Carlo Carboni è un professore universitario, insegna sociologia economica presso la Facoltà di Economia “Giorgio Fuà”, Ancona. Collabora come editorialista per Il Sole 24 Ore.

Ultimo aggiornamento: 09 febbraio 2022
  • 09 settembre 2021
    Atenei più inclusivi e selettivi per formare le élite di domani

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    Atenei più inclusivi e selettivi per formare le élite di domani

    Spesso gli opinionisti si sono chiesti se mai ci sia stata negli ultimi 25 anni una classe dirigente in Italia. A me sembra ovvia la risposta affermativa.

  • 28 luglio 2021
    Una occasione unica per tornare sul sentiero della convergenza

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    Una occasione unica per tornare sul sentiero della convergenza

    Ora che avvertiamo la possibilità di lasciarci alle spalle lo spartiacque pandemico e l’incertezza si alleggerisce a rischio calcolato, va rammentato che oltre i fallimenti dei mercati (ambiente; disuguaglianze; regolazione nuovi mercati), ci sono anche quelli delle istituzioni a vari livelli

  • 21 maggio 2021
    La rinascita passa dal superamento dell’individualismo

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    La rinascita passa dal superamento dell’individualismo

    È vero, dobbiamo cambiare strada su digitale, green e salute e realizzare le riforme che attendiamo da decenni; ma dobbiamo anche cambiare pelle. L’incubo della pandemia sta finendo e le circostanze cambiano. Dopo il torpore da isolamento pandemico, da svegli, oggi, ogni persona, ogni città e

  • 15 maggio 2021
    Sovranità digitale e ritardo dell’Europa nel cambiare passo

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    Sovranità digitale e ritardo dell’Europa nel cambiare passo

    Mentre si stanno gettando le basi di una ripresa e si cercano di correggere le tradizionali rotte di sviluppo pre-pandemia, occorrerebbe prestare attenzione ai più severi ritardi accumulati dall’Unione economica e monetaria (Uem) che hanno comportato la sua perdita di peso geopolico. Tra le cause,

  • 03 marzo 2021
    Per superare la pandemia serve un progetto sociale comunitario

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    Per superare la pandemia serve un progetto sociale comunitario

    «There is no such thing as society». Margaret Thatcher l’aveva sostenuto in un’intervista del 1987: la società non esiste, «there are individual men and women and there are families». Quella dichiarazione dette il via al mood individualista circolante, rafforzatosi con l’aumento di densità