Fabrizio Onida è Professore ordinario di Economia internazionale presso l'Università Bocconi dal 1983. E’ Presidente del CESPRI - Centro di Ricerca sui Processi di Innovazione e Internazionalizzazione.
Dal 1989 al 1995 Onida è stato coordinatore del Corso di Laurea in Economia Politica. Ha insegnato in precedenza nelle Università di Milano e di Modena.
Fabrizio Onida è stato delegato italiano presso il consiglio Ocse per la politica della scienza e della tecnologia, presidente dell'Istituto per la Ricerca Sociale di Milano e presidente dell'Ice (Istituto per il Commercio Estero).
I suoi interessi di ricerca spaziano dall’economia al commercio internazionale con focus particolare sull’integrazione economica e le imprese multinazionali. Fabrizio Onida ha anche effettuato ricerche e pubblicazioni nell’ambito dell’aiuto pubblico allo sviluppo e al rapporto fra innovazioni tecnologica e competitività.
Fabrizio Onida è Laureato in Economia e Commercio presso l'Università Commerciale "Luigi Bocconi" di Milano (1964). M.A. in Economics presso la University of Michigan.
- 16 dicembre 2024
Le tre linee d’azione che l’Europa non può dimenticare
Il prossimo cambio della guardia alla Casa Bianca, salutato da Trump come rilancio della vocazione di grandezza americana in un mondo multipolare disorientato dai rumori delle guerre, delle sorprese climatiche e delle pandemie in agguato, dovrebbe anche in Europa sollecitare una riscossa, dopo
- 18 novembre 2024
Perché i dazi di Trump possono costare cari anche agli Usa
Il prossimo ritorno di Trump alla Casa Bianca sta già lasciando tracce profonde sugli scenari di vera o presunta “deglobalizzazione “con cui il mondo, e in particolare l’Europa, si confronteranno nel prossimo futuro. Sono chiari segnali di cambiamento di rotta gli annunci di maggiori dazi sulle
- 15 settembre 2024
Le divisioni europee sui rapporti con Usa e Cina
Quali segnali di politica estera sta dando l’Europa alla Cina di Xi Jinping, che continua con voluta ambiguità a sostenere Putin invasore dell’Ukraina, mentre minaccia ritorsioni commerciali in risposta ai dazi americani ed europei sulle esportazioni cinesi di acciaio e soprattutto di auto
- 03 agosto 2024
La manifattura italiana forte come Germania e Francia
In questi mesi disseminati di umori declinisti circa lo stato di salute della nostra economia, è quanto mai benvenuta una analisi alquanto controcorrente del lavoro presentato a Bergamo dalla Luiss all’ultima riunione della Siepi (Società Italiana di Economia e Politica Industriale), dal titolo
- 29 luglio 2024
Tutti i nodi che frenano l’economia tedesca
Dopo il crollo del muro di Berlino e la riunificazione delle due Germanie sancita nel 1990, accompagnata dalla audace scommessa di Kohl nel fissare a 1:1 il nuovo cambio fra marco orientale e occidentale, durò alcuni mesi un diffuso pessimismo circa i nodi irrisolti di quella controversa scelta
- 18 giugno 2024
Neoliberalismo alla prova elettorale
Un 2024 così denso di scadenze elettorali, che interessano quasi la metà della popolazione mondiale, invita a chiedersi quali tendenze emergono nel ricorrente dibattito sui meriti e demeriti del cosiddetto neoliberalismo, in un mondo segnato da risorgenti nazionalismi identitari. Un utile
- 19 maggio 2024
Lavoro, perché l’Italia ha il problema dei bassi salari
In Italia il lavoro è sotto-pagato? Il tema dei bassi salari e della povertà lavorativa in Italia è tornato d’attualità. Nella presentazione del Rapporto annuale 2024 dell’Istat lo scorso 15 maggio il presidente prof. Chelli ne ha parlato diffusamente. Secondo il Forum Disuguaglianze e Diversità
- 25 marzo 2024
Produttività, dove nasce il gap italiano
Si dice: da metà degli anni ‘90 l’Italia non cresce, perde colpi, l’Italia è in declino, fortemente distaccata dalla Ue. Queste affermazioni, frequenti nel dibattito politico e giornalistico nazionale e internazionale, sfociano sul tema della “produttività”.
- 12 febbraio 2024
Le misure per essere attrattivi
A pochi anni dall’audace operazione con cui sotto la guida di Marchionne gli azionisti italiani della Fiat (Exor di John Elkann della famiglia Agnelli) accettarono la fusione euroatlantica in FCA (Fiat Chrysler Automobiles)
- 29 gennaio 2024
Draghi e le scelte per l’Europa
Necessario superare la regola che impone all’Unione le decisioni prese all’unanimità
- 11 gennaio 2024
Il grande potenziale dell’India e il freno da un’agenda nazionalista
L’elevato potenziale socio-economico dell’India tra i Paesi del Sud globale discende da diversi fattori consolidatisi negli anni recenti: elementi come il capitale umano dei 500mila nuovi ingegneri laureati ogni anno e il veloce recupero su infrastrutture e trasporti
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Competitività europea, la Ue chiama Draghi
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha colto l’occasione del suo discorso sullo stato dell’Unione (23 settembre) per chiedere a Mario Draghi di predisporre in tempi brevi un “rapporto sul futuro della competitività europea”
- 15 novembre 2023
Cina, così l’economia in crisi spinge al dialogo
Sullo sfondo della guerra Russia-Ucraina e della tragedia israelo-palestinese, quale ruolo la Cina intenderà svolgere nel contesto geopolitico mondiale?
- 30 ottobre 2023
La sfida delle politiche industriali
L’America di Biden si prepara alla dura sfida delle elezioni presidenziali del 2024 con un massiccio ricorso agli aiuti di Stato (principalmente crediti d’imposta) come strumento di politica industriale
- 10 ottobre 2023
Il prezzo del nuovo, antico protezionismo
Sullo sfondo della “guerra dei chip” (Usa-Taiwan-Cina-Europa) i rapidi cambiamenti negli scenari competitivi nel mercato degli autoveicoli elettrici (E) hanno riaperto antiche controversie sui costi-benefici del protezionismo come politica di accompagnamento alla conquista di nuovi vantaggi
- 21 settembre 2023
I rischi possibili nati dallo scontro tra Paesi democratici e autocrazie
Le potenze autocratiche (Russia, Cina, Arabia Saudita) sembrano UNIRSI contro l’Occidente
- 14 luglio 2023
India, il nuovo «elefante nella stanza» capofila del Sud globale
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Un futuro più umano attraverso la rivoluzione della globotica
Non basta investire in automazione e robotistica per accrescere la produttività dei lavoratori se non ne deriva una «prosperità condivisa» che dipende da una giusta composizione di tecnologia, istituzioni e norme sociali
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