Pietro Reichlin è professore ordinario di Economia alla LUISS G. Carli. Ha conseguito il PhD in Economia alla Columbia University e ha insegnato nel corso della carriera accademica nelle università di Roma La Sapienza, Chieti e Napoli Federico II. E' stato visiting professor presso la University of Pennsylvania, University of California Los Angeles, Columbia University. E' stato Prorettore alla Ricerca della LUISS. E' Reserch fellow del CEPR di Londra, membro dell'Advisory Board della rivista Research in Economics, membro del Consiglio Scientifico dell'Ufficio Studi Confindustria e della LUISS School of European Political Economy.
Luogo: G. Carli, Roma
Argomenti: ricerca economica, macroeconomia, economia e finanza
- 26 marzo 2020
Linee di credito a lungo termine per convincere i rigoristi del nord
Uno shock come il covid-19 impone di superare i vincoli di Bce e Mes
- 05 settembre 2019
Super valuta digitale, la strada è in salita
L’intervento del governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney al Simposio di Jackson Hole solleva diverse questioni già ampiamente dibattute negli anni scorsi: il ruolo delle banche centrali, la funzione del dollaro come valuta di riserva internazionale, l’impatto della globalizzazione
- 16 maggio 2019
Senza equità e conti in ordine crescita e welfare sono a rischio
La solidità dello Stato sociale si basa su due pilastri: l’equità “orizzontale” del carico e dei benefici fiscali e la stabilità dei conti pubblici. Il primo principio significa che i cittadini nella stessa situazione economica devono essere trattati dal fisco nello stesso modo, e la stabilità dei
- 06 dicembre 2018
Manovra, la stabilità passa dalla crescita
Dopo la pubblicazione dei dati Istat su Pil e occupazione dell’ultimo trimestre e la stabilizzazione degli spread intorno ai 300 punti base, sappiamo ufficialmente che, per il 2019, la crescita sarà inferiore a quella prevista e il disavanzo effettivo probabilmente più vicino al 2,9% che al 2,4%
- 04 ottobre 2018
Vecchi vizi dietro il vento del cambiamento
L’immagine di Di Maio che si affaccia al balcone di Palazzo Chigi per annunciare ai militanti la “conquista” di un extra deficit di 0,8 punti percentuali di Pil (dall’1,6 al 2,4%) resterà nella storia del populismo. Il paradosso è che questa “conquista” scarica sugli italiani circa 6 miliardi di
- 28 aprile 2017
Riforme solo con più integrazione
Un dibattito sui costi e i benefici di restare all’Area Euro è certamente utile, ma non può prescindere dalla premessa che l’adozione della moneta unica fa parte di un più generale progetto di integrazione commerciale, finanziaria, fiscale e politica a cui hanno aderito i rappresentanti eletti dei