Ultimo aggiornamento: 09 febbraio 2022
  • 17 luglio 2018
    Caschi blu e buon senso

    Impresa e Territori

    Caschi blu e buon senso

    Qualcuno li ha già soprannominati i «Caschi blu del gorgonzola». In questo caso, però, l’ironia non sdrammatizza lo scenario in cui potrebbe trovarsi l’agroindustria europea - quindi quella italiana - se il 27 settembre l’Assemblea plenaria delle Nazioni Unite dovesse votare la risoluzione che , di

  • 11 maggio 2018
    Dubai: ultimata la Preatoni Tower, il gruppo passa a nuovi recuperi

    Impresa e Territori

    Dubai: ultimata la Preatoni Tower, il gruppo passa a nuovi recuperi

    DUBAI - Nello scricchiolante panorama immobiliare di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, a seguito delle pesanti difficoltà quali conseguenza della crisi del 2007, arriva un’iniziativa per certi versi innovativa targata Gruppo Preatoni. La famiglia del finanziere e immobiliarista Ernesto Preatoni ha

  • 19 settembre 2017
    Prezzi e volatilità, battaglia sui campi

    Commenti e Idee

    Prezzi e volatilità, battaglia sui campi

    Un anno fa gli imprenditori agricoli italiani tiravano le somme di una delle più critiche annate degli ultimi tempi: latte e derivati, cereali, ortofrutta, carni suine. In molti comparti produttivi i prezzi all’origine non coprivano i costi di produzione o di raccolta, tanto che in molti casi le

  • 13 settembre 2017
    Corte Ue: no agli Ogm solo se è dimostrato che fanno male

    Impresa e Territori

    Corte Ue: no agli Ogm solo se è dimostrato che fanno male

    Se non ci sono motivazioni scientificate comprovate, è possibile la coltivazione di piante geneticamente modificate (Ogm). Questo il senso della sentenza della Corte di Giustizia Ue che ha accolto il ricorso di un agricoltore italiano, condannatto nel 2014 per aver coltivato mais Ogm. Tuttavia il

  • 12 settembre 2017
    Made in Italy: quel deficit di crescita che diventa zavorra

    Impresa e Territori

    Made in Italy: quel deficit di crescita che diventa zavorra

    Non più tardi di una settimana fa le cronache plaudivano al fatto che la società De Rica – uno dei nomi storici dell’agroalimentare nazionale – rimanessero in mani italiane (per la precisione il compratore era il Consorzio cooperativo Casalasco), scongiurando così il pericolo che un altro pezzo di