Paola Profeta è professoressa ordinaria di Scienza delle Finanze all’Università Bocconi, dove dirige anche l’Axa Research Lab on Gender equality e il Msc in Politics and Policy Analysis. E’ Presidente della European Public Choice Society e fa parte del board of management dell’International Institute of Public Finance. E’ Research affiliate di CESifo e Child, advisor di UniCredit Foundation e fa parte del comitato editoriale delle riviste European Journal of Political Economy, International Tax and Public Finance, CESifo Economic Studies, Economia Italiana.
Dal 2007 scrive per Il Sole 24 Ore sui temi di occupazione femminile. Sugli stessi temi svolge un’intensa attività divulgativa, intervenendo in numerosi convegni ed eventi istituzionali e nei media e collabora come esperta con le istituzioni nazionali ed europee.
Nata a Milano il 2/5/1972, laureata con lode in Discipline Economiche e Sociali presso l’Università Bocconi nel 1995, ha ottenuto il PhD in Economics presso la Università Pompeu Fabra di Barcellona nel 2000. Ha svolto periodi di studio e ricerca presso la Columbia University di New York, la Université Catholique de Louvain e la University of California a Los Angeles. In precedenza è stata ricercatrice di scienza delle finanze all’Università di Pavia e professore associato all’Università Bocconi.
I suoi interessi di ricerca si rivolgono all’economia di genere con approccio interdisciplinare (che include economia, scienze politiche, demografia, management), all’economia pubblica e alla political economy. Ha pubblicato in diverse riviste internazionali di prestigio, tra cui Proceedings of the National Academy of Science, Management Science, Journal of the European Economic Association, Economic Journal, Journal of Public Economics. Ha pubblicato varie monografie.
Il suo libro più recente è “Gender equality and public policy. Measuring progress in Europe”, 2020 Cambridge University Press, tradotto in italiano da Egea, “Parità di genere e politiche pubbliche. Misurare il progresso in Europa”.
- 10 ottobre 2023
Nobel dell’Economia a Claudia Goldin per gli studi di genere
Claudia Goldin ha vinto il premio Nobel per l’Economia 2023 per i suoi studi sul mercato del lavoro femminile. È la terza donna premio Nobel per l’Economia, la prima a vincerlo da sola, la prima per gli studi di genere, a cui ha dedicato la sua intera vita professionale. Non è solo un premio per lo straordinario lavoro di una studiosa, ma un riconoscimento che l’analisi delle differenze di genere, delle cause e persistenze di una delle più accentuate forme di disuguaglianza passate e presenti è un tema centrale per l’economia, una dimensione chiave per comprendere le più importanti trasformazioni socio-economiche del nostro mondo.
- 11 febbraio 2022
Gli stereotipi di genere tra le ragazze e i lavori del futuro
onostante un livello di istruzione più elevato, nelle discipline Stem le donne sono una rarità
- 14 gennaio 2022
I ritardi culturali che tengono le donne lontane dal Colle
«Una donna al Quirinale»: dal mondo della cultura allo spettacolo, dall’impresa alle personalità di istituzioni, politica e intellettuali sono in tanti a lanciare l’appello per eleggere quest’anno la prima Presidente della Repubblica italiana donna. Un appello che divide. Da un lato chi ribadisce
- 06 luglio 2021
È stato un decennio di rinnovamento nei Cda delle quotate
Circa dieci anni fa, il 28 giugno 2011, il Parlamento italiano approvava la legge Golfo Mosca, che imponeva quote di genere nei consigli di amministrazione e collegi sindacali delle società quotate in Italia. La pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale risale al 12 agosto 2011. L’applicazione inizia
- 15 giugno 2021
Finalmente anche i maschi riconoscono che le donne sono troppo discriminate
Chi l’avrebbe mai detto che il Covid, con i lunghi lockdown e lo smart working, avrebbe fatto crescere negli uomini una maggiore consapevolezza del proprio ruolo di padri e una conseguente maggiore condivisione delle responsabilità familiari?
- 05 marzo 2021
Parità di genere più lontana senza leadership
La pandemia di Covid-19 sta dando un duro colpo alla parità di genere sul mercato del lavoro. Siamo nel mezzo della “She-cession”, la recessione al femminile provocata dalla pandemia di Covid-19. Il tasso di occupazione femminile in Italia è calato al 48.6%, dato più basso dell'ultimo decennio e,
- 01 marzo 2021
Parità di genere, il rosa di facciata non serve mai
Il nuovo governo ha un’età media di 54 anni, una delle più alte in Europa: vicina alla Spagna (età media di 54,1 anni) e, tra i Paesi Ue-15, superata solo dalla Grecia (56,4 anni). Mette in campo il 33% di donne, collocandosi al sedicesimo posto sui 28 paesi Ue. Guardando solo ai ministri con
- 27 ottobre 2020
Non ci sarà una vera ripartenza post Covid senza parità di genere
In questi mesi, rispetto agli uomini le donne sono state più resilienti ai rischi sanitari del virus, ma tra i soggetti più deboli sul mercato del lavoro
- 25 febbraio 2020
Perché lo smart working diventa ancora più utile
In questi giorni di emergenza per la diffusione del coronavirus, Smart-Working è diventata una parola chiave. Lavorare in modo flessibile, da casa o da un luogo sicuro e poco affollato, che non sia il posto di lavoro, e lavorare con orari flessibili non necessariamente dalle 9 alle 5, sta
- 01 gennaio 2020
Dall’Europa un esempio e una nuova agenda
Il 2 luglio 2019, Christine Lagarde viene designata dal Consiglio Europeo per succedere a Mario Draghi come presidente della Banca Centrale Europea, prima donna in questo ruolo. Era già stata la prima donna a capo del Fondo Monetario Internazionale. Nella stessa data, il Consiglio Europeo designa
- 11 dicembre 2019
Nuove istituzioni dalla prospettiva di genere
Meno di una donna su due lavora in Italia. Nonostante i progressi degli ultimi decenni, che hanno visto le donne affermarsi in tutti i livelli di istruzione (le ragazze sono il 60% dei laureati), il lavoro in Italia è dominato dagli uomini. Secondo l’ultimo rapporto sul gender gap del World
- 22 luglio 2019
Lavoro flessibile contro le disuguaglianze
Secondo l’ultimo rapporto dell’Ispettorato nazionale del lavoro, oltre 30mila madri lavoratrici hanno lasciato il lavoro nell’ultimo anno, spesso in modo definitivo. Di queste, la metà dichiara di averlo fatto per ragioni riconducibili all’incompatibilità tra il lavoro e la cura dei figli, quali
- 28 maggio 2019
Una rivoluzione di genere a portata di mano
Gli ultimi decenni hanno visto profonde trasformazioni nel ruolo delle donne: partendo dall’investimento in istruzione universitaria, le donne hanno iniziato a inserirsi nel mondo del lavoro - sia pure con differenze marcate tra i Paesi sviluppati - a costruire la loro identità professionale prima
- 16 maggio 2019
Circolo virtuoso con più donne in politica
Le donne rappresentano il 36,1% dei membri del Parlamento europeo. Una percentuale in crescita, anche se ancora lontana dalla parità. Dal 1979 a oggi la percentuale di donne nel Parlamento europeo è stata superiore a quella nelle assise nazionali ed entrambe sono cresciute significativamente.
- 22 gennaio 2018
Più donne nei cda, una vittoria e una sfida
La legge sulle quote di genere funziona. Lo dicono i numeri: la presenza femminile nei consigli di amministrazione delle società quotate e delle società a controllo pubblico ha superato il 30%. Sarebbe stato impossibile raggiungere questa percentuale senza una forzatura come le quote. In un mondo
- 07 agosto 2017
Discriminate dai partiti e snobbate dagli elettori
Le donne faticano a essere rappresentate in politica, non solo in Italia. Secondo il Gender Gap Report del World Economic Forum (2016) la politica è nel mondo la dimensione più critica delle differenze di genere – più della salute e dell’istruzione, più della sfera economica e lavorativa: solo il
- 01 agosto 2017
Quella svolta che non deve essere rinviata
L’Istat registra un aumento del tasso di occupazione femminile a giugno, che raggiunge il 48,8%, valore massimo degli ultimi decenni. Buone notizie? Certo, ma con un po’ di cautela.