- 19 aprile 2016
Royalties per l’ambiente
Il referendum del 17 aprile ha avuto il merito di ravvivare la discussione sull’energia, questione che la politica di un Paese moderno deve affrontare, discutere, disegnare e attuare. Di politica energetica ce ne occupiamo da tempo, fin dall’Unità, quando tutti i Paesi cercavano di sviluppare le
- 08 aprile 2016
La fuga dal rischio pesa sui BTp che restano protetti dal Qe della Bce
Lo spread BTp/Bund a 132 punti è un livello da comprare? Il rendimento del BTp decennale all’1,40% è un’opportunità per rientrare sul rischio-Italia puntando su Qe della Bce? Oppure i fattori negativi - la Federal Reserve frena il rialzo dei tassi causa cattiva congiuntura globale, l’Fmi vede il
- 04 febbraio 2016
Slalom per evitare gli aumenti fiscali
Sulla flessibilità di bilancio è in atto una partita, con fasi alterne, ingaggiata di fatto tra Roma e Bruxelles dallo scorso autunno. Si tratta sullo “sconto”
- 16 novembre 2015
Coordinare intelligence europea e azioni militari
Per salvare Parigi e l’Europa da altri attacchi terroristici bisogna sconfiggere la minaccia globale dell’Isis. A una minaccia comune la risposta deve essere unitaria a livello europeo, coordinando intelligence e azioni militari senza più approcci unilaterali. Continuapagina 5
- 05 maggio 2015
La nuova Milano motore della ripresa
La falda. A “raccontare” l’evoluzione dell’economia di Milano, la sua capacità di trasformazione, è anche l’acqua che periodicamente riemerge dai box o dai
- 30 aprile 2015
La priorità di Bolloré è Telecom
Modello “Vivendi” per Telecom Italia? È probabile che quando Vincent Bolloré sarà il nuovo «azionista di riferimento» dell’incumbent tricolore seguirà la stessa strada che lo ha portato a “stabilizzare” Vivendi, puntando al 15%. Continuapagina 5
- 28 aprile 2015
Il Colle e i «costi» dell’instabilità
Più si avvicina il voto sull’Italicum più alcuni puntano alla fine di Renzi. Ieri Brunetta immaginava un nuovo Governo mentre nel Pd o 5 Stelle si pensava alle urne. Al Colle, a cui spettano le decisioni, ci si preoccupa - invece - della stabilità. Per due ragioni: economia ed emergenza sbarchi.
L’aiuto (interessato) di Cina e India
La risposta dell’India è stata praticamente immediata. A poche ore dal disastro che ha colpito il Nepal, il primo ministro Narendra Modi aveva già inviato a Kathmandu un aereo militare con soccorritori e medicinali. Pechino si è attivata il giorno dopo. Altri aiuti sono stati spediti e promessi