James Baldwin

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«L’arte è lo specchio, forse l’unico, nel quale riusciamo a vedere la nostra vera faccia collettiva»: scrive Alice Walker. La ristampa di «Il colore viola» della scrittrice statunitense e il pamphlet «Il pericolo di un’unica storia» dell’autrice nigeriana contribuiscono a dare una voce a chi non ce l’ha

Arteconomy

Si intitola «The Seventh Continent» la 16ª Biennale di Istanbul inaugurata il 14 settembre scorso e in scena fino al 10 novembre. La mostra porta la firma del curatore francese Nicolas Bourriaud, che ha debuttato sulla scena artistica internazionale come fondatore e co-direttore del Palais de Tokyo

Cultura

«Mi emoziona esplorare l’educazione di un razzista – come passa un individuo da un grembo non razziale al grembo del razzismo» osserva Toni Morrison, riflettendo sul romanzo che sta ancora scrivendo. «Che cos’è la razza (oltre che immaginazione genetica) e perché ha importanza?» si domanda in

Notizie

L’amore contro il razzismo. In Se la strada potesse parlare (If Beale Street could talk), il regista Barry Jenkins, dopo l’Oscar per Moonlight, racconta una grande storia d'amore e del razzismo mai sopito negli Stati Uniti. In concorso alla Festa del cinema di Roma, il nuovo film, già presentato in

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«Nella distanza che ci separa da[i neri] c’è tutta la profondità del nostro estraniamento da noi stessi». Nel 1955 il trentunenne James Baldwin scriveva questa frase, come se fosse bianco, in Notes of a Native Son, la sua prima raccolta di testi non narrativi. Raccolta che lo fece apprezzare da

Cultura

Tra il 1843 e il 1847, molte cose cambiarono nell’esistenza di Marx e di Engels, nella vita pubblica come nella privata. Marx era nato nel ’18 e Engels nel ’20; a giudicarli con la lentezza dell’ingresso nella maturità che è tipica dei nostri anni, erano poco più che ragazzi, e la loro produzione

Cultura

C’è stato un momento, alla metà degli anni Ottanta, in cui la Francia ha riscoperto con entusiasmo la letteratura italiana, dopo l’amore, soprattutto cinematografico, per il neorealismo del dopoguerra. Calvino viveva spesso a Parigi, Moravia era di casa, ma gli editori andavano allora soprattutto a

Commenti e Idee

Osserviamo per un attimo questi due dipinti.

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«Il futuro dei negri in questo Paese è luminoso o buio quanto lo è quello della nazione». Con parole cadenzate James Baldwin avvertiva l’America degli anni Sessanta, mentre fischiava e sputava sui ragazzini di colore che entravano per la prima volta, scortati dalla polizia, nelle scuole per sedere

Cultura

Raoul Peck riprende in questo documentario la storia dello scrittore James Baldwin che, alla fine degli Settanta, iniziò a lavorare a un'opera molto personale per invitare a riflettere sulle condizioni degli americani di colore e sulla cultura che tende a emarginarli. Un'opera rimasta incompiuta e

Cultura

Non è certo usuale trovare in un concorso di un grande festival internazionale un lungometraggio d'animazione: è successo oggi a Berlino con «Have a Nice Day», diretto dal cinese Liu Jian.

Cultura

Uno dei documentari più attesi dell'anno, nominato insieme a «Fuocoammare» al premio Oscar di categoria. Raoul Peck ripercorre la storia del razzismo negli Stati Uniti riprendendo le parole dello scrittore James Baldwin. La voce narrante è di un nome d'eccezione come Samuel L. Jackson.