Carl Schmitt
Trust project- 23 aprile 2023
La paura e la speranza. Thomas Hobbes e la nascita dell’idea moderna di giustizia
La figura del pensatore inglese è centrale nella storia delle idee e nella nostra concezione della vita in comune, del diritto, dello Stato, delle istituzioni e della loro natura più profonda
- 27 giugno 2022
Tra pace e guerra non c’è una via di mezzo
Il titolo di questa prosa domenicale volge in italiano, con tono andante e sbrigativo, l’incisiva densità d’una frase latina: “Inter pacem et bellum nihil est medium”
- 09 maggio 2022
Smascherare chi abusa della parola valore
Come logora e consunta dall’uso la parola “valore”. Ci giunge oggi dall’economia e poi dilaga in ogni campo del vivere umano
- 07 marzo 2022
La lezione di Metternich e la ricerca di un ordine
In una fra le pagine più schiette e dolenti delle Memorie, il principe Klemens von Metternich confessa: «Io tiro una linea fra ciò che era e ciò che è. Questa demarcazione comincia alle ore 11 della notte fra il 13 e 14 marzo 1848. Io sono l’uomo di ciò che era». In quella notte il vecchio
- 26 ottobre 2021
La politica fa i conti con eccezionalità ed emergenza
Se, come si insegna da eminenti filosofi, l’individuo si risolve nelle opere, che egli fa o concorre a fare, allora le cadenze anniversarie dovrebbero riguardare, non il semplice nascere e morire, ma poesie, romanzi, saggi di studio, e, insomma, tutte le orme lasciate dall’uomo nella vita materiale
- 03 settembre 2021
Economia e mercato, risultato di conflitti o costruzioni oggettive
Nel vagheggiare un ordine naturale forse c’è una troppo ingenua speranza sulla storia degli uomini
- 13 maggio 2021
Francia, il gioco politico dei militari che evocano il rischio di guerra civile
Due lettere aperte pubblicate in pochi giorni, la seconda più insidiosa perché individua un nemico preciso, l’islamismo; ma il capo dell’Armée chiede ai firmatari a dimettersi
- 22 agosto 2019
La «buona politica» di Marta Cartabia, che cita papa Francesco
Il nome della vice presidente della Corte costituzionale circola nella lista dei possibili candidati alla presidenza del Consiglio. Nella prefazione al libro di padre Occhetta c’è qualche “indizio” della sua visione politica
- 26 febbraio 2019
Il teologo di Barack Obama
In un’intervista Barack Obama dichiarò di essersi ispirato talora all’insegnamento di un teologo, Reinhold Niebuhr. Non abbiamo dubbi che il suo successore, ignorando di ricalcare un personaggio celebre, reagirebbe con uno sprezzante: «Niebuhr, chi era costui?». Temendo un’analoga replica in molti
- 25 febbraio 2019
«Le fake news ci sono sempre state, la difesa è nelle biblioteche»
«Quando, nel 1988, arrivai a Los Angeles, gli studenti più brillanti erano affascinati dal neoscetticismo. Per il neoscetticismo, la narrazione di finzione e la finzione storica erano indistinguibili. Il clima culturale di allora ha creato le condizioni favorevoli per le fake news di oggi».
- 16 gennaio 2018
Venezuela al bivio tra dittatura e rinascita
La violenta ondata di proteste che ha travolto il Venezuela lo scorso anno ha attirato l’attenzione globale sulla difficile situazione in cui versa il mio Paese. Milioni di venezuelani hanno abbandonato la propria terra e molti altri stanno cercando di sfuggire alla fame, alle malattie e
- 12 ottobre 2017
E se avessero preso il potere i Menscevichi?
Come sarebbe andata senza la Rivoluzione russa? Che corso avrebbe preso la Storia negli ultimi 100 anni? O, per dirla con l’intellettuale americano Michael Walzer, «come sarebbero state la Russia, l'Europa e la sinistra oggi se i Menscevichi (i socialdemocratici russi) avessero vinto?» Lo scorso 1
- 09 ottobre 2017
Paesaggi di guerra
Tra gli equivoci del postmodernismo, uno dei più influenti è stato l’interpretazione del cosiddetto spatial turn quale sostituzione della geografia alla storia. Se le «grandi narrazioni» della modernità avevano peccato di uno storicismo progressivo, il tempo a seguire avrebbe rappresentato i
- 08 ottobre 2017
Paesaggi di guerra
Tra gli equivoci del postmodernismo, uno dei più influenti è stato l’interpretazione del cosiddetto spatial turn quale sostituzione della geografia alla storia. Se le «grandi narrazioni» della modernità avevano peccato di uno storicismo progressivo, il tempo a seguire avrebbe rappresentato i
- 04 ottobre 2017
Il sistema finanziario globale: quanto è stabile?
Solo dieci anni fa, il 9 agosto 2007, la banca francese BNP Paribas decideva di limitare l'accesso degli investitori ai soldi che avevano depositato in tre fondi che gestivano all'incirca 2,2 miliardi di dollari, una manovra di congelamento senza precedenti, che però all'epoca passò quasi
- 12 agosto 2017
La voglia dell’uomo forte vera eredità della crisi 2007
Sono trascorsi dieci anni da quando la crisi finanziaria è diventata internazionale. Fino al luglio 2007, la crisi dei mutui subprime sembrava affliggere soltanto gli Stati Uniti. Ma in seguito, quando due banche regionali tedesche a capitale statale, Landesbank Sachsen e Ikb Deutsche
- 16 ottobre 2016
Se il luogo coincide col viaggio
Fino a non molti anni fa, il viaggio per nave si è potuto considerare – è il caso di dire – un relitto del passato. Già nel 1950 la scelta della Nazionale di calcio – unica a quei Mondiali – di affrontare la lunga trasferta in Brasile in nave, anziché in aereo, veniva considerata anacronistica.
- 05 giugno 2016
Una società civile e religiosa
Jürgen Habermas è il più grande pensatore sociale e politico vivente. Tedesco, professore emerito presso l’Università Goethe di Francoforte, è autore prolifico oltre misura (credo che nessuno sia riuscito a leggere tutto quello che ha scritto). La cosa notevole, però, è che a tanta quantità
- 06 maggio 2016
La questione Stirner
Quando a metà degli anni Quaranta dell'Ottocento in Germania uscì “L'Unico e la sua proprietà” di Max Stirner, pseudonimo di Johann Caspar Schmidt, la censura non intervenne. I funzionari che dovevano vigilare sulla circolazione delle idee ritennero l'opera incomprensibile, frutto di una mente
- 24 gennaio 2016
Un’assenza di limiti con nemici ovunque
La notte del 13 novembre 2015, dopo l’attentato di Parigi, non pochi commentatori o editorialisti di ogni parte del mondo affermarono che si trattava di un