Paolo Bricco, inviato del Sole 24 Ore, è specialista in sistemi industriali e in politiche industriali.
Laureato in Scienze politiche all'università di Torino con dottorato di ricerca in economia all'università di Firenze, è autore
dei saggi “L'Olivetti dell'Ingegnere” (Il Mulino, 2014) e “Marchionne lo straniero” (Rizzoli, 2018).
È membro del Cami (Center on Automotive and Mobility Innovation) dell'università Ca' Foscari di Venezia.
Argomenti: sistemi industriali, politiche industriali
Ultimo aggiornamento 16 settembre 2019
Ultimi articoli di Paolo Bricco Il vantaggio della mini Ilva è limitare i 2,5 milioni di euro perduti al giorno. Lo svantaggio è tagliare fuori l'Italia da un'ipotetica e futura ripresa produttiva
– di Paolo Bricco
Vogliono forse rifare l'Iri. Attenzione a non rifare la Gepi. Piccola guida per capire - fra mito e realtà, storia e fantasia - che cosa è stata l'impresa pubblica, in una Italia che, nonostante sia il Paese delle fabbriche, ha sempre avuto pulsioni ultrastataliste
– di Paolo Bricco
Tema di scontro sono numeri e licenziamenti. Il Gruppo Mittal vuole ridurre il perimetro della maxi-fabbrica; per l'Esecutivo è insostenibile cancellare le buste paga
– di Paolo Bricco
Emersi dagli Archivi di Mediobanca (ora digitalizzati e messi a disposizione degli studiosi) i retroscena sulla vendita della divisione elettronica di Olivetti a General Electric
– di Paolo Bricco
Siamo alla Sangiovesa di Sant'Arcangelo di Romagna. Questa osteria è stata resa famosa dalla frequentazione del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra e dalla sua effige disegnata da Federico Fellini con le forme giunoniche delle donne più oniriche, piene e seducenti - insomma, felliniane - dei suoi
– di Paolo Bricco
Gli spettacoli alla Vaccarella dei grandi italiani, i colpi della criminalità organizzata e l'abbandono colpevole degli spazi, il peso del rischio di guai con la legge a tutti i livelli, la consapevolezza ormai diffusa di dover tenere insieme lavoro e salute dopo le negazioni del passato, l'accorato invito dell'arcivescovo a non accontentarsi di facili scorciatoie davanti ai grandi problemi
– di Paolo Bricco
La stima riguarda l'ipotesi di tenere in vita l'impianto. Per la chiusura necessari invece 585 milioni annui
– di Paolo Bricco
La prima ipotesi è di un'amministrazione straordinaria estesa all'intero corpo aziendale. La seconda è una nazionalizzazione mascherata. Il terzo scenario è quello di una mini-Ilva e il quarto è che la situazione esploda
– di Paolo Bricco
Superficialità e demagogia. La politica italiana, sull'Ilva, ha coltivato le sue peggiori caratteristiche. Adesso ArcelorMittal restituisce le chiavi. E non è uno scherzo. L'azzeramento dell'Ilva comporta la perdita di 3,5 miliardi di Pil e di 1 miliardo di investimenti all'anno. Anche questo non è uno scherzo
– di Paolo Bricco
Nei sette anni perduti dell'Ilva, dagli arresti e dal sequestro del 26 luglio 2012, sono andati in fumo 23 miliardi di euro di Pil, l'1,35% cumulato della ricchezza nazionale. L'Ilva è una questione nazionale: il Nord industriale, cuore della meccanica, del bianco e della componentistica auto che di acciaio si nutrono, ha visto bruciare 7,3 miliardi di Pil
– di Paolo Bricco