- 05 giugno 2022
D’Alema: verso modello bipolare Usa-Cina, l’Europa recuperi un ruolo
L’affermazione della globalizzazione è avvenuta senza essere governata. C’è stato cioè «un deficit di politica, un vuoto che è stato riempito dal ritorno brutale del 900 e persino dell’800»
- 08 marzo 2022
Guerra in Ucraina, così «Stranger Things» ha vinto sulla fine della storia
Trent’anni di saggi politologici sul «mondo aperto» spazzati via dai carri armati di Putin. E invece avevano ragione film e serie Tv Made in Usa
- 22 gennaio 2022
Perché servono rimedi tecnologici e politici allo strapotere delle grandi piattaforme web
Nessuno dei media tradizionali è dominante quanto Twitter, Facebook e Google né attrae tante persone quanto loro. La dimensione delle piattaforme Internet è imponente abbastanza perché le decisioni prese dai loro proprietari possano influire sui risultati delle elezioni, e i media classici non possono rivaleggiare con essa
- 26 giugno 2021
Tempi risicati e vasti programmi, Draghi e Biden alla grande sterzata
Italia e Stati uniti negli ultimi quattro decenni hanno perseguito politiche diverse con risultati non così dissimili
- 27 aprile 2021
La Lunga marcia cinese per realizzare un regime capitalista
La rentrée di Deng Xiaoping al vertice del Partito comunista cinese alla fine degli anni 70 fu accolta in Occidente come una bizzarria dei corsi e ricorsi politici del Paese, ma pochi intravidero lo smottamento tettonico che presagiva. Infatti, Deng, nonostante l’aura di riformatore, era e rimase
- 03 novembre 2020
God bless Atene
Eschilo che fa l'encomio funebre a Martin Luther King, per bocca di Bob Kennedy. L'antica città di Pericle, che è la patria della democrazia, ma anche dei Confederati e di uno dei massimi teorici dello schiavismo. Sono tanti e bizzarri i rapporti tra classicità e Nuovo Mondo. Al punto che può bastare un ananas dipinto per riscrivere la storia della scoperta dell'America
- 02 novembre 2020
Attenti ai social! Biden guida i sondaggi ma con i like è Trump ad avere la meglio
Secondo i dati di CrowdTangle, società di analisi di Facebook, il Presidente uscente è davanti nella corsa alla conquista dei “mi piace” e per le condivisioni sulle varie piattaforme. Negli ultimi 30 giorni la sua pagina ufficiale di Facebook ha registrato 130 milioni di reazioni e commenti. La pagina del suo rivale Biden nello stesso periodo ha registrato appena 18 milioni di interazioni
Per chi tifa il Cremlino
Nel 2016, a Mosca, avevano brindato con lo champagne per la vittoria di Donald Trump. Oggi, però, le relazioni Russia-Stati Uniti sono pessime e la delusione è cocente. Certo non si può neanche propendere per Joe Biden... Insomma: se Putin dovesse votare il 3 novembre, si troverebbe di fronte a un dilemma quasi irrisolvibile
- 29 ottobre 2020
Ma che fatica votare in America!
Un'elezione, un presidente ma cinquanta Stati federati con leggi diverse e spesso contorte che regolano il diritto al voto dei cittadini statunitensi. Per fare un po' di chiarezza abbiamo intervistato Mattia Diletti, docente di Scienza Politica all'Università Sapienza di Roma e esperto di elezioni americane.
I latinos, ecco perché potrebbero decidere il prossimo Presidente
Dei 60,6 milioni che vivono negli Stati Uniti, si stima siano 32 milioni quelli con diritto di voto. Carmelo Mesa-Lago, uno degli osservatori più prestigiosi dei rapporti fra Usa e l'America Latina, decano dell'Università di Pittsburgh, spiega come la minoranza più esposta agli attacchi di Trump potrebbe essere decisiva per determinare l’esito del voto
- 28 ottobre 2020
Così anche i nemici e le vittime di Trump hanno adottato la sua visione del mondo
Tra i molti segnali dei danni che ha fatto l’attuale Presidente degli Stati Uniti, forse il più tragico è la crescente avidità con la quale anche i suoi detrattori hanno finito per assimilare il suo modo di pensare sintetizzato nello slogan da lui reso famoso: “Sei licenziato”
- 27 ottobre 2020
Il clima sulla scheda elettorale: in due scenari cosa cambierà
La mattina del 4 i risultati elettorali saranno attesi anche al numero 8 di Martin-Luther-King-Strasse, a Bonn, nella sede del segretariato dell'UNFCCC, la convenzione quadro ONU sul cambiamento climatico. Perché nel caso dovesse vincere Trump si prenderà atto della conferma dell'uscita definitiva degli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi. Se invece il nuovo inquilino della Casa Bianca sarà Biden in quel caso allora …ecco cosa potrebbe succedere
- 26 ottobre 2020
Elezioni Usa, Fukuyama: «Se vincerà Trump il Paese piomberà in un regime autoritario»
Gli Stati Uniti saranno ancora la guida del mondo? A questo interrogativo cerca di rispondere il politologo Francis Fukuyama
- 23 ottobre 2020
Trump o Biden? Viaggio nel Paese che nell’anno del Covid deve scegliere il suo futuro
La scadenza del 4 novembre coincide con una crisi mondiale inedita che marca i contorni di un Paese sempre più complesso e dalle contraddizioni a volte poco leggibili, in particolare per noi cittadini del Vecchio Continente. Così abbiamo chiesto ad alcuni osservatori “speciali” di restituirci la loro analisi di quello che sta accadendo per provare a comprendere ciò che è ma soprattutto ciò che sarà
- 24 settembre 2020
America: paure, identità, fragilità di un Paese che aspetta il voto per scoprire cosa sarà
In vista delle elezioni che definiranno gli equilibri geopolitici dei prossimi anni, “IL” ha chiamato a raccolta alcune delle menti più brillanti degli Stati Uniti
- 02 agosto 2020
L’invasione irachena del Kuwait: trent’anni fa la prima guerra in diretta tv
Il 2 agosto 1990 Saddam Hussein occupò il piccolo emirato. Il conflitto che ne seguì, entrato nell’immaginario grazie alla Cnn, creò le condizioni per al Qaida. Ma allora sembrava solo l’ultimo post Guerra fredda
- 26 febbraio 2019
Il populismo? È tutta colpa dell’autostima
Una lunga tradizione risalente come minimo a Karl Marx vede le lotte politiche come un riflesso dei conflitti economici, sostanzialmente come dispute per spartirsi la torta. In effetti questo fa parte della storia dei primi due decenni degli anni duemila, in cui la globalizzazione produce
- 21 dicembre 2018
Trump e la scelta illusoria tra nazionalismo e globalismo
Avere una visione pessimistica del mondo, come quella di Donald Trump, «è una deriva da un carattere nazionale» americano storicamente ottimistico, sostiene John Alterman, vicepresidente del Centro di studi strategici, il Csis. Dai diplomatici del dipartimento di Stato, al Pentagono, ai think tank