Fornero
Trust project- 10 aprile 2025
La Zanzara del 10 aprile 2025
La Zanzara del 10 aprile 2025
- 02 aprile 2025
Oltre 650 relatori al Festival dell’economia 2025 di Trento
Oltre 300 eventi con 650 relatori del mondo istituzionale, accademico, imprenditoriale, militare e religioso festeggeranno la ventesima edizione del Festival dell’economia di Trento (la quarta organizzata dal Gruppo 24 ORE e Trentino marketing per conto delle istituzioni locali), dal 22 al 25
- 27 marzo 2025
Il rifinanziamento della cassa integrazione straordinaria delle liquidazioni giudiziali
Quando la concessione dell'ammortizzatore sociale diventa complessa
Licenziamento illegittimo, ecco le ragioni del “sì” e del “no” al referendum della Cgil sul Jobs Act
Si avvicina la scadenza dell’8 e 9 giugno per la consultazione referendaria. Il primo referendum promosso dalla Cgil propone l’abrogazione delle norme del Jobs Act che hanno introdotto il contratto a tutele crescenti che, nei casi di licenziamento illegittimo, impediscono la reintegrazione nel
- 24 marzo 2025
Compatibilità legge 92/12 e agevolazione Sud PMI
Un disoccupato da 12 mesi, over 50, ha stipulato un contratto a tempo indeterminato al 31/12/2024 con durata dell’agevolazione per 18 mesi con la Legge 92/12 art.4 (Inps, Circolare 111/2013), la sede di lavoro è in una delle 8 regioni del sud e il suo imponibile previdenziale è di 2000 euro. L’impresa ha i limiti di fatturato/attivo patrimoniale/numero dipendenti per essere definita/qualificata PMI. Supponendo l’incremento occupazionale ula (condizione prevista dalla Legge 92/12, art.4) e il rispetto del tetto del de minimis (condizione previsto dalla agevolazione pmi/sud) come si gestisce la compatibilità/cumulabilità tra agevolazione 92/12 e agevolazione sud pmi (Legge 207/2024, art.1 comma 406)? Supponiamo che il datore sia un’industria fino a 15 e che il dipendente sia un operaio: aliquota c/ditta del 30,68 (di cui 30,38 agevolabile/vedi 0,3 di 1,61 non agevolabile).
- 22 marzo 2025
Ex dirigente iscritta al Fipdaf valuta la rendita integrativa (Rita)
Sono una ex dirigente del settore privato iscritta al fondo complementare Fipdaf. Nata ad agosto 1963, ho iniziato l’attività lavorativa nel giugno 1988. Ho cessato l’attività lavorativa a dicembre 2023 e ho beneficiato inoltre di un anno di preavviso con contributi versati. Aggiungo che ho
- 19 marzo 2025
19 marzo - Tre mesi di congedo parentale all'80%
La legge di bilancio 2025 ha previsto che anche il secondo e il terzo mese di congedo parentale siano retribuiti all’80% della retribuzione (anziché al 30%) se goduti in via alternativa tra i genitori ed entro la soglia anagrafica dei 6 anni di vita del figlio. La misura è stata proposta dal governo come una spinta alla genitorialità che renderebbe maggiormente appetibile la fruizione di questo strumento. Potenzialmente, questo potrebbe anche incentivare l'adozione del congedo da parte dei padri, che mediamente percepiscono stipendi più alti. Ne parliamo, nel giorno della festa del papà, con Valentina Melis de Il Sole 24 ORE. L'intelligenza artificiale sta rapidamente emergendo come la nuova frontiera della formazione aziendale in Italia, con una crescente domanda di competenze specifiche in questo campo. Secondo il Randstad Workmonitor, il 43% dei lavoratori italiani esprime il desiderio di ricevere una formazione specifica sull’intelligenza artificiale, posizionandola come il principale bisogno di apprendimento nel paese. Questo dato supera di 5 punti percentuali la media europea e di 3 punti quella globale, evidenziando come l’Italia si stia muovendo con decisione verso l’adozione di tecnologie AI. Ne parliamo con Fabio Costantini, Ad di Randstad HR Solutions e consigliere di Fondazione Randstad AI & Humanities.
- 17 marzo 2025
L’obbligo del repechage in caso di licenziamento
Parliamo dell’onere delle ricollocazione del lavoratore nelle fasi di licenziamento da parte del datore di lavoro. E lo facciamo con l’avvocato Francesco Rotondi che il fondatore dello studio Lab Law, giuslavorista e membro esperto del CNEL. Avvocato, cosa ci dice la giurisprudenza sul tema del
- 14 marzo 2025
False attestazioni della presenza tramite tablet aziendale e controllo difensivo
Controllo legittimo solo se finalizzato a verificare comportamenti penalmente rilevanti o attività fraudolente fonti di danno per il datore
- 13 marzo 2025
Uso improprio di vettura aziendale, legittimo il controllo del datore mediante ricorso ad agenzia investigativa
Nota a Corte di Cassazione, Sez. L. Civile, Ordinanza 12 febbraio 2025, n. 3607
- 10 marzo 2025
Cina tra dazi e deflazione
Oggi si chiude il Congresso nazionale del popolo (Cnp), occasione durante la quale la Cina si aggrappa a una crescita economica di circa il 5 per cento anche nel 2025. Si tratta, in buona sostanza, della media registrata nelle 31 province cinesi a ridosso delle due sessioni del Parlamento ufficialmente aperte ieri dal discorso del primo ministro Li Qiang. Nulla di nuovo né di sorprendente, non è tempo di alzate di testa, Pechino resta cauta nel perimetro di un obiettivo simile a quello dell'anno scorso, nonostante la guerra commerciale in crescendo con gli Stati Uniti che sta mettendo a dura prova ampi strati più tradizionali dell'economia cinese basata sull'import-export di prodotti Made in China. Intanto da oggi scattano i dazi cinesi del 10-15% a carico di alcuni prodotti agricoli americani entrano oggi in vigore, ultima rappresaglia contro la mossa Usa che ha appena doppiato al 20% le tariffe su tutto l'import verso gli Stati Uniti di beni made in China in base all'incapacità del Dragone di fermare i flussi del fentanyl, la droga sintetica che è responsabile di circa 100mila morti all'anno in America. Nel mirino della Repubblica popolare sono finiti soia, sorgo, carne di maiale e manzo, prodotti ittici, frutta, verdura e prodotti lattiero-caseari tutti colpiti al 10%, mentre pollame, grano, cotone e mais sono nel gruppo di aliquota al 15%. Le tariffe, inoltre, non si applicheranno alle merci partite prima del 10 marzo, purché arrivino in Cina entro il 12 aprile. Secondo gli analisti, la ritorsione di Pechino è progettata come un utile a colpire la base elettorale del presidente americano Donald Trump, pur rimanendo tanto contenuta da consentire di elaborare un eventuale negoziato ed accordo commerciale. Affrontiamo il tema con: Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.Effetto DOGE sull'impero MuskIl crescente potere politico di Elon Musk e il suo inequivocabile spostamento verso l'estrema destra stanno scatenando forti reazioni e altrettanto importanti conseguenze sugli affari delle sue aziende, negli Stati Uniti come in Europa. L'antipatia nei confronti dell'imprenditore sta intaccando le vendite di Tesla e, cosa forse più importante, la sua attività di internet satellitare Starlink. Continua da una parte la caduta del titolo Tesla, che registra la settima settimana consecutiva in calo e che da inizio d'anno ha lasciato sul parterre il 35% del valore, mandando in fumo la dote di 700 miliardi di dollari ricevuta dalla corsa elettorale. A fine dicembre la capitalizzazione aveva toccato un record di 1.500 miliardi di dollari, oggi siamo a 844. In effetti l'andamento delle vendite è allarmante su più mercati, dall'Europa all'Asia. Particolarmente preoccupanti sono i segnali dalla Cina, il mercato più grande e avanzato al mondo per i veicoli elettrici. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.Occupazione, dove cresce il lavoroOggi Il Sole 24 ore mette in prima pagina l'analisi condotta da Infocamere per il giornale del lunedì, su dati del Registro imprese e dell'Inps, che scatta una fotografia di come si sta muovendo il lavoro, con lo spaccato delle imprese attive nei vari comparti economici e dei relativi addetti nel 2024, a confronto con il 2014 (la base è quella delle 3,5 milioni di attività iscritte che comunicano il numero di lavoratori al Registro). Dieci anni nel mezzo dal quale emerge che i servizi continuano a fare il pieno di occupati, dalle utility alla ristorazione, dalle attività di supporto alle imprese, al commercio. Fanno eccezione banche, assicurazioni e attività immobiliari, che perdono addetti. La pandemia ha segnato una pesante battuta d'arresto, che ora appare superata, almeno dal punto di vista dell'occupazione generale: a gennaio 2025 l'Istat ha censito 24,2 milioni di occupati totali, con un tasso di occupazione cresce al 62,8%, il livello più alto dall'inizio delle serie storiche (gennaio 2004). L'andamento del lavoro Rispetto al 2014, le imprese sono diminuite di 128.626 unità, mentre il saldo dei lavoratori è positivo per 2,6 milioni. Dunque la scomparsa di alcune imprese non si traduce in assoluto nella diminuzione dell'occupazione, ma con ogni probabilità il passaggio dei lavoratori a imprese di dimensioni maggiori. Un fenomeno visibile nel commercio, dove le aziende sono 157mila in meno nel decennio, ma gli occupati sono saliti di 188mila. Il commento è di Valentina Melis, Il Sole 24 Ore, Francesco Seghezzi, presidente fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi.
- 06 marzo 2025
Lavoro, ecco perché i posti aumentano anche se il Pil arranca
Il mercato del lavoro ha fatto registrare a gennaio una performance di gran lunga superiore rispetto all’andamento del Pil, e sembra non aver risentito delle tensioni geopolitiche, né dell’incremento dei costi energetici che sta impattando negativamente sull’economia. Cosa si nasconde dietro quei
- 05 marzo 2025
Incentivi per chi assume over 50 disoccupati
A confronto quello strutturale della legge Fornero e il bonus Zes unica
- 04 marzo 2025
Incentivo all'assunzione di donne svantaggiate della legge Fornero
L’incentivo donne svantaggiate, uno dei bonus più utilizzati dai datori di lavoro, previsto dalla legge Fornero è in vigore dal 1° gennaio 2013
- 03 marzo 2025
La retrodatazione degli effetti del licenziamento disciplinare
La lavoratrice non deve restituire le somme percepite durante il periodo di sospensione cautelare
- 27 febbraio 2025
Gli effetti paradossali dei referendum sul lavoro
La Corte Costituzionale ha ritenuto ammissibili i referendum promossi dalla CGIL, che questa primavera chiameranno quindi gli elettori italiani a scegliere se abrogare parti importanti della riforma del diritto del lavoro del 2015, nota come Jobs Act.
Cosa ci dicono i dati su demografia e occupazione
Negli ultimi anni, il mercato del lavoro dell’area dell’euro, e in particolare quello italiano, hanno vissuto trasformazioni significative, in gran parte influenzate dai cambiamenti demografici. Secondo un recente studio della Banca Centrale Europea (BCE), il tasso di disoccupazione ha raggiunto il