Jean Pisani-Ferry è un economista e professore universitario francese che insegna alla Hertie School of Governance di Berlino e a Sciences Po a Parigi. Collabora come stratega economico allo staff di Emmanuel Macron.
- 31 gennaio 2022
La politica di bilancio è l’arma giusta contro l’inflazione in Europa
I prossimi negoziati per la revisione delle regole fiscali e di bilancio in Europa saranno inevitabilmente influenzati dall’evoluzione di un’inflazione che sempre meno appare come temporanea, sia negli Stati Uniti sia in Europa, anche se l’aggettivo temporaneo si presta a interpretazioni elastiche.
- 19 ottobre 2021
Tre ipotesi sul futuro del Patto di Stabilità
La Commissione europea riapre il confronto ufficiale per la revisione delle regole sui conti pubblici nazionali
- 18 luglio 2021
Perché bisogna dare un’anima alla globalizzazione (ma non sarà facile)
Ci sono facce della globalizzazione che non sono mai state all’altezza della dimensione economica
- 07 febbraio 2021
Così il Green Deal dell’Europa cambia anche la geopolitica
Si azzera la dipendenza energetica dalla Russia, ma sale quella dalla Cina per terre rare e minerali
- 13 dicembre 2018
Pisani-Ferry: perché la Francia non violerà le regole sul deficit
Un anno fa, a Milano, l’incontro con Jean Pisani-Ferry, uno dei più noti e importanti economisti francesi, si era tradotto in una bella e approfondita discussione sulle prospettive di riforma dell’Eurozona. Francia e Germania, disse al Sole 24 Ore in quell’occasione, avrebbero dovuto compiere una
- 21 novembre 2018
Una Unione più flessibile per guardare avanti
Due secoli fa, quando l’Italia era divisa in una miriade di Stati sovrani, uno sprezzante Klemens von Metternich disse: «L’Italia non è altro che un’espressione geografica». Oggi, a Pechino, Mosca, New Delhi e addirittura Washington c’è chi considera l’Europa allo stesso modo. Pur riconoscendo che
- 02 maggio 2018
Vincoli sì, ma siano centrati sulla produttività
Due mesi dopo le elezioni politiche italiane del 4 marzo, tra le continue incertezze su quale tipo di governo emergerà (se emergerà), sembra che si sia stabilita una strana noncuranza. Tuttavia sarebbe sciocco credere che un Paese dove i partiti anti-sistema hanno conquistato il 55% del voto
- 30 marzo 2018
Sanzioni, euro, debito: le scelte della Ue
Non doveva succedere così. La formazione di un nuovo governo tedesco è durata così tanto che, solo dopo che le elezioni generali italiane del 4 marzo hanno provocato un terremoto politico, Francia e Germania hanno iniziato a lavorare sulla riforma dell’Eurozona.
- 14 marzo 2018
Le quattro ragioni del budget Ue
È tempo della stagione teatrale dell’Unione europea. Lo spettacolo, intitolato “negoziazioni sul budget”, va in scena ogni sette anni e mette i consumatori della Ue contro i risparmiatori, i donatori contro i beneficiari e i riformisti contro i conservatori. Una volta che gli attori esauriscono i
- 18 gennaio 2018
Asse Parigi-Berlino sulla moneta
Francia e Germania dovranno venirsi parecchio incontro per trovare una sintesi sulla riforma dell’Eurozona, sostiene in un’intervista l’economista francese Jean Pisani-Ferry, (foto) ex consigliere di Emmanuel Macron. Continua pagina 6
Intervista a Pisani-Ferry: Asse Parigi-Berlino sulla moneta
Francia e Germania dovranno venirsi parecchio incontro per trovare una sintesi sulla riforma dell’Eurozona, sostiene in un’intervista l’economista francese Jean Pisani-Ferry, (foto) ex consigliere di Emmanuel Macron.
- 17 gennaio 2018
Macron duro con Londra sui migranti
«Non ci sarà alcun ritorno alla giungla». Lo Stato francese non lo permetterà. In visita a Calais, dove una tendopoli che ospitava in condizioni miserevoli 8mila migranti fu sgomberata dalla polizia nell’ottobre 2016, il presidente Emmanuel Macron richiama tutti alle proprie responsabilità: i
- 16 ottobre 2017
In Francia e Germania la «manovra» punta sugli investimenti
Infrastrutture digitali, trasporti, ambiente e innovazione. In attesa della legge di Bilancio italiana nelle manovre per il 2018 Francia e Germania giocano la carta degli investimenti per dare manforte alla ripresa dell’economia.
I big Ue giocano la carta degli investimenti
Infrastrutture digitali, trasporti, ambiente e innovazione. In attesa della legge di Bilancio italiana nelle manovre per il 2018 Francia e Germania giocano la carta degli investimenti per dare manforte alla ripresa dell’economia.
- 11 maggio 2017
I negoziati sulla Brexit peseranno sul rialzo dei tassi BoE, sterlina in calo
La Bank of England ha deciso di mantenere invariato il costo del denaro e ha comunicato che ha in programma di «normalizzare» il costo del denaro nei prossimi anni. Questo processo - hanno fatto sapere i banchieri centrali in occasione del direttivo - avverrà tuttavia solo se i negoziati tra Londra
- 08 maggio 2017
Mercato del lavoro: ecco la prima riforma nell’agenda di Macron
DAL NOSTRO CORRISPONDENTEPARIGI - Del futuro Governo di Emmanuel Macron non si sa ancora nulla. Neppure il nome del premier (i più citati sono quelli del ministro della Difesa, e presidente della Bretagna, il socialista Jean-Yves Le Drian, e quello del presidente della grande regione
- 07 maggio 2017
Per la Cdu di Merkel la vittoria di Macron è una vittoria per l’Europa
FRANCOFORTE - Aria di festa al quartier generale della Cdu a Berlino. Il partito di Angela Merkel ha due ottime ragioni per celebrare: il successo al di là delle aspettative nelle elezioni regionali dello Schleswig-Holstein, che dà nuovo impulso alla campagna del cancelliere per un quarto mandato,
- 24 febbraio 2017
Nel piano Macron un mix di investimenti e risparmi
Cinquanta, sessanta, venti. Volendo sintetizzare al massimo, il programma di Emmanuel Macron si potrebbe riassumere in queste tre cifre: 50 miliardi di investimenti pubblici, 60 di riduzione della spesa (meglio, di freno all’evoluzione inerziale della spesa) e 20 di alleggerimenti fiscali.
- 12 febbraio 2017
Abbiamo perso la fede nel progresso: ecco quattro perché e che cosa fare ora
Margaret Thatcher e Ronald Reagan vengono ricordati per aver promosso la rivoluzione del laissez-faire all’inizio degli anni 80, basando e vincendo la propria campagna elettorale sulla promessa che un capitalismo di libero mercato avrebbe dato impulso alla crescita e favorito la prosperità. Nel