- 16 novembre 2020
L’ascesa del brand journalism, il volto ibrido dell’informazione
Lontani dai racconti autoreferenziali di un tempo, le imprese virano verso narrazioni nel segno della sostenibilità, del purpose, della comunità. Tutto multipiattaforma
- 06 ottobre 2020
Google cerca di fare pace con gli editori con un miliardo di dollari
Big G pagherà gli editori per creare e curare contenuti di qualità «per un diverso tipo di esperienza di notizie online». Ma non mancano le critiche
- 29 luglio 2019
Da Eni a Marriott i marchi accendono gli studi televisivi
«Buzzfeed si ripensa come azienda tecnologica, General Electric come editore. Non ci può essere sintesi migliore per descrivere cosa sta succedendo nel mondo sottosopra dei media». È diventata cult la battuta con cui Joshua Benton, direttore del Nieman Journalism Lab dell’Università di Harvard, ha
- 21 maggio 2019
Pazzi per la media company. I brand a caccia di reporter
Per un brand il futuro talvolta può annidarsi nel passato. Anche quello più lontano. Correva l’anno 1895 e in Illinois John Deere, fondatore dell’omonima azienda produttrice di macchine agricole, mandava in stampa il primo numero di The Furrow. Obiettivo: intercettare l’attenzione degli agricoltori
- 27 ottobre 2015
Il Corriere della Mela
Prima di lanciare l'iPad, e dopo aver rivoluzionato il mercato della musica con l'accoppiata iPod-iTunes, Steve Jobs è andato a New York a incontrare i massimi vertici dell'editoria americana con una formidabile idea, o forse era solo un'illusione: quella di reinventare e salvare il mondo
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