Franco Debenedetti (Torino, 7 gennaio 1933) è un imprenditore e politico italiano.
Dopo la laurea in ingegneria al Politecnico di Torino nel 1956 inizia a lavorare nell'azienda di famiglia (Compagnia Italiana Tubi Metallici Flessibili, Gilardini, CIR),nel 1978 assume la carica di amministratore delegato e presidente delegato all'Olivetti dove lavora fino al 1992.
Viene eletto senatore della Repubblica nel 1994 e confermato nel 1996 e 2001.
Scrive come come editorialista oer Il Sole 24 Ore, La Stampa, Corriere della Sera.
Altri incarichi:
Consigliere di amministrazione di CIR (dal 1976)
Cofide (dal 1976 al 2013)
Fondazione Rodolfo Debenedetti (dal 1998)
Piaggio & C. S.p.A. (dal 2006 al 2015)
Iride S.p.A. (dal 2006 al 2010)
Banca Popolare di Milano (dal 2009 al 2011)
ISPI (dal 2010)
Premuda (dal 2011 al 2014)
Presidente di CMEX (China Milan Equity Exchange) dal 2007 al 2014
Presidente dell'Istituto Brunoleoni dal 2013 ad oggi
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Quella presunzione di dipendenza che ci isola in Europa
«Salvo prova contraria, si presume la dipendenza economica nel caso in cui un’impresa utilizzi i servizi di intermediazione forniti da una piattaforma digitale che ha un ruolo determinante per raggiungere utenti finali o fornitori, anche in termini di effetti di rete o di disponibilità dei dati».
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La battaglia tra Stati che si nasconde dietro la global tax
Penso risalga a dopo la Seconda guerra mondiale la norma fiscale che consente alle multinazionali Usa di detenere gli utili maturati all’estero in sospensione di imposta in un Paese che accetti di farlo: il parcheggio in un paradiso. Allora il sistema era funzionale a incentivare l’espansione
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«Il ritorno dello Stato» è quest’anno il titolo del Festival dell’Economia di Trento. Per il suo direttore scientifico Tito Boeri l’uscita dall’emergenza è l’occasione «per analizzare cosa è accaduto in un anno che ha visto lo Stato esercitare un ruolo primario nella vita dei cittadini». Una
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Gli attacchi a Danone, la lezione di Henry Ford e l’etica del profitto
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Tentazione Iri, quella pericolosa voglia di partecipazioni statali
Alitalia, PopBari, Taranto e Pil: tutte le ragioni per diffidare di richieste di nuove Iri. È tutto già successo, ma sembra che nessuno, soprattutto al Mise, se ne ricordi
- 28 agosto 2019
La svolta etica all’esame dell’economia della conoscenza
È decisivo capire lo sfondo nel quale s’inserisce il documento americano
- 31 luglio 2019
Libra, la privacy e la promessa di servizi finanziari a basso costo
Le molte e varie critiche che suscita il progetto Libra hanno tutte una preoccupazione in comune: che i dati sui movimenti finanziari possano essere uniti ai dati che già raccolgono i Big five – Apple, Alphabet (Google), Microsoft, Facebook e Amazon – consentendo una profilatura ancora più completa
- 05 luglio 2019
I veri nemici del liberalismo sono tra noi
«Il liberalismo è obsoleto» ha detto Vladimir Putin nell’intervista al Financial Times del 26 giugno. Vero o non vero, la corte del Cremlino non è qualificata per emettere simili verdetti.
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Come si sceglie il sovrintendente di una grande istituzione culturale? La Scala è un elemento portante della Milano che mai come oggi sa attrarre intelligenze e capitali; la qualità del suo prodotto e il buon funzionamento della sua organizzazione contribuiscono all’immagine positiva dell’Italia.
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L’eccesso di solidarietà che nuoce alla Ue
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Dare al Consiglio europeo il potere discrezionale di disattendere le decisioni della Commissione: la proposta del ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire parve dettata da risentimento per lesa maestà. Come osava la Commissione europea bocciare il progetto, sponsorizzato dai rispettivi
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È naturale che molte disposizioni del nuovo Codice europeo delle comunicazioni elettroniche tendano, come scrive Franco Bassanini (Il Sole 24 Ore del 21 dicembre 2018), «a favorire investimenti nelle infrastrutture di tlc di ultima generazione». Però esso preserva il principio della neutralità
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