani. La furia omicida non ha risparmiato nessuno. E mentre uccidevano, filmavano, ed
- 26 maggio 2017
Il gioco dei jihadisti in Egitto: colpire i cristiani copti per destabilizzare il Paese
Il gravissimo attentato avvenuto questa mattina in Egitto contro un convoglio di cristiani copti, che ha causato almeno 28 morti, è purtroppo solo l’ultimo di una lunga serie che, probabilmente, non finirà oggi. La verità è sotto gli occhi dei 92 milioni di egiziani, di cui il quasi il 10% è
- 02 maggio 2017
«Palestina entro i confini del 1967». Cosa c’è dietro la svolta di Hamas
In questo conflitto, il più antico e irrisolto fra i molti mediorientali, le buone notizie vanno prese con beneficio d’inventario: c’è sempre il pericolo che dietro si celi un inganno. Ma proprio perché le ragioni di ottimismo sono così rare nell’ultracentenario confronto tra israeliani e