Giorgio Barba Navaretti è Professore Ordinario di Economia politica all'Università degli Studi di Milano, direttore scientifico del Centro Studi Luca d'Agliano e Distinguished Visiting Faculty a SciencesPo di Parigi.
La sua attività di ricerca è su temi di economia internazionale sia reale che delle banche e dei mercati finanziari. Ha contribuito soprattutto alla letteratura sulle imprese multinazionali e sulla competitività di impresa. I lavori di Giorgio Barba Navaretti sono pubblicati sulle principali riviste accademiche internazionali. Tra l'altro è autore con Anthony Venables del libro “Multinational firms in the World Economy” pubblicato da Princeton University Press.
E' coordinatore di diversi progetti di ricerca internazionali finanziati dalla Commissione europea e altri organismi internazionali.
E’ anche membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Unicredit and Universities e della Fondazione Pesenti ed è Vice presidente della Fondazione Collegio Carlo Alberto. E' inoltre Consigliere di Amministrazione indipendente di AON Italia, di Banca Sistema e di Ricerca e Studi (Gruppo Mediobanca).
In passato è stato visiting professor in diversi atenei internazionali e consulente dei principali organismi internazionali come la Banca Mondiale, l'Ocse e la Commissione europea. E' stato anche Academic Advisor del research network su competitività della Banca Centrale Europea, ha coordinato il Forum sulla regolamentazione delle banche multinazionali di Unicredit ed è stato membro del Comitato Scientifico di Confindustria e del Comitato Scientifico Internazionale della Fondazione Enel.
E' editorialista per il Sole 24 Ore e chief editor della rivista European Economy. Banks Regulation and the Real Sector.
Si è laureato in Economia aziendale presso l'Università Luigi Bocconi di Milano ed ha conseguito un dottorato in Economia presso l'Università di Oxford.
- 30 marzo 2021
Perché è difficile accorciare le catene di produzione globale
La pandemia è un evento globale che indurrebbe ad accorciare le catene di produzione. C’è però un rischio: una geografia allargata permette di evitare shock negativi regionali e di riorganizzare l’attività in luoghi non colpiti
- 12 gennaio 2021
C’è troppo Stato nella versione italiana del Next Generation Eu
La ridenominazione italiana del Next Generation Eu in Piano nazionale di ripresa e resilienza, acronimo Pnrr, annichilisce la dimensione visionaria di una misura strategica, che impegna ingenti risorse per ridisegnare sia il patto fondativo tra i Paesi membri dell’Unione europea, sia il patto tra
- 07 novembre 2019
Calo strutturale, l’incertezza frena l’integrazione
Un ottovolante con le cime della pista sempre più basse. Questa è la dinamica degli investimenti diretti esteri (Ide) registrata nel rapporto Ocse Fdi in Figures appena uscito.
- 05 novembre 2019
La difesa dei consumatori Ue passa dai big industriali europei
La tutela dei consumatori in Europa deve tenere conto dell’evoluzione del quadro geopolitico nell’ultimo decennio. E certo non può escludere che passi anche dal rafforzamento dei campioni europei. È molto diverso parlare di difesa della concorrenza quando tutti i grandi attori giocano con regole
- 30 agosto 2019
La svolta etica sarà guidata dai millennial
L’appello della Business Round Table americana alle aziende a porsi obiettivi diversi dal valore per gli azionisti non sorprende affatto. Non è un’improvvisa illuminazione di consapevolezza sociale sulla via di Damasco. Riflette invece un profondo mutamento nella composizione degli stakeholders a
- 25 agosto 2019
La liquidità c’è, mancano politiche di sviluppo
Le banche italiane ad oggi sono state di gran lunga le principali utilizzatrici del progamma di finanziamento a lungo termine della Banca centrale europea, le Targeted longer term refinancing operations (Tltro). Circa un terzo degli 800 miliardi di crediti della Bce in essere sotto questo programma
- 02 luglio 2019
Interazione fra libero scambio e democrazia
Tre rondini bastano a far primavera? Il G20 di Osaka ha prodotto tre buone notizie sul commercio internazionale, ma non credo che la bussola sia ancora tornata a puntare lontano dai rischi e dalle incertezze del crescente protezionismo. Quale sarà la strada futura dipenderà da come evolverà il
- 09 giugno 2019
Il villaggio globale con Trump diventa arena
Il muso duro di Trump sta trasformando il mondo da un villaggio globale a un’arena dove le partite stanno sempre più diventando giochi a somma zero. Ossia o vinco io o vinci tu. L’abbraccio tra Cina e Russia di questi giorni e il varo di una grande alleanza strategica tra i due paesi rende ancora
- 14 marzo 2019
Segnali opposti nella «stanza al buio» di Draghi
Ma cosa c'è nella stanza buia citata da Mario Draghi? Certo nel buio si fa un passo alla volta tenendosi appoggiati ai muri. E il buio di questi tempi lo crea la colossale incertezza in cui naviga l’economia mondiale. Con segnali contraddittori, l’ultimo dei quali l’aumento della produzione
- 25 febbraio 2019
Phnom Penh e le ombre cinesi
Il Foreign Correspondent Club, localmente noto come Fcc, è una buona sintesi della Cambogia contemporanea. È un piccolo albergo nel centro di Phnom Penh sulle rive del grande maestoso Mekong. Il ristorante bar, sotto un bellissimo e vivace portico coperto al primo piano, si affaccia sul fiume e sul
- 20 novembre 2018
Una «casa comune» con regole e progetti
Le infrastrutture sono al centro del progetto europeo. Molte grandi opere non avrebbero visto la luce senza i fondi europei. Nell’ultimo bilancio sono stati stanziati moltissimi soldi per un piano sulle reti transeuropee (Ten), oltre ai fondi strutturali e il piano Juncker per gli investimenti.
- 04 ottobre 2018
Unione bancaria, il progetto che ancora manca
Dieci anni dopo la crisi non abbiamo ancora trovato una sintesi adeguata tra riduzione e condivisione dei rischi. Questa sintesi, forse impossibile, è davvero la sola che possa garantire futura stabilità. La crisi ci ha comunque insegnato moltissimo su questo tema.
- 15 luglio 2018
Il no al Ceta e la caccia al consenso più miope
Volar basso a caccia di consenso è une esercizio pericoloso. Si perde prospettiva e si rischia lo schianto contro qualche improvviso ostacolo. Volar basso è quanto sta facendo il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, con il suo irrigidimento sul Ceta (“Eu-Canada
- 10 luglio 2018
I «migranti economici» di cui l’italia ha ancora bisogno
L’immigrato economico è oggi considerato un individuo residuale da scartare. Il nostro Paese sembra avere deciso di non averne bisogno. Il dibattito pubblico e politico ha fatto emergere una dicotomia tra immigrati considerati “meritevoli”, perché fuggono da guerre o persecuzioni, ai quali viene
- 04 giugno 2018
Attenti alle false verità
Sono tempi di false verità. Le piattaforme politiche populiste, soprattutto in economia, sono spesso fondate su messaggi semplici, soluzioni apparentemente chiare, con esiti dati per certi, ma senza alcun fondamento.
- 31 maggio 2018
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L’Italia è profondamente inserita nell’economia globale. Non ci può essere sviluppo nell’isolamento, ci ricorda Visco. Per questo cita la guerra commerciale tra i rischi maggiori per l’economia mondiale. Il timore è soprattutto l’incertezza che le altalenanti dichiarazioni di Trump e le possibili
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Il doppio binario dell’uscita dall’accordo con l’Iran e dei dazi doganali rende particolarmente complessa la partita tra Stati Uniti e Unione Europea e ancor piú nebbioso il futuro del libero scambio. La difesa degli interessi economici e del mercato nazionale viene associata in modo chiaro ed
- 19 aprile 2018
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Trump chiude e l’Unione Europea apre al libero scambio con il Giappone. Stiamo andando verso nuovi blocchi e alleanze? Europa, Giappone e magari Cina paladini del libero scambio con l’America sempre più chiusa al commercio e isolata?
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L’oro ha valore perché è assoluta materialità e assoluta immaterialità al tempo stesso. Un bel paradosso. Che l’oro valga perché è materia nobile è cosa ben nota. Settantanovesimo elemento della tavola periodica degli elementi di Mendeleev, estratto con fatiche immani dalle viscere della terra, è
- 19 gennaio 2018
L’allerta franco-tedesca per sbloccare l’area monetaria
Le regole europee non sono abbastanza efficaci per evitare vulnerabilità e rischi sistemici.