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  • 24 marzo 2025
    Mediolanum brilla con l'avvio della copertura di Jp Morgan

    Finanza

    Mediolanum brilla con l'avvio della copertura di Jp Morgan

    (Il Sole 24 Ore Radiocor) -Banca Mediolanum brilla a Piazza Affari, con l'avvio della copertura da parte degli analisti di Jp Morgan con rating "Overweight" e target price pari a 17,4 euro. Il titolo dell'istituto è il migliore sul principale listino milanese. Per gli esperti «Banca Mediolanum

    Seduta debole per l’Europa, a Piazza Affari (-0,16%) su le banche. Dazi soft rilanciano Wall Street:+ 1,4%

    Finanza

    Seduta debole per l’Europa, a Piazza Affari (-0,16%) su le banche. Dazi soft rilanciano Wall Street:+ 1,4%

    (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le ipotesi di ‘dazi light’ e lo sprint di Wall Street non bastano per rinvigorire le Borse europee , che chiudono fiacche la prima seduta della settimana. I mercati sulle due sponde dell’Atlantico reagiscono così in maniera opposta alle indiscrezioni che riducono la

  • 23 marzo 2025
    La raccolta dei Pir vola ancora spinta dai prodotti obbligazionari

    Finanza Personale

    La raccolta dei Pir vola ancora spinta dai prodotti obbligazionari

    Un febbraio come questo non si era mai visto e nemmeno tanti obbligazionari lanciati sul mercato in così poco tempo (circa uno al mese). Sono stati proprio loro a mettere nuovamente le ali alla raccolta che, secondo l’ultima rilevazione dell’Osservatorio Pir di Plus24, il mese scorso ha raggiunto

  • 19 marzo 2025
    Generali, fumata grigia sulla lista di Assogestioni

    Finanza

    Generali, fumata grigia sulla lista di Assogestioni

    Il comitato dei gestori convocato dal coordinatore Emilio Franco per decidere, tra le altre cose, sulla lista Generali e per ascoltare il prof Annunziata in merito al parere rilasciato a Mediobanca sgr, di cui Franco è amministratore delegato, si è riunito ieri ma di fatto, poco dopo, si è

  • 16 marzo 2025
    Per la Fininvest dei Berlusconi maxi contributo all’utile da Mediolanum

    24Plus

    24+ Per la Fininvest dei Berlusconi maxi contributo all’utile da Mediolanum

    I figli di Silvio Berlusconi hanno ricevuto in eredità un gruppo industriale forte e redditizio. Ma la Fininvest, holding di famiglia, sta dimostrando di continuare a crescere anche dopo la scomparsa del suo fondatore. E si avvia a chiudere un bilancio 2024 che, grazie all’incremento reddituale

  • 12 marzo 2025
    12 marzo - In diretta da ConsulenTia 2025

    CONTAINER

    12 marzo - In diretta da ConsulenTia 2025

    Gli italiani sono sempre stati definiti un "popolo di risparmiatori", ma negli ultimi anni - stando a diverse analisi - la propensione ad accantonare un gruzzolo e progettare, anche economicamente, il proprio futuro sembra lasciare il posto alle preoccupazioni e alle incombenze del presente. Parliamo di tutto questo con Stefano Volpato - direttore commerciale Banca Mediolanum - che viene a trovarci in studio nel nostro secondo appuntamento in diretta da ConsulenTia.  Nel corso dell’evento annuale dedicato al mondo della consulenza finanziaria organizzato dall'Anasf, l’Associazione Nazionale dei Consulenti Finanziari, trova spazio anche l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo dei consulenti finanziari (OCF). Nel 2023 l'albo ha registrato un bilancio positivo con 52.200 professionisti, in aumento rispetto al 2022, e si prepara ad affrontare le sfide future, prima fra tutte quella posta dall’intelligenza artificiale. Ne parliamo con Maurizio Donato, vicepresidente OCF e Consigliere territoriale Anasf Lombardia.

  • 11 marzo 2025
    Generali, la nuova maggioranza in cda appesa alle scelte di Assogestioni

    Finanza

    Generali, la nuova maggioranza in cda appesa alle scelte di Assogestioni

    A prescindere da quale sarà la data dell’assemblea Generali che verrà decisa dal consiglio di amministrazione, l’assise di bilancio potrebbe segnare uno spartiacque negli equilibri interni al board del Leone. Allo stato attuale si prefigura infatti uno scenario che potenzialmente porterà ben tre

  • 10 marzo 2025
    Cina tra dazi e deflazione

    CONTAINER

    Cina tra dazi e deflazione

    Oggi si chiude il Congresso nazionale del popolo (Cnp), occasione durante la quale la Cina si aggrappa a una crescita economica di circa il 5 per cento anche nel 2025. Si tratta, in buona sostanza, della media registrata nelle 31 province cinesi a ridosso delle due sessioni del Parlamento ufficialmente aperte ieri dal discorso del primo ministro Li Qiang. Nulla di nuovo né di sorprendente, non è tempo di alzate di testa, Pechino resta cauta nel perimetro di un obiettivo simile a quello dell'anno scorso, nonostante la guerra commerciale in crescendo con gli Stati Uniti che sta mettendo a dura prova ampi strati più tradizionali dell'economia cinese basata sull'import-export di prodotti Made in China. Intanto da oggi scattano i dazi cinesi del 10-15% a carico di alcuni prodotti agricoli americani entrano oggi in vigore, ultima rappresaglia contro la mossa Usa che ha appena doppiato al 20% le tariffe su tutto l'import verso gli Stati Uniti di beni made in China in base all'incapacità del Dragone di fermare i flussi del fentanyl, la droga sintetica che è responsabile di circa 100mila morti all'anno in America. Nel mirino della Repubblica popolare sono finiti soia, sorgo, carne di maiale e manzo, prodotti ittici, frutta, verdura e prodotti lattiero-caseari tutti colpiti al 10%, mentre pollame, grano, cotone e mais sono nel gruppo di aliquota al 15%. Le tariffe, inoltre, non si applicheranno alle merci partite prima del 10 marzo, purché arrivino in Cina entro il 12 aprile. Secondo gli analisti, la ritorsione di Pechino è progettata come un utile a colpire la base elettorale del presidente americano Donald Trump, pur rimanendo tanto contenuta da consentire di elaborare un eventuale negoziato ed accordo commerciale. Affrontiamo il tema con: Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.Effetto DOGE sull'impero MuskIl crescente potere politico di Elon Musk e il suo inequivocabile spostamento verso l'estrema destra stanno scatenando forti reazioni e altrettanto importanti conseguenze sugli affari delle sue aziende, negli Stati Uniti come in Europa. L'antipatia nei confronti dell'imprenditore sta intaccando le vendite di Tesla e, cosa forse più importante, la sua attività di internet satellitare Starlink.  Continua da una parte la caduta del titolo Tesla, che registra la settima settimana consecutiva in calo e che da inizio d'anno ha lasciato sul parterre il 35% del valore, mandando in fumo la dote di 700 miliardi di dollari ricevuta dalla corsa elettorale. A fine dicembre la capitalizzazione aveva toccato un record di 1.500 miliardi di dollari, oggi siamo a 844. In effetti l'andamento delle vendite è allarmante su più mercati, dall'Europa all'Asia. Particolarmente preoccupanti sono i segnali dalla Cina, il mercato più grande e avanzato al mondo per i veicoli elettrici. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.Occupazione, dove cresce il lavoroOggi Il Sole 24 ore mette in prima pagina l'analisi condotta da Infocamere per il giornale del lunedì, su dati del Registro imprese e dell'Inps, che scatta una fotografia di come si sta muovendo il lavoro, con lo spaccato delle imprese attive nei vari comparti economici e dei relativi addetti nel 2024, a confronto con il 2014 (la base è quella delle 3,5 milioni di attività iscritte che comunicano il numero di lavoratori al Registro). Dieci anni nel mezzo dal quale emerge che i servizi continuano a fare il pieno di occupati, dalle utility alla ristorazione, dalle attività di supporto alle imprese, al commercio. Fanno eccezione banche, assicurazioni e attività immobiliari, che perdono addetti. La pandemia ha segnato una pesante battuta d'arresto, che ora appare superata, almeno dal punto di vista dell'occupazione generale: a gennaio 2025 l'Istat ha censito 24,2 milioni di occupati totali, con un tasso di occupazione cresce al 62,8%, il livello più alto dall'inizio delle serie storiche (gennaio 2004). L'andamento del lavoro Rispetto al 2014, le imprese sono diminuite di 128.626 unità, mentre il saldo dei lavoratori è positivo per 2,6 milioni. Dunque la scomparsa di alcune imprese non si traduce in assoluto nella diminuzione dell'occupazione, ma con ogni probabilità il passaggio dei lavoratori a imprese di dimensioni maggiori. Un fenomeno visibile nel commercio, dove le aziende sono 157mila in meno nel decennio, ma gli occupati sono saliti di 188mila. Il commento è di Valentina Melis, Il Sole 24 Ore, Francesco Seghezzi, presidente fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi.

  • 08 marzo 2025
    Investimenti in armi, banche e fondi in tilt sulle mine antiuomo

    24Plus

    24+ Investimenti in armi, banche e fondi in tilt sulle mine antiuomo

    Due convenzioni internazionali, una legge e le istruzioni di tre authority (Bankitalia, Covip, Ivass) e del ministero dell’Economia e Finanze (Mef). Nonostante tale produzione normativa, c’è ancora grande confusione in Italia sui divieti relativi agli investimenti in aziende che producono, vendono

  • 07 marzo 2025
    A CVC e CDP Equity il 100% di Maticmind attraverso la controllante Mozart  HoldCo. PedersoliGattai, FRM e BonelliErede gli advisor legali

    Professione e Mercato

    A CVC e CDP Equity il 100% di Maticmind attraverso la controllante Mozart HoldCo. PedersoliGattai, FRM e BonelliErede gli advisor legali

    CVC Capital Partners (“CVC”) e CDP Equity S.p.A. (“CDPE”) hanno firmato un accordo per l’acquisizione dell’intera partecipazione di Carmine Saladino in Mozart HoldCo S.p.A., che detiene il 100% di Maticmind S.p.A.