Lina Palmerini

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«I pronostici possono essere stravolti, alle politiche sappiamo com’è andata». Meloni ci scommette sul cigno nero elettorale per rovesciare un esito che in Emilia-Romagna sembra scritto da tempo. Ieri non è potuta andare a Bologna, per la chiusura della campagna elettorale regionale, ma si è

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Chi nella vittoria di Trump trova una sveglia per il Pd (e il centro-sinistra) sicuramente vede giusto ma le elezioni americane, in realtà, mandano un segnale a tutti. E cioè che la politica ha un primo comandamento: ascoltare e rispondere ai diritti materiali dei cittadini. Lì il neo presidente

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È andata male. Difficile raccontarla in un altro modo visto che dal blitz per eleggere un giudice della Corte costituzionale si è arrivati a una fumata nera. Per Meloni una sconfitta che è seguita a un calcolo sbagliato, cioè affidarsi a un pezzo di opposizione (i 5 Stelle, dicono fonti

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Dopo due anni di Governo anche per Meloni è arrivato il momento di parlare di sacrifici. Ci sarà chi li chiamerà contributi dalle imprese più “ricche”, chi farà il confronto con la Francia che annuncia una manovra di 60 miliardi tra tagli e tasse, sta di fatto che quella narrazione tanto detestata

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Nella giornata di ieri, 18 settembre, è stato chiaro quale sia il limite del sovranismo. Nel senso che sia nella relazione del presidente di Confindustria Emanuele Orsini, sia nell’intervento di Giorgia Meloni – sempre all’assemblea degli imprenditori – e poi anche nell’incontro a Palazzo Chigi tra

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La notizia è stringata, un lancio di agenzia Ansa. E riporta solo il fatto, cioè l’incontro mercoledì scorso tra Draghi e Marina Berlusconi, a Milano nella abitazione della presidente Fininvest dove era presente anche Gianni Letta. In serata, poi, un portavoce dell’imprenditrice fa sapere che si è

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Unirsi sui temi concreti, basta liti di condominio». Così diceva Schlein facendo capire che in realtà lei il tentativo di tenere tutti a bordo, Renzi incluso, lo sta facendo. Certo, resta la discussione - come si è sentito ieri dal palco dei Verdi e sinistra, dove si punta a un nucleo che tenga

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L’agenda d’autunno non prevede la madre di tutte le riforme. Se prima della pausa estiva l’impegno sul premierato era stato confermato e anzi ribadito nella campagna per le europee, adesso non compare nel calendario trimestrale della Camera come si è appreso – ieri - dalla conferenza dei capigruppo

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Sotto l’ombrellone scoppierà la guerra delle riforme e dei referendum. Almeno i preparativi sono quelli: da un lato il centro-sinistra che rivendica il risultato di aver raccolto 500mila firme in pochi giorni sul quesito contro l’autonomia differenziata e FdI che invece si attrezza per un’estate

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Non c’è solo il dossier europeo che attende Meloni al suo rientro dalla Cina. In fila ce ne sono diversi e piuttosto spinosi. Alcuni resi tali dalla stessa premier, come l’indice che ha puntato contro alcuni giornali per aver distorto la reputazione del Governo sulla libertà di stampa agli occhi

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Anche il prossimo autunno avrà la sua campagna elettorale. Ormai la vita politica è scandita dal ritmo delle urne ma quello che si prepara è un election day che potrebbe avere una sua rilevanza. Stiamo parlando di tre Regioni che dovranno andare a elezioni – Liguria, Umbria, Emilia-Romagna – e

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La notizia del giorno sono state le dimissioni del Governatore ligure Toti e, dunque, le grandi manovre di destra e sinistra per lanciare un candidato e preparare la campagna elettorale. Niente di sorprendente, la mossa era attesa già da qualche giorno, tuttavia le elezioni regionali – anche in

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Parlare di una tela di Penelope è eccessivo ma certo qualcosa non gira se una delle prime riforme del Governo che ha tagliato il traguardo viene già messa in discussione. Succede all’autonomia differenziata su cui un Governatore del centro-destra, il calabrese Occhiuto di Forza Italia, ha

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Una scelta strategica, perché il green deal – dicono fonti Pd a Bruxelles – è la frontiera della prossima legislatura. È successo, infatti, che una delle presidenze di Commissione del Parlamento europeo sia andata al partito di Schlein ed è – appunto – quella dell’Ambiente perché è considerato “Il”

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La campagna elettorale per le europee è finita ma le liti, le divisioni, in qualche caso anche gli sgambetti, non finiscono. C’è quindi da chiedersi se l’assetto della maggioranza sia quello di una competizione permanente al di là delle scadenze dettate dalle urne e fino a quando possa durare.