Leonardo Maisano è il corrispondente da Londra del Sole 24 Ore. Da inviato speciale e commentatore del Sole 24 Ore si è occupato, nel corso degli anni, di aree di geografiche diverse - dall’ex Unione sovietica, all’Europa Centro-orientale, alla Spagna - ed eventi specifici, come la Guerra in Iraq (2003). In passato è stato inviato speciale e commentatore di Affari esteri del quotidiano La Voce, diretto da Indro Montanelli. Prima della breve stagione alla Voce ha lavorato al Giornale dove, sempre sotto la direzione di Montanelli, ha svolto numerosi servizi come inviato speciale sia in Italia sia all'estero ed è stato, fra il 1988 e il 1994, corrispondente da Bruxelles e corrispondente da Londra.

Ultimo aggiornamento: 09 febbraio 2022
  • 16 gennaio 2019
    May, una sconfitta senza precedenti
  • 06 dicembre 2018
    Brexit, il primato del parlamento in un regno diviso

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    Due anni e mezzo dopo il defatigante incontro di lotta con se stessa la Gran Bretagna sta scoprendo che “botte piena e moglie ubriaca” – anche nella garbata versione britannica «have the cake and eat it» – è solo il miraggio di estremo cinismo politico.

  • 04 dicembre 2018
    Brexit, 5 giorni per salvare l’accordo

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    Brexit, 5 giorni per salvare l’accordo

    Lo showdown della Brexit è cominciato fra apparenti tecnicismi commerciali capaci, tuttavia, di risolversi nell'affondo politico mortale al governo di Theresa May. Fino all'11 dicembre Westminster manderà in scena cinque giorni abbondanti di dibattito parlamentare, epilogo al rallentatore del lungo

  • 16 novembre 2018
    Brexit, solo un nuovo referendum  può rompere  l’impasse

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    Il copione si sta dispiegando come largamente previsto con l’eccezione di qualche inattesa fuga in avanti. Non erano scontate fino a ieri le dimissioni di Dominic Raab né era certo il guanto di sfida lanciato da Jacob Rees Mogg alla signora premier per nome e per conto dei brexiters più inaciditi.

  • 13 novembre 2018
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    «La Brexit avrà conseguenze sul Regno Unito paragonabili a quelle prodotte dalla crisi di Suez» (Jo Johnson ministro dimissionario del governo May). «No, la Brexit avrà un impatto infinitamente più grave della débâcle del 1956» (Andrew Rawnsley editorialista di Observer). Il dibattito sui destini

  • 05 novembre 2018
    Brexit, se la montagna partorisce il topolino dell’Unione doganale

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    Alla dicotomia soft e hard Brexit si oppone ora l'emergente scenario di una Brexit per consunzione, mossa ultima di un Paese esausto. Theresa May comincia ad avere buone chance di guadagnarsi la “medaglia” della Brexit per manifesta disperazione di cittadini e deputati da due anni e mezzo avvolti

  • 22 ottobre 2018
    Brexit, i nuovi equilibri inglesi e la debolezza di May

    Mondo

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    La Brexit, che solo due settimane fa sembrava scivolare sul piano inclinato di un negoziato ormai incardinato, è entrata in una fase cruciale. A ribaltare lo scenario di chi credeva che l'intesa fra Londra e Bruxelles fosse ormai raggiunta e che l'unico ostacolo al divorzio fosse il voto di

  • 09 settembre 2018
    Brexit, il poker infinito che logora Londra

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    Brexit, il poker infinito che logora Londra

    A due anni e due mesi dal referendum sulla Brexit, a sette mesi dalla data formale dell’uscita di Londra dall’Unione europea, a poche settimane dal vertice che dovrebbe sancire l’intesa euro-britannica che non c’è, a Londra può accadere ancora di tutto. Anno zero per la Brexit, o poco più. La Gran

  • 08 agosto 2018
    Brexit, perché Parigi è il più grande ostacolo sulla strada dell’accordo

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    La debolezza della sterlina registrata in questi giorni conferma la sensazione che i mercati dopo due anni di estenuante attesa attutita appena dall’ottimismo della volontà comincino davvero a temere una Brexit senza rete. L’uscita scomposta della Gran Bretagna dall’Unione europea echeggia da

  • 10 luglio 2018
    Brexit, l’ultimo assedio a Theresa May

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    Il realismo adottato dal premier britannico Theresa May ha un prezzo: l’unità del partito conservatore, ovvero la sua personale sopravvivenza politica e quella dell’esecutivo. Le dimissioni del ministro di Brexit David Davis sommate a quelle del ministro degli esteri Boris Johnson diventano il

  • 20 aprile 2018
    Perché Brexit  non è più irreversibile

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    «Ci sono momenti nella vita di un esponente politico in cui la fedeltà al partito deve cedere il passo al bene della Nazione». Chris Patten, l’ultimo governatore di Hong Kong, già giovane leone – qualche decennio fa - dei governi Thatcher, e oggi eurofilo Pari del Regno per il Tory party, ha

  • 09 dicembre 2017
    Per Londra un’uscita pagata a caro prezzo

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    Per Londra un’uscita pagata a caro prezzo

    Le tante sfumature di una sconfitta annunciata variano dal tono delle premesse. Londra ha chiuso un accordo pessimo rispetto alla propaganda dei brexiters, che aveva consentito al fronte anti-europeista di vincere il referendum. Due esempi: Londra non potrà distribuire 350 milioni di sterline alla

  • 01 dicembre 2017
    Il Regno (Unito) contro Trump e le ombre del razzismo

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    Al presidente americano Donald Trump è riuscita un’impresa epica, vista dall’osservatorio di Londra. Con un tweet di condivisione - seguito da un altro tweet per far sapere a tutti di non essersi sbagliato - ha riunito la scena politica britannica nel momento di massima confusione del Paese.

  • 30 novembre 2017
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    Gli ottimisti contano su un artificio lessicale capace di placare al tempo stesso le ansie irlandesi e nord irlandesi. Un cerotto per andare avanti non sarebbe una novità nella storia delle relazioni intraeuropee, i precedenti si sprecano. È possibile che il vertice di metà dicembre finisca davvero