L'altra faccia del sogno americano in «Erano tutti miei figli»
Miller al cubo in una crisi totale di coscienze dove gli errori generazionali mietono vittime innocenti immolate sull'altare del dio denaro e della menzogna: "Erano tutti miei figli". Testo capolavoro di rara intensità e sincronismo drammaturgico, scritto nel 1947, presente e profetico nella sua
Secondo il New York Times siamo in una "età dell'oro del giornalismo". Speriamo sia davvero così...
Negli Stati Uniti si discute molto del presente e del futuro del giornalismo e dell'editoria in generale. Lo si fa in modo franco, a volte crudele, senza rispetto per nessuno, senza avere alcuna delicatezza verso il passato, anche se glorioso. Perché il passato, appunto, è passato, e gli americani - è il loro bello, secondo me, ma a volte anche il loro limite - idolatrano il futuro, non il passato. L'unica cosa che sembra salvarsi, almeno nel giornalismo, sono alcune regole "etiche" del mestiere...
Addio ad Agota Kristof, narratrice dell'esilio e del dolore
E' passata solo un'ora dalla notizia della morte della scrittrice ungherese Agota Kristof e già i social network salutano l'autrice della «Trilogia della città