Ultimo aggiornamento: 20 giugno 2022
  • 08 aprile 2024
    Il design come forma del mondo (e della politica)

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    Il design come forma del mondo (e della politica)

    Per comprendere il volto della Milano di questi anni, la sua dimensione di città stratificata, la sua propensione a parlare con linguaggi molteplici, è inevitabile non pensare al design a pochi giorni all’apertura del Salone del Mobile, alla sua funzione caratterizzante, al suo valore identitario.

  • 03 gennaio 2024
    Con la televisione il cambio antropologico degli italiani

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    Con la televisione il cambio antropologico degli italiani

    Il 3 gennaio del 1954, esattamente 70 anni fa, quando la Rai cominciò le sue trasmissioni, l’Italia era ancora un Paese di campagne più che di città, di dialetti più di lingua italiana. Esisteva certo una più che ventennale tradizione radiofonica, con tutto ciò che essa riusciva a determinare in

  • 31 ottobre 2023
    Addio a Ernesto Ferrero, signore dell’editoria

    Cultura

    Addio a Ernesto Ferrero, signore dell’editoria

    C’è una foto che segna l’ingresso nel mondo letterario da parte di Ernesto Ferrero (nato a Torino nel 1938 e scomparso ieri, all’età di ottantacinque anni) ed è quella che lo ritrae, estivo e sorridente, mentre accompagna a Venezia Primo Levi, che avrebbe vinto il Premio Campiello con il romanzo La

  • 14 agosto 2023
    Utopia enigmatica a San Giovanni in Fiore

    Cultura

    Utopia enigmatica a San Giovanni in Fiore

    Un gregge di case sperduto nella Sila, il dramma di una modernizzazione mai arrivata davvero. E una nostalgia dell’anno Mille che si traduce in mistici (e falsi) Evangeli...

  • 06 marzo 2023
    Rispetto al secolo breve è mutata la nozione stessa di lavoro

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    Rispetto al secolo breve è mutata la nozione stessa di lavoro

    Che l’Italia non sia più un Paese da lavori manuali, nonostante vanti un indiscutibile primato proprio in quei settori manifatturieri dove la sapienza artigiana si è trasformata in design, è un dato che si percepisce a vista d’occhio, constatando la poca disponibilità, in chi è ancora disoccupato, a svolgere mansioni destinate sempre più spesso alle mani di extracomunitari.