Osama Bin Laden, considerato il capo storico di Al Quaeda, è stato ucciso il 2 maggio 2011 grazie ad un'operazione di intelligence condotta dagli Stati Uniti nei pressi di Islamabad. Ritenuto il promotore degli attacchi dell’11 settembre 2001, nei quali sono state distrutte le Torri Gemelle di New York e uccise circa 3 mila persone, è stato l'uomo più ricercato dalla Cia, dall’Fbi e da altri governi negli ultimi dieci anni. È ritenuto inoltre l’ideatore dell’attacco terroristico ai treni di Madrid nel 2004 e dell’attentato in Egitto del 2006.
Osama Bin Laden si è diplomato in economia e pianificazione amministrativa ad al-Malik. Nel 1979 si è laureato in ingegneria all'università di Gedda e si è unito alle truppe della resistenza afgana (i mujaheddin) per combattere le truppe sovietiche che occupavano l'Afghanistan. Nel 1980 ha preso parte alla Jihad (guerra santa) afghana contro l'Unione Sovietica. In Arabia Saudita ha lavorato per l'azienda di costruzioni di famiglia. Successivamente si è unito alle forze opposte alla monarchia della famiglia Fahd ed è stato espulso dal Paese. Nel 1996 ha lanciato il fatwah, editto religioso che ha invitato i musulmani a uccidere i soldati Usa di stanza in Arabia Saudita e in Somalia.
Nel 1996 Bin Laden è stato condannato per aver addestrato i responsabili dell'attacco che ha ucciso 18 militari statunitensi a Mogadishu. È stato ritenuto il responsabile dell'esplosione di alcune autobombe del 1998 in Kenya e in Tanzania.