«Io superbo, iracondo, anarchico»
Tra le non molte cose che restano da fare ai critici letterari italiani c'è forse da rimettersi all'opera sulla storia della ricezione di alcuni classici della nostra tradizione. Non alludo, tuttavia, a un semplice aggiornamento di quelle storie della critica su un autore che un tempo erano
Ridere per le rime
Senza alcun dubbio il riconoscimento più prestigioso, se non quello più credibile, a La satira in versi. Storia di un genere letterario europeo (Carocci 2015) è stato tributato dal premio Forte dei Marmi per la satira politica: in occasione dell'ultima edizione, infatti, al volume curato da
Le firme di chi ha aderito
Roberto SnaideroWolgang KaltenbacherAlessandra Mottola Molfino...
Tra Guerrin Meschino e Pinocchio
Un saggio di Suzanne Stewart-Steinberg rivela il deficit di indagine sui testi che hanno contribuito alla formazione dell'identità nazionale nel periodo post-unitario e fascista - Oltre a Collodi, sono chiamati in causa Sighele, Serao, De Amicis, Lombroso, Montessori. E forme popolari come il teatro di pupi
Vi ri-racconto il Paese guasto
L'Italia berlusconiana, i giovani scrittori, narrare il presente, l'impegno civile... Devo averne già sentito parlare da qualche parte, mi dicevo. Per scoprire
Under 40, il catalogo è questo
Riscoprono il senso della tradizione, puntano sull'individuo: ecco chi sono i più promettenti critici della nuova generazione
2 - 3 - Metaromanzo di ritorno
L'atto della narrazione che diventa oggetto stesso della trama è fenomeno tipicamente postmoderno. Che ora conosce nuova vita - Da Houellebecq a Siti, da Bolano a De Majo fino ai saggi di Shields: la realtà è anche la letteratura
Leopardi, che poeta da romanzo
Il più grande lirico della nostra letteratura moderna ha spesso subito la banalità dei giudizi su infelicità, malattia e dolore. Oggi lo riscattano alcuni scrittori, più avvertiti ed efficaci - Già Arbasino si era sforzato di «liberarlo» dai pregiudizi. Mari e Zaccuri gli restituiscono la grandezza - Dal punto di vista editoriale lascia perplessi la scelta di Cordero, di co-firmare un'edizione dei «Costumi»