Marco Onado (Milano 19 aprile 1941) è un economista e professore universitario alla Bocconi di Milano.
Docente senior nel Dipartimento di Finanza dell'Università Bocconi di Milano, è stato Professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari nelle Università di Modena e di Bologna. Visiting Professor presso l'University College of North Wales e Brown University. Membro del Comitato Scientifico di Prometeia (Associazione per le ricerche econometriche, Bologna), e delle riviste Banca Impresa e Società e Mercato Concorrenza Regole.
Commissario Consob dall'ottobre 1993 all'ottobre 1998 (ha fatto parte di varie commissioni, fra cui la “Draghi” per la preparazione del Testo Unico della Finanza).
Editorialista de Il Sole - 24 Ore, membro della redazione de Lavoce.info e collaboratore di voxeu.org. Trustee della IFRS Foundation, Londra.
- 04 luglio 2022
Inflazione e recessione: perché il default dello Sri Lanka sarà il canarino nella miniera del debito
Il debito dei paesi emergenti è complessivamente raddoppiato dal 2008. Già da tempo i downgrade sono frequenti e tre Paesi (Ghana, Etiopia, Zambia) hanno chiesto le misure di debt relief previste dagli accordi internazionali e uno, lo Sri Lanka, ha fatto recentemente default
- 17 giugno 2022
Perché le banche centrali saranno decisive nella svolta del Fintech
Il fenomeno ha raggiunto dimensioni che richiedono interventi tempestivi: le attività che circolano all’interno della finanza decentralizzata (Defi) sono aumentate di 180 volte, raggiungendo 109 miliardi di dollari
- 17 maggio 2022
Perché la Cina deve spostare il motore della crescita dagli investimenti ai consumi
Il problema fondamentale è che ogni volta che le autorità questa volta devono toccare la variabile cruciale: il reddito disponibile delle famiglie
- 05 maggio 2022
Una regolamentazione sicura per non fare del Fintech il tulipano del nuovo millennio
In molti paesi la neobanca più grande vale in borsa quasi quanto la principale banca tradizionale
- 28 aprile 2022
Saranno gli emergenti e l’Europa a pagare il conto della guerra
Le ricadute asimmetriche del conflitto
- 06 aprile 2022
Perché la notizia del declino di re dollaro è una esagerazione
Una vera valuta di riserva poggia su un mercato dei capitali grande ed efficiente e sulla forza politica e militare
- 23 settembre 2021
Su criptovalute e Fintech l’Occidente non può lasciare l’iniziativa alla Cina
Il mondo del Fintech sta crescendo a una velocità nettamente superiore alla capacità di risposta, non solo degli intermediari tradizionali, ma soprattutto delle autorità di controllo e questo genera una situazione di incertezza in cui rischiano di pagare gli investitori attratti dalla novità,
- 03 settembre 2021
L’equilibrio tra banche grandi e piccole che fa bene al sistema
Non sono tempi in cui è facile proporre l’America come modello, ma è bene guardare con attenzione a quello che sta succedendo al sistema bancario d’oltreoceano, quello che ha la responsabilità di aver contribuito più di ogni altro a scatenare la Grande crisi finanziaria. Tre dati bastano per far
- 01 giugno 2021
Per le banche italiane aperta la stagione del rigore e delle scelte
Nella partita per uscire dalla pandemia il nostro paese si gioca una fetta di credibilità internazionale
- 01 aprile 2021
Regole efficaci e controlli severi. Le lezioni di Archegos
Il dissesto di Archegos che sta facendo tremare Wall Street è molto di più di un semplice incidente di percorso nella grande corsa dei mercati finanziari dallo scoppio della pandemia almeno per due motivi fondamentali.
- 23 settembre 2020
L’eccesso di zelo minaccia le banche italiane
La trasparenza nell’emersione dei rischi bancari è importante, ma va perseguita con giudizio
- 24 agosto 2020
Perché l’unione bancaria è la soluzione alla crisi del credito
Il sistema di protezione bancaria e finanziaria europeo non è ancora compiuto. Per questo occorre completare questo cantiere aperto
- 10 giugno 2020
Cosa avrebbe detto Keynes del dibattito tra Paesi Ue sul debito?
Il grande economista voltò le spalle all’«avidità imbecille» del Trattato di Versailles. Il dopo pandemia spiegato attraverso la figura di Keynes
- 25 marzo 2020
Istituzioni da adattare alla nuova realtà
È sempre più chiaro che l’emergenza economica causata dalla pandemia non può essere affrontata solo usando in maniera più generosa strumenti concepiti per un mondo che dava per scontato che la crescita fosse lo stato naturale delle nostre economie. Purtroppo l’impatto sul sistema produttivo è
- 18 febbraio 2020
Perché Intesa Sanpaolo vuole fondersi con Ubi Banca
L'operazione avviene in una stagione particolare del nostro sistema bancario: sta uscendo dalla crisi più grave del dopoguerra, caratterizzata dal drammatico aumento dei crediti deteriorati, ma non ha ancora raggiunto un assetto stabile, perché il rendimento del capitale proprio del sistema, salito al 6,6 per cento, è ancora inferiore al suo costo
- 15 gennaio 2020
Regole più soft? nobile causa per fini di bottega
Nonostante molte resistenze iniziali, le banche hanno alla fine accettato che il capitale aumentasse in modo consistente e che ne migliorasse la qualità. E infatti questo è il punto per cui le autorità possono sostenere che oggi il sistema finanziario internazionale è molto più robusto di prima
- 31 dicembre 2019
Non solo PopBari: i potentati locali veri killer delle banche
La vicenda della Banca Popolare di Bari è solo l’ultima di una serie di crack bancari che hanno avuto come teatro la provincia italiana e i legami tra credito e potentati locali
- 26 ottobre 2019
Svolta Bce, la flessibilità ora valga per tutti
L’auspicio è che nelle altre sedi della vigilanza europea si applichino le norme tenendo conto delle esigenze specifiche dei soggetti vigilati, soprattutto nelle delicate fasi di ristrutturazione aziendale
- 26 agosto 2019
Rigore e mercato: i limiti della ricetta voluta dall’Europa per fermare la crisi bancaria
La recente decisione della Bce in materia di crediti deteriorati apre uno spiraglio importante nella politica europea su questo delicato problema che ha creato non poche difficoltà alle banche, dei paesi più colpiti dalla crisi come quelle italiane. Passata la grande sbornia dei salvataggi à gogo,
- 09 agosto 2019
Dannosi egoismi nazionali
Fabrizio Saccomanni. Le tante crepe apertesi storicamente nel sistema, osserva l’ex direttore della Banca d’Italia, sono dovute al prevalere di interessi locali su quelli generali