Giorgio Pogliotti, nato a Roma nel 1967, giornalista della redazione romana del Sole 24 ore è un redattore esperto in mercato del lavoro e relazioni industriali. Laureato in Lettere all’Università La Sapienza con 110/110, dopo essersi diplomato al master biennale in giornalismo e comunicazioni della Luiss, ha iniziato a collaborare con diversi giornali e periodici. E’ stato responsabile dell’ufficio stampa per l’assessore alle politiche del personale della prima giunta Rutelli. Approdato al Sole 24 ore nel 1994 per uno stage, dopo aver avviato una collaborazione, è stato assunto nel 1996. In questi anni ha seguito le vertenze di grandi gruppi industriali e i rinnovi di numerosi contratti collettivi di lavoro, si è occupato di formazione e welfare. Ama il cinema e la letteratura contemporanea, nel 1992 ha vinto un premio indetto dal comune di Santo Stefano Belbo con una tesi su Cesare Pavese.
Lingue parlate: italiano e inglese
Argomenti: mercato del lavoro, relazioni industriali, formazione, welfare
- 05 dicembre 2025

L’Italia non è un Paese per giovani: ogni nove under 34 che vanno all’estero, ne arriva uno solo dalle economie avanzate
L’italia non è un Paese che attrae i giovani: su nove under 34 che lasciano l’Italia c’è un solo coetaneo straniero proveniente dalle principali economie avanzate che sceglie di arrivare nel nostro paese. Nel 2011-24 rispetto ai 55mila arrivi in Italia di giovani delle prime dieci nazioni avanzate
- 02 dicembre 2025

Occupazione al 62,7% con i senza lavoro che scendono al 6%
Dai dati Istat di ottobre emergono 75mila occupati in più e 59mila disoccupati in meno, mentre gli inattivi restano stabili al 33%
- 01 dicembre 2025

Mef, dal 1° gennaio perequazione delle pensione pari all’1,4%
Il decreto dell’Economia conferma per il 2025 un adeguamento dello 0,8 per cento. Cgil e Spi: le minime aumenteranno di 3,12 euro da 616,67 a 619,79 euro

Pensioni, dall’1 gennaio 2026 aumento dell’1,4%. Ecco le simulazioni della Cgil
La percentuale di aumento delle pensioni, per l’adeguamento all’inflazione per il 2024 si conferma del +0,8 dal 1° gennaio 2025, mentre la percentuale di variazione della perequazione delle pensioni per il 2025 è pari a +1,4 dal 1° gennaio 2026, fatto salvo il conguaglio che verrà fatto in sede di
- 29 novembre 2025

Metalmeccanici, banche, trasporti: cosa c’è nei contratti collettivi rinnovati
Patti formativi, conciliazione vita-lavoro, credito welfare, riforma degli inquadramenti, rafforzamento di sanità e previdenza complementari e maggiore diffusione della long term care.
- 26 novembre 2025

Casse di previdenza: saldo di 4,4 miliardi tra contributi e prestazioni
Per uno studio Covip la redditività media degli investimenti è del 7%, grazie all’andamento dei mercati
- 22 novembre 2025

Rinnovo contratto metalmeccanici: aumento medio di 205 euro e nuove tutele normative
Per oltre un milione e mezzo di metalmeccanici è stato firmato il nuovo contratto nazionale che prevede 205,32 euro di aumento medio. L’intesa è stata raggiunta dopo una lunga trattativa da Federmeccanica e Assistal con Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm.
- 21 novembre 2025

Via libera alla ricongiunzione tra gestione separata Inps e Casse
Il ministero del Lavoro ha fornito all’Inps le indicazioni interpretative

Gestione separata Inps e Casse di previdenza, via libera alla ricongiunzione
Via libera alla semplificazione per il ricongiungimento dei contributi delle diverse gestioni separate, anche quando è coinvolta la gestione separata dell’Inps.
- 19 novembre 2025

Premi di produttività: a 5 milioni di dipendenti in media 1.608 euro
Secondo il ministero del Lavoro al 17 novembre sono 19.066 i contratti depositati e attivi, il 2,8%in più rispetto al 2024
- 17 novembre 2025

Sciopero di Ita Airways: il 17 dicembre 4 ore di stop dei sindacati
I sindacati hanno indetto lo sciopero di tutto il personale dipendente Ita Airways per il 17 dicembre, dalle 13 alle 17. Dopo che si è conclusa negativamente la procedura di “conciliazione” al ministero del Lavoro, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt, Ugl TA, Anpac e Anp avevano fatto sapere di «auspicare un
- 13 novembre 2025

Ridotto a 876 milioni il taglio a Gol. Slitta a giugno la formazione di 200mila disoccupati
Ok della Conferenza Regioni allo schema di decreto del Lavoro con le «modalità di riparto delle risorse del Pnrr»

Partecipazione dei lavoratori con più fondi agli incentivi
Tra le correzioni nella legge di bilancio anche lo stanziamento di 49 milioni per favorire i modelli di coinvolgimento sugli utili aziendali
- 12 novembre 2025

In pensione entro 10 anni un terzo dei dipendenti Pa
L’Osservatorio dell’Inps registra un aumento dell’1,5% del numero dei lavoratori pubblici tra il 2023 e il 2024
- 11 novembre 2025

In dieci anni un terzo dei dipendenti pubblici andrà in pensione. L’età media è 55-59 anni
Il 76,6% dei lavoratori pubblici ha almeno 40 anni. Considerando che la classe di età più diffusa è tra i 55 e i 59 anni nell’arco di dieci anni al massimo circa un terzo dei dipendenti pubblici si stima che andrà in pensione.
- 08 novembre 2025

Pensioni, dal 1° gennaio aumento dovuto all’inflazione: le simulazioni Inps per fascia di reddito
Dal 2026 si prevede un aumento delle pensioni dell’1,4% che alla fine potrebbe attestarsi all’1,5%. Le ultime proiezioni dell’Inps ragionano su questa percentuale di rivalutazione degli assegni pensionistici al tasso di inflazione, rispetto all’1,7% che era stato previsto nei mesi scorsi, in linea
- 07 novembre 2025

Pensioni, nel 2026 rivalutazione 1,4-1,5 per cento
Queste le simulazioni Inps, in attesa del dato ufficiale dell’Istat

Con l’aumento della cassa integrazione tra gennaio e settembre persi in media 4.400 euro
Una riduzione media del reddito di oltre 4.400 euro. L’hanno subita quelle centinaia di migliaia di lavoratori posti in cassa integrazione a zero ore tra gennaio e settembre. Le 429,3 milioni di ore autorizzate nei primi nove mesi del 2025 dall’Inps tradotte in posti a zero ore, equivalgono ad
- 06 novembre 2025

Cig, +18,6% nei primi nove mesi. Soffre soprattutto la meccanica
Su 429 milioni di ore autorizzate dall’Inps oltre il 90% riguarda l’industria. Crescono i contratti di solidarietà, i decreti per crisi aziendali e cessazione
