Ultime notizie

gian enzo sperone

  • 13 luglio 2017
    Gruppo di San Lorenzo, la consacrazione definitiva deve ancora arrivare

    Arteconomy

    Gruppo di San Lorenzo, la consacrazione definitiva deve ancora arrivare

    A Roma, verso la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, sei artisti molto diversi tra loro, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Piero Pizzi Cannella e Marco Tirelli, individuarono nell' edificio di ex semoleria-pastificio ormai dismessa, La Cerere, fondata nel 1905, il

  • 12 luglio 2017
    Valori destinati a crescere per gli artisti dell'ex-Pastificio Cerere. Parola di Nello Di Meo

    Arteconomy

    Valori destinati a crescere per gli artisti dell'ex-Pastificio Cerere. Parola di Nello Di Meo

    Da quanto tempo rappresenta gli artisti della scuola del pastificio Cerere? Non li rappresentiamo più perché abbiamo scelto di non fare più né mostre, né cataloghi, né fiere, e ci siamo trasferiti nei nostri uffici a Rue Mazarine a Parigi. Ma continuiamo a lavorare con loro, siamo legati a questi

  • 10 luglio 2017
    Ex Pastificio Cerere, un sodalizio  che non diventò mai un gruppo

    Arteconomy

    Ex Pastificio Cerere, un sodalizio che non diventò mai un gruppo

    Roma, fine anni ’70, primi anni ’80. Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Piero Pizzi Cannella e Marco Tirelli, sei artisti molto diversi tra di loro, tutti nati negli anni ’50, lasciano il centro di Roma e stabiliscono i loro studi nell’ex-pastificio La Cerere nel quartiere

  • 05 dicembre 2016
    Arte Concreta per raffinati

    Arteconomy

    Arte Concreta per raffinati

    Tre anni fa Gian Enzo Sperone mette gli occhi sul Mac – Movimento Arte Concreta – e inizia a comprare prima Gianni Monnet e poi Ettore Sottsass jr. Oggi i prezzi del Mac sono saliti del 30% e il merito è l'internalizzazione degli scambi generati dalle sue mostre a Lugano, Londra e nel 2015 alla

    Arte Concreta per raffinati

    Arteconomy

    Arte Concreta per raffinati

    Tre anni fa Gian Enzo Sperone mette gli occhi sul Mac – Movimento Arte Concreta – e inizia a comprare prima Gianni Monnet e poi Ettore Sottsass jr. Oggi i prezzi del Mac sono saliti del 30% e il merito è l’internalizzazione degli scambi generati dalle sue mostre a Lugano, Londra e nel 2015 alla

  • 20 ottobre 2016
    L’arte pop e consumista di Warhol a Genova

    Commenti e Idee

    L’arte pop e consumista di Warhol a Genova

    «La Pop Art è un modo di amare le cose». Con uno dei suoi aforismi, Andy Warhol offre questa chiave di lettura per una formula artistica che, grazie alla sua strabiliante inventiva, avrebbe dominato lo scenario americano e poi europeo dopo gli anni Sessanta fino a oggi. Apre da venerdì al Palazzo

  • 25 settembre 2016
    Capolavori antichi per avvicinare i contemporanei

    Cultura

    Capolavori antichi per avvicinare i contemporanei

    «Perfettamente a fuoco sull’antiquariato di eccellenza, senza temere il graduale inserimento di arte moderna e contemporanea». Così si presenta la Biennale Internazionale di Antiquariato di Roma che festeggia a Palazzo Venezia la decima edizione, e dunque i suoi vent’anni. Che valgono un’era, se si

  • 28 maggio 2016
    Londra riscopre l'Astrattismo Italiano

    Cultura

    Londra riscopre l'Astrattismo Italiano

    Un'arte scaturita dal contesto politico e sociale, come reazione ai grandi eventi dell'epoca, ma con una grande varietà di interpretazioni. Una mostra a Londra esplora i diversi movimenti artistici in Italia dagli anni immediatamente precedenti la Grande Guerra al periodo dopo il secondo conflitto

  • 13 gennaio 2013
    Una quadreria antica nella galleria di Sperone Westwater

    Arteconomy

    Una quadreria antica nella galleria di Sperone Westwater

    Il gallerista torinese Gian Enzo Sperone è sempre stato noto per la capacità di spaziare tra diversi movimenti artistici. Non solo, in un'intervista al Wall Street Journal online.wsj.com di qualche anno fa ha detto, a proposito della sua collezione: "Amo visitare l'arte attraverso i secoli". Ed è

  • 18 ottobre 2011
    Pistoletto, che prezzi!

    Arteconomy

    Pistoletto, che prezzi!

    Un'analisi degli scambi e dei prezzi dei protagonisti dell'Arte Povera, il movimento artistico italiano del secondo '900 più riconosciuto e apprezzato all'estero – e che in quarant'anni si è mediamente rivalutato del 300% – conferma la regola d'oro del mercato dell'arte e cioè che il consolidamento