Marco Alfieri è inviato e caporedattore del Sole 24 Ore. Dal 2018 al 2022 è stato responsabile del sito web. Nato a Varese nel 1973, giornalista professionista, ha lavorato per La Prealpina, Il Riformista, è stato inviato de La Stampa, direttore de Linkiesta e Content production manager in Eni. È autore di “Nord terra ostile. Perché la sinistra non vince” (Marsilio, 2008), “La peste di Milano” (Feltrinelli 2009), “Angeli, demoni e soldi pubblici: ascesa e declino di Don Verzè” (Feltrinelli 2011), “Spread & Paron: il nordest al tempo della grande crisi” (Marsilio 2012).
Luogo: Milano
Lingue parlate: Italiano, Inglese
Premi: Premio Giornalistico State Street 2018 - Categoria Innovation
- 07 marzo 2023
«Big Box Piacenza», come sta cambiando il cuore della logistica italiana 25 anni dopo la prima Ikea
A distanza di venticinque anni dal primo insediamento di Ikea, siamo andati a vedere come funziona il sistema nervoso dell’economia contemporanea, in una delle sue capitali
- 17 febbraio 2023
Elezioni regionali, cosa svelano i flussi a Milano rispetto a 2022, 2021 e 2018
Chi avevano votato alle precedenti tornate gli elettori milanesi di Fontana, Majorino e Moratti? Le elaborazione di YouTrend per il Comune di Milano
- 15 febbraio 2023
Astensione record, 5 motivi per cui la politica sta diventando irrilevante
Perchè è crollata l’affluenza alle elezioni regionali? La politica è sempre meno considerata uno strumento indispensabile per cambiare, migliorare, confermare o anche solo protestare contro lo status quo
- 05 febbraio 2023
Da Giò Ponti a Fazio, l’addio al tempio del Novecento televisivo
Dagli studi milanesi andò in onda la prima trasmissione in assoluto della tv nazionale ed il primo telegiornale, diretto da Vittorio Veltroni, padre di Walter
- 29 gennaio 2023
Sul confine Italia-Svizzera, come sta cambiando l’economia dei frontalieri
Viaggio tra Lugano e Ponte Tresa alla vigilia dell’entrata in vigore del nuovo accordo fiscale sui frontalieri. I rapporti storici tra commercio e contrabbando. I pensionati svizzeri che vengono in Italia. L’invasione cinese e i nuovi occupati ad alto valore aggiunto nel settore terziario
- 20 gennaio 2023
La storia ingloriosa del federalismo all’italiana
Il federalismo all’italiana è sempre stato figlio di riforme costituzionali utilizzate più per fini politici che per cambiare razionalmente gli assetti istituzionali. Adesso che si torna a parlare di autonomia differenziata, succederà così un’altra volta?
- 17 gennaio 2023
Sulla Statale 51 per Cortina, aspettando le Olimpiadi 2026
Sulla strada “Alemagna” si trova il riassunto del nostro paese: la fragilità del territorio, gli abusi di potere stile Vajont, l’industrializzazione che ha fatto grande il Nordest, la bellezza dei luoghi che tutti ci invidiano, lo spopolamento e la crisi demografica, che non esiste solo in montagna
- 05 luglio 2022
La vittoria del secolo. Come i mondiali di Spagna 1982 (non) hanno cambiato l’Italia e gli italiani
Un podcast in 5 puntate racconta la vittoria inaspettata degli azzurri che, sulle ali di Paolo Rossi, travalica decisamente lo sport, diventando il simbolo di un paese che esce dagli anni 70 del terrorismo, per entrare nei colorati anni 80: il riscatto del Made in Italy, del benessere e delle tv commerciali
Il re delle pellicce
Mi ha sempre incuriosito il cartellone pubblicitario “Annabella” a bordo campo nelle partite del mondiale spagnolo. In mezzo ai brand delle multinazionali dell'epoca faceva capolino una rampante pellicceria pavese, capace di sfruttare i nuovi canali del marketing e della pubblicità tv. La storia di Annabella e lo status symbol delle pellicce raccontano perfettamente l’uscita dell’Italia dagli anni 70 del terrorismo e l'ingresso nei colorati anni '80, il boom della Borsa, del made in Italy e delle tv commerciali.
Calcio e regime
C'è un filo rosso che unisce le nazionali incontrate dagli Azzurri nella fase finale dei Mondiali di Spagna, un paese appena uscito dagli anni del franchismo: è lo spettro delle dittature (Brasile e Argentina), della cortina di ferro sovietica (Polonia) e delle separazioni (il muro di Berlino che divide le due Germanie). Mentre il destino farà incontrare nel “girone della morte” di Barcellona, proprio i cugini “latini” Italia-Brasile-Argentina.
I fantasmi del Sarrià
Lo stadio Sarrià di Barcellona è la piccola ma gloriosa casa dell’Espanyol. Oggi non esiste più, al suo posto c’è un centro commerciale. In quel palcoscenico, nel 1982, si rincorrono i fantasmi degli Azzurri, dopo il deludente girone eliminatorio, e i fantasmi di Paolo Rossi, sommerso dalle critiche della stampa italiana, in cerca di un riscatto che può cambiargli la carriera.
- 25 ottobre 2021
Tra Zanzotto e il Prosecco
La scoperta della nuova Casa Museo del grande poeta veneto, nei giorni del centenario della sua nascita, diventa un viaggio nel microcosmo dell’Alta Marca Trevigiana e delle colline patrimonio Unesco dal 2019. Perché le bollicine famose in tutto il mondo non diventino un’altra bolla
- 29 aprile 2021
La forza visuale della nuova homepage del Sole24Ore.com
Da venerdì 30 su smartphone, pc o tablet: flessibilità nella gerarchia dei contenuti, razionalità nella organizzazione degli spazi
- 23 novembre 2020
Cosa stiamo imparando sul giornalismo digitale dai lettori di 24+
Questo progetto sta acquistando una valenza forte anche grazie a quattro insegnamenti che ci stanno dando i nostri lettori/abbonati. Abbiamo pensato di condividerli per dare un senso non retorico a questo primo compleanno
- 11 settembre 2020
Quasi amici. Ritrovarsi “giù al paese” nell’estate del south working
Nella stagione del Covid e del lavoro a distanza, un incontro a Cefalù diventa l’occasione per riscoprire la storia economico-familiare della cittadina siciliana. Con la prospettiva che «si può farcela. Anche qui». Soprattutto se dal balcone si vede il mare
- 14 luglio 2020
L’età dell’Odio in rete e la ricerca tribale del capro espiatorio
Dietro il nuovo romanzo di Daniele Rielli, Odio, si finisce per scorgere la trama di qualcosa di più profondo, l'idea che la nostra epoca non si sia mai davvero distaccata da aspetti arcaici e tribali dell'umanità che tendiamo a pensare di avere superato ormai una volta per tutte