Morya Longo dal 2000 è giornalista del Sole 24 Ore, testata per la quale ha seguito tutte le maggiori vicende finanziarie degli ultimi anni: dai crack Cirio (che ha denunciato per primo nel novembre 2002) e Parmalat (alcuni suoi articoli furono usati nella requisitoria dei Pm milanesi nel processo alle banche) fino alle scalate bancarie del 2005. Dal 2008, anno del crack Lehman, ha raccontato le dinamiche sempre più complesse dei mercati finanziari anche come commentatore ed editorialista. Prima di approdare al Sole 24 Ore, aveva lavorato per brevi periodi alla Reuters, al Mondo e a Radio 24. Parla inglese fluente, grazie a un anno di studio passato negli Stati Uniti, ed è ospite frequente di trasmissioni Tv, convegni ed eventi di formazione. Ha tenuto saltuarie docenze in alcuni Master della Business School del Sole 24 Ore.
Morya Longo is a financial journalist for the daily newspaper Il Sole 24 Ore since 2000. He wrote about the major Italian crack (from Cirio to Parmalat) and about all the major financial events in Italy and worldwide. Since 2008 he describes the complex dynamics of the financial markets, also as columnist. Before working for Il Sole 24 Ore, he had short experiences in the Italian office of the press agency Reuters, in the weekly newspaper Il Mondo and in Radio 24. Public speaker in events and Tv.
Luogo: Milano
Lingue parlate: Italiano, inglese
Argomenti: Finanza, mercati azionari e obbligazionari
Premi: Vincitore del premio State Street 2018 – Giornalista dell’anno, autore del miglior scoop
- 26 novembre 2025

Mercato dei capitali avanti piano: ecco perché l’Europa è ancora in ritardo
Un passo avanti, uno laterale, uno indietro. Il percorso dell’Europa verso un mercato dei capitali efficiente e liquido, come richiesto dai rapporti di mario Draghi ed Enrico Letta, è ancora a singhiozzo. Alcuni aspetti migliorano, ma troppo lentamente. Altri no. Ecco perché Afme (l’associazione
- 05 novembre 2025

Ecco cosa si nasconde dietro la caduta di Wall Street
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- 02 novembre 2025

Wall Street, i tre talloni di Achille di un listino che sembra senza freni
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Cosa ci racconta il nuovo scivolone dell’oro
In vista dell’incontro Trump-Xi gli investitori aumentano la propensione al rischio
- 26 ottobre 2025

Ecco perché il mercato del debito aziendale Usa fa sempre più paura
«Quando vedi uno scarafaggio è probabile che ce ne siano molti di più». Il numero uno del colosso bancario JP Morgan, Jamie Dimon, ha usato una similitudine certamente colorita. Ma ha espresso con efficacia un timore che gira da settimane negli Stati Uniti: che il mercato del credito alle imprese
- 23 ottobre 2025

Ecco perché le aziende italiane rimpatriano i bond: tornati 165 miliardi
«Oggi in Italia abbiamo i prospetti informativi più veloci e più economici di tutta Europa. Fare un programma di emissioni obbligazionarie Emtn costa veramente poco. E la Consob è in grado di approvare prospetti sia in italiano sia in inglese: un bel passo verso i mercati finanziari
- 22 ottobre 2025

Ecco perché oro e argento sono caduti martedì dopo i record
Uno scivolone così l’oro non lo faceva dal 2013. Il metallo prezioso – che solo lunedì aveva di nuovo aggiornato il record storico a 4.381, 52 dollari l’oncia – martedì 21 ottobre è arrivato a perdere oltre il 6% sul mercato spot londinese, fino a un minimo di 4.082 dollari (salvo poi risalire
- 14 ottobre 2025

Borse, euforia senza limiti
Trump ammorbidisce i toni e Wall Street rimbalza. Intanto nuovi annunci mettono il turbo ai titoli Ai
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Perché le Borse ignorano crisi politiche, guerre e shutdown?
Lo shutdown negli Stati Uniti che causa la chiusura degli uffici federali da quasi due settimane? Nessuna reazione dei mercati: Wall Street mercoledì 8 ottobre ha aggiornato i massimi storici e giovedì ha solo manifestato una lieve debolezza.
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I verbali Fed svelano i retroscena del taglio dei tassi di settembre
Aumentano i rischi di frenata del mercato del lavoro negli Stati Uniti. Questo giustifica i tagli dei tassi d’interesse. Ma molti membri del consiglio restano preoccupati per l’inflazione. E’ questo il succo che emerge dai verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, del 16-17 settembre, in

Borse sui massimi storici nonostante il caos globale: anche Milano torna al 2007
È bastato un solo giorno di calo sui listini, martedì, per far scattare in tutto il mondo quello che in gergo finanziario viene chiamato “dip buying”: gli acquisti dopo i ribassi. I “saldi”, insomma.

