Gianluca Di Donfrancesco è redattore del Sole 24 Ore dal 2001 e dal 2006 è alla redazione Esteri, dove segue temi di economia, commercio internazionale, cambiamento climatico, Paesi emergenti.
Nato a Jesi (Ancona), il 4 luglio 1972, è laureato in Scienze Politiche con indirizzo internazionale. Professionista dal 2001.
Luogo: Milano
Lingue parlate: Inglese
Argomenti: economia, commercio, cambiamento climatico, Paesi emergenti
- 21 novembre 2024
«Non sottovalutate la capacità di ripresa dell’economia tedesca»
«Non sottovalutate la capacità di ripresa dell’economia tedesca»: l’ambasciatore di Germania in Italia, Hans-Dieter Lucas, è sicuro della sua solidità, malgrado le difficoltà attuali.
- 12 novembre 2024
Germania: la crisi accelera, sfiducia a dicembre, elezioni a febbraio
Olaf Scholz deve cedere: il cancelliere si presenterà al Bundestag per incassare il voto di sfiducia al suo Governo il 16 dicembre. A quel punto potrà chiedere al capo dello Stato di sciogliere il Parlamento, per indire nuove elezioni nei successivi 60 giorni. La data indicata è il 23 febbraio.
- 11 novembre 2024
Cop29: è già lite sull’agenda dei lavori. Obiettivo 1.000 miliardi per i Paesi poveri
La congiuntura astrale sulla Cop29 di Baku diventa più avversa ogni giorno. Alle defezioni dei leader politici (von der Leyen, Macron Scholz), si somma l’annuncio dell’uscita (di nuovo) degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi, che toglie peso al negoziatore americano, John Podesta.
- 09 novembre 2024
- 08 novembre 2024
Berlino 35 anni dopo la caduta del Muro: tra le incertezze del presente e i fantasmi del passato
È una Germania confusa e un po’ incredula, quella che si guarda allo specchio 35 anni dopo la caduta del muro di Berlino. Sul suo volto scopre una fragilità inattesa e i segni di storia che in qualche modo si è riavvitata su se stessa: i nazionalismi sono tornati prepotentemente alla ribalta,
- 07 novembre 2024
Cdu: Germania al voto il prima possibile. A vuoto il vertice Scholz-Merz
Il giorno dopo il terremoto che ha scosso la politica tedesca, con il siluramento del ministro delle Finanze Christian Lindner e la fine della coalizione semaforo, la campagna elettorale è a pieno regime. Il cancelliere, Olaf Scholz, ha nominato al posto dell’ex alleato uno dei suoi più stretti
Germania: chi è Jörg Kukies, l’uomo delle crisi che Scholz ha scelto per sostituire Lindner
Sarà un fedelissimo di Olaf Scholz a prendere il posto del ministro delle Finanze, Christian Lindner, silurato il 6 novembre. La scelta è caduta su Jörg Kukies anche lui della Spd, attualmente segretario di Stato alla Cancelleria e considerato un importante consigliere del premier.
- 06 novembre 2024
Germania: Scholz silura il ministro delle Finanze Lindner, al suo posto Kukies. Voto di fiducia a gennaio
Il semaforo si è spento: il cancelliere Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner, in un avvitamento senza ritorno della crisi della coalizione di Governo tra Spd, Verdi e Liberali. Impossibile trovare un compromesso per superare le spaccature sulla politica economica,
- 31 ottobre 2024
Così il climate change mette a rischio 1,2 miliardi di persone
Dall’uragano Helena in Florida, alla siccità in Sicilia e Sardegna; dagli incendi in Portogallo e Grecia, al ciclone Trami nelle Filippine; dalle inondazioni in Polonia ed Emilia Romagna, alle devastazioni di Valencia. I fenomeni estremi sono sempre più intensi e frequenti, come previsto dalla
- 30 ottobre 2024
Germania: recessione tecnica schivata, ma prezzi in risalita. Meglio delle attese anche l’Eurozona
Una buona notizia, inaspettata, e subito dopo una cattiva: in Germania di questi tempi va così ed è già tanto. La buona notizia è che l’economia tedesca non si è contratta anche nel terzo trimestre del 2024, anzi è cresciuta a sorpresa dello 0,2% sui tre mesi precedenti, quando però la flessione è
Ecco quanto guadagnano i dipendenti della Volkswagen
La manovra sui costi di Volkswagen, oltre alla chiusura di stabilimenti, prevede un taglio dei salari, che sarebbero considerati al di sopra della media del settore. È davvero così? Il giornale tedesco online Welt ha provato ad analizzare i numeri, con l’aiuto del portale del lavoro Stepstone (di
- 29 ottobre 2024
Germania, così il Semaforo va in tilt: Spd, Verdi e Liberali in ordine sparso sulla crescita
Per la coalizione di Governo tedesca, novembre rischia di essere il più crudele dei mesi. Con gli scioperi indetti dai lavoratori della Volkswagen, contro la chiusura di stabilimenti in Germania, la crisi economica della locomotiva d’Europa compie un avvitamento in più, in una spirale che rischia
- 27 ottobre 2024
La dg per l’Ambiente della Banca Mondiale: «Difendere la biodiversità significa difendere economia, lavoro e sicurezza alimentare»
Prosperità, lavoro, sicurezza alimentare: biodiversità significa tutto questo, afferma Valerie Hickey, direttrice generale per l’Ambiente della Banca Mondiale.
- 25 ottobre 2024
UniCredit-Commerz, l’ok dall’Fmi e le perplessità della Germania
Gli endorsement arrivati dai meeting dell’Fmi a Washington, in maniera più o meno esplicita, non risolvono le perplessità tedesche sulla fusione UniCredit-Commerz.
- 24 ottobre 2024
Fmi: «Dai dazi Ue sull’auto più danni che benefici per Germania, Italia e Francia». Ripresa europea sotto il potenziale
La ripresa economica dell’Europa resta «al di sotto del pieno potenziale» ed esposta a molte incertezze. Lo afferma il Fondo monetario internazionale nel suo rapporto sulla regione, pubblicato ieri, che torna a raccomandare riforme in grado di «invertire il decennale declino della produttività e
- 23 ottobre 2024
Fmi: Cina e Usa trainano il debito pubblico mondiale, bene le regole Ue. E all’Italia serve uno sforzo in più
È il rischio debito la spia rossa che più spesso si accende nei primi giorni dei meeting annuali di Fmi e Banca mondiale, in corso a Washington. Una red flag segnalata in ogni conferenza stampa, analisi e report, a cominciare dal Fiscal Monitor. E lo ribadisce Vitor Gaspar, direttore del
- 22 ottobre 2024
Fmi: tensioni, dazi e debito zavorrano la crescita mondiale nel medio termine
Il Fondo monetario internazionale conferma al 3,2% le stime di crescita per l’economia mondiale nel 2024 e 2025. Ma è una crescita bassa, che resterà debole nel medio termine ed esposta alle ombre che si allungano dall’alto livello del debito pubblico e dalla frammentazione del mondo in blocchi
- 15 ottobre 2024
Così il mondo perde la lotta contro la povertà e il climate change aumenta i rischi
Quasi metà della popolazione mondiale (44%) vive con meno di 6,85 dollari al giorno: per sottrarla alla condizione di povertà, potrebbe volerci oltre un secolo. Quasi 700 milioni di persone (8,5%) vivono addirittura con meno di 2,15 dollari, in condizioni di estrema indigenza. Secondo un nuovo
Fmi: il debito pubblico mondiale supera i 100mila miliardi di dollari
Il debito pubblico globale è a livelli «molto elevati». Il Fondo monetario internazionale prevede che alla fine di quest’anno supererà i 100mila miliardi di dollari, pari al 93% del Pil globale, stabile rispetto al 2023, per correre al 100% entro il 2030, trainato dalle due maggiori economie
- 14 ottobre 2024
Economia green, così l’Europa rischia di rimanere schiacciata tra Cina e Stati Uniti
La corsa della Cina al «monopolio mondiale» nell’industria green «rappresenta un grave rischio geoeconomico per l’Unione Europea», chiamata a «una risposta collettiva forte, attraverso massicci investimenti strategici, innovazione e sostegno ai prodotti made in Ue». Sono le conclusioni del rapporto