Giorgio Pogliotti, nato a Roma nel 1967, giornalista della redazione romana del Sole 24 ore è un redattore esperto in mercato del lavoro e relazioni industriali. Laureato in Lettere all’Università La Sapienza con 110/110, dopo essersi diplomato al master biennale in giornalismo e comunicazioni della Luiss, ha iniziato a collaborare con diversi giornali e periodici. E’ stato responsabile dell’ufficio stampa per l’assessore alle politiche del personale della prima giunta Rutelli. Approdato al Sole 24 ore nel 1994 per uno stage, dopo aver avviato una collaborazione, è stato assunto nel 1996. In questi anni ha seguito le vertenze di grandi gruppi industriali e i rinnovi di numerosi contratti collettivi di lavoro, si è occupato di formazione e welfare. Ama il cinema e la letteratura contemporanea, nel 1992 ha vinto un premio indetto dal comune di Santo Stefano Belbo con una tesi su Cesare Pavese.
Lingue parlate: italiano e inglese
Argomenti: mercato del lavoro, relazioni industriali, formazione, welfare
- 13 novembre 2025

Ridotto a 876 milioni il taglio a Gol. Slitta a giugno la formazione di 200mila disoccupati
Ok della Conferenza Regioni allo schema di decreto del Lavoro con le «modalità di riparto delle risorse del Pnrr»

Partecipazione dei lavoratori con più fondi agli incentivi
Tra le correzioni nella legge di bilancio anche lo stanziamento di 49 milioni per favorire i modelli di coinvolgimento sugli utili aziendali
- 12 novembre 2025

In pensione entro 10 anni un terzo dei dipendenti Pa
L’Osservatorio dell’Inps registra un aumento dell’1,5% del numero dei lavoratori pubblici tra il 2023 e il 2024
- 11 novembre 2025

In dieci anni un terzo dei dipendenti pubblici andrà in pensione. L’età media è 55-59 anni
Il 76,6% dei lavoratori pubblici ha almeno 40 anni. Considerando che la classe di età più diffusa è tra i 55 e i 59 anni nell’arco di dieci anni al massimo circa un terzo dei dipendenti pubblici si stima che andrà in pensione.
- 08 novembre 2025

Pensioni, dal 1° gennaio aumento dovuto all’inflazione: le simulazioni Inps per fascia di reddito
Dal 2026 si prevede un aumento delle pensioni dell’1,4% che alla fine potrebbe attestarsi all’1,5%. Le ultime proiezioni dell’Inps ragionano su questa percentuale di rivalutazione degli assegni pensionistici al tasso di inflazione, rispetto all’1,7% che era stato previsto nei mesi scorsi, in linea
- 07 novembre 2025

Pensioni, nel 2026 rivalutazione 1,4-1,5 per cento
Queste le simulazioni Inps, in attesa del dato ufficiale dell’Istat

Con l’aumento della cassa integrazione tra gennaio e settembre persi in media 4.400 euro
Una riduzione media del reddito di oltre 4.400 euro. L’hanno subita quelle centinaia di migliaia di lavoratori posti in cassa integrazione a zero ore tra gennaio e settembre. Le 429,3 milioni di ore autorizzate nei primi nove mesi del 2025 dall’Inps tradotte in posti a zero ore, equivalgono ad
- 06 novembre 2025

Cig, +18,6% nei primi nove mesi. Soffre soprattutto la meccanica
Su 429 milioni di ore autorizzate dall’Inps oltre il 90% riguarda l’industria. Crescono i contratti di solidarietà, i decreti per crisi aziendali e cessazione
- 05 novembre 2025

Dall’e-commerce all’organizzazione di eventi: a Natale sono 40mila i profili cercati dalle Agenzie per il lavoro
Per Natale saranno più di 40mila le opportunità lavorative disponibili presso le Agenzie per il Lavoro: la domanda aggiuntiva interessa i settori del retail e servizi collegati, dell’industria alberghiera, della logistica e trasporti.

Welfare, crescono i divari tra Nord e Sud: prima Trento, ultima la Calabria
Si amplia il divario regionale per le prestazioni di welfare, con una polarizzazione sempre più accentuata tra Nord e Sud Italia. La distanza tra la regione migliore e quella peggiore nel 2024 raggiunge 23,6 punti, in aumento del 9% rispetto al 2023.
- 04 novembre 2025

Con l’Italia ai livelli Ue su giovani e donne più di 2,8 milioni di posti
Secondo il Welfare Italia Index 2025 si amplia il divario regionale e va riequilibrata la spesa pubblica su previdenza e scuola
- 28 ottobre 2025

Civ Inps, calano le uscite anticipate. Spesa pensionistica a 320 miliardi (+5,4%)
I trattamenti di vecchiaia femminili inferiori del 44,2% rispetto a quelli degli uomini
- 22 ottobre 2025

Maggiorazione sociale da 20 euro mensili a 1,1 milioni di pensionati
Niente aumento dell’età pensionabile solo per 20mila su 494mila pensioni. Cessata Quota 103 e Opzione Donna resta solo l’Ape sociale
- 21 ottobre 2025

Decontribuzione parziale per due anni a chi assume giovani nella Zes Unica
Sgravio contributivo del 100% entro 8mila euro ai datori che assumono madri di almeno tre figli disoccupate

Ecco come ci avviciniamo alla pensione a 70 anni sia per gli uomini sia per le donne
Il requisito anagrafico per l’accesso al pensionamento di vecchiaia nel 2050 salirà a 68 anni e 11 mesi per uomini e donne (dai 67 anni attuali) e toccherà i 70 anni nel 2067.
- 17 ottobre 2025

Pensioni, dagli infermieri alle maestre d’asilo: ecco chi si salva dall’aumento dell’età
Lavori gravosi e usuranti esclusi per il biennio 2027-2028 dall’aumento di tre mesi dei requisiti di accesso al pensionamento che per tutti gli altri sarà graduale.
- 16 ottobre 2025

Dalla leva fiscale spinta a retribuzioni e produttività
In legge di Bilancio dote di 2 miliardi di euro per l’aliquota al 10% sugli aumenti contrattuali e per premi di risultato detassati fino a 4-5mila euro

Pensioni, 3,6 miliardi di euro nel triennio per uscite a tappe
Gli addetti ad attività lavorative usuranti o gravose saranno esclusi dall’aumento dei requisiti

Manovra 2026: spunta cedolare secca al 10% per incrementi retributivi e fringe benefit per sostenere i lavoratori
Un’aliquota Irpef ridotta al 10% sugli incrementi retributivi corrisposti ai dipendenti del privato dai rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro per sostenere l’adeguamento delle retribuzioni al costo della vita.
- 15 ottobre 2025

Pensioni, incremento selettivo dei requisiti: 64enni fuori dall’innalzamento di tre mesi
Tra le ipotesi in manovra l’aumento di un mese per le uscite nel 2027 e di due mesi nel 2028
