Quei costi indiretti degli attacchi parigini
Nonostante la mobilitazione dei parigini, che con puntiglio hanno cercato di continuare a vivere come prima, gli attacchi del 13 novembre hanno portato un colpo fortissimo all'economia della città. Anche se non ufficiali, le cifre sono preoccupanti. Il volume d'affari di bar, ristoranti e alberghi,
Grexit, chi ci guadagna?
Si può discutere se la Grexit, l'uscita della Grecia dall'Eurozona, possa essere più o meno probabile dopo un SI o NO al referendum. C'è chi sostiene che il NO può rafforzare la posizione di Tsipras nel negoziato e spingere, quindi, i creditori a un atteggiamento più conciliante sulla cancellazione del debito. La mia impressione, invece, è che il "Greek Team" abbia irritato a tal punto gli europartner che con una vittoria del NO le probabilità di Grexit aumentino notevolmente. Questo può avveni...
Svizzera, cambio di regime riuscito ma la direzione è quella sbagliata
Di questi tempi è opinione comune che per le banche centrali sia molto difficile guadagnare credibilità con tassi inferiori a zero, a meno che non riescano a convincere gli investitori che c'è stato un cambio di regime, in altre parole, cambiare le aspettative sulla policy futura è più importante
Il mea culpa degli economisti: previsioni sbagliate sotto accusa
All'improvviso, travolto emotivamente dall'onda sollevata dalla conferenza di Thomas Piketty, un economista in maniche di camicia scatta in piedi in mezzo al
Successi e insuccessi del piano di stimoli: uno sguardo a posteriori
Il quinto anniversario della legge per la ripresa e il reinvestimento negli Stati Uniti (il piano di misure di stimolo varato nel 2009 dal presidente Obama) ha
Elezioni Usa, Afghanistan e assuefazione alle guerre
Giovedì, provincia di Kandahar, elicottero abbattuto, sette soldati americani morti. Venerdì, provincia di Farah, un poliziotto afghano addestrato dalla Nato uccide altri due militari americani. Ma se cercate qualche riferimento di questa guerra tra i temi e nei comizi della campagna presidenziale, ormai vicina al suo climax, non troverete nulla. "Dopo 11 anni, 2mila vite americane, migliaia di miliardi di dollari e disabilità inguaribili per molti soldati che hanno combattuto, noi americani sia...
Davos, le crisi e noi
Molti scopriranno con irritazione che dopo Davos, il mondo non è cambiato: così era martedì scorso prima che incominciasse il World Economic Forum; così era domenica quando "quelli che contano" sono andati a casa e qui sono tornati gli indigeni: gli sciatori. C'era il grande business, la grande politica, il meglio dell'accademia nell'universo abitato dall'uomo. Eppure nessuno ha trovato la formula per uscire dalla crisi europea che ci mette ansia. Nessuno ha mostrato forza sufficiente per c...
Che errore l'ossessione per il deficit
Amici economisti, è vero ci abbiamo capito poco
Strauss-Kahn: la crisi dell'economia è la nostra crisi - IL NOBEL STIGLITZ - «Non includere la finanza nei modelli macroeconomici è stato uno dei fallimenti più clamorosi. I nostri calcoli non ritraevano quello che stava succedendo»
E' morto l'economista premio Nobel Paul Samuelson
NEW YORK - Aveva 94 anni e dunque non può sorprenderci che Paul Samuelson, il più grande maestro di economia del ventesimo secolo, se ne sia andato. Eppure il
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