Donato Masciandaro (1961), è Professore Ordinario di Economia Politica, con Cattedra in Economia della Regolamentazione Finanziaria, all’ Università Bocconi di Milano, ove è anche Direttore del Centro di economia monetaria e finanziaria Paolo Baffi. E’ membro del Comitato Direttivo della SUERF (Sociètè Universitarie Europèenne de Recherches Financièr). Ha svolto attività di ricerca per il Fondo Monetario Internazionale, la World Bank, le Nazioni Unite. E’ stato Provibiro della Borsa Italiana (2003- 2006) e Direttore del Dipartimento di Economia dell’ Università Bocconi (2009-2010). Dal 1989 scrive sul Sole 24 Ore di politica monetaria, regolamentazione dei mercati bancari e finanziari, mercati finanziari illegali.
I suoi libri più recenti: The Handbook of Central Banking, Financial Regulation and Supervision after the Crisis (ed.), 2011, Edward Elgar, Cheltenham (with S. Eijffinger) and Designing Financial Supervision Institutions: Independence, Accountability and Governance, (ed.), 2007, Edward Elgar, Cheltenham (with M. Quintyn) and Black Finance. The Economics of Money Laundering, Edward Elgar, Cheltenham, 2007, (with E. Takats and B. Unger).
- 16 maggio 2025
Dollaro, euro e pseudo monete: i tre convitati di pietra al G7 in Canada
La prossima settimana ci sarà l’incontro G7 in Canada dei ministri dell’economia e dei governatori delle banche centrali. In quell’occasione, ci saranno tre convitati di pietra: il dollaro, l’euro e le pseudo monete. Mentre la Casa sembra molto attenta alle questioni monetarie, i politici europei
- 07 maggio 2025
L’inerzia della Fed e la memoria corta
Non muovere i tassi. La FED conferma la scelta dell’inerzia monetaria inaugurata dallo scorso gennaio. E’ una strategia che si è rivelata sbagliata appena due anni fa. Ma avere la memoria corta a Powell e colleghi oggi conviene, visto che guadagnan tempo, anche perché c’è un convitato di pietra di
- 06 maggio 2025
I pifferai dell’educazione finanziaria
Il risparmio italiano deve essere allocato al meglio, nell’interesse dei cittadini e del Paese. Due strumenti sono essenziali: la conoscenza in termini di educazione finanziaria e le informazioni sulle possibilità di investimento. Ma i due strumenti devono rimanere rigorosamente separati:
- 03 maggio 2025
La geoeconomia apre nuovi dilemmi per Bce e Fed
Prima l’effetto Putin per la Bce, ora l’effetto Trump per la Fed. La geoeconomia apre nuovi dilemmi per la condotta della politica monetaria e della vigilanza bancaria. Condizione necessaria, ancorchè non sufficiente, perché le banche centrali siano in grado di affrontare tali dilemmi è
- 26 aprile 2025
Deregolamentazione e debito, il secondo match fra Trump e Powell
Nel campo della politica monetaria, la partita tra Trump è Powell vede finora in vantaggio il governatore della Fed, ma siamo solo agli inizi. C’è però una seconda partita, almeno altrettanto importante: la regolamentazione bancaria, ed i suoi riflessi sul debito pubblico. Un perimetro in cui una
- 23 aprile 2025
Trump contro Powell, le lezioni del primo mandato
Il presidente Donald Trump ha iniziato la sua campagna mediatica contro il governatore Jerome Powell. Non è una novità, vista l’esperienza del primo mandato del neo presidente. Ma cosa ci hanno insegnato quegli anni?
- 19 aprile 2025
Il fattore Trump manda in minoranza i falchi
È stato il fattore Trump, potente catalizzatore di incertezza, la goccia che ha fatto traboccare il vaso dell’inerzia monetaria, mandando in minoranza i falchi che volevano ancora attendere prima di ridurre i tassi? Non possiamo dirlo, ma possiamo ipotizzarlo. Però almeno due certezze ci sono. Il
- 12 aprile 2025
Fed, Powell come Clint Eastwood: in mezzo tra Trump e Wall Street
«Trump da una parte, Wall Street dall’altra, ed io nel mezzo». Il presidente della Fed Jerome Powell potrebbe parafrasare Clint Eastwood nel capolavoro di Sergio Leone, con la differenza che in gioco non ci sono solo un pugno di dollari, ma la manovra sui tassi di interesse.
- 08 aprile 2025
La Versione di Trump sui dazi e l’inflazione
Dal punto di vista macroeconomico, il presidente Trump è un ignorante temerario? A leggere tutti i commenti, la risposta è sempre la stessa: sì. Ma se l’aggettivo dipende esclusivamente dalla propensione al rischio del neo inquilino della Casa Bianca– che conosce solo lui – il sostantivo viene
- 04 aprile 2025
Un protezionismo che conduce a inflazione e stagnazione
MARA potrebbe essere il prossimo slogan associato a Donald Trump, ma certo il presidente statunitense non ne sarebbe felice, visto che il significato dell’acronimo sarebbe: Monetary American Restriction Again. Più il neo protezionismo trumpiano rappresenterà un aumento del rischio inflattivo, più
- 29 marzo 2025
Debito tedesco, tassi e dilemmi della Bce
I tassi sul debito pubblico tedesco sono saliti, spinti dalle aspettative. Come reagirà la BCE? C’è una posizione massimalista, che considera il fatto per rafforzare la tesi dello stop l’allentamento della politica monetaria. All’opposto c’è una posizione minimalista, che considera invece il fatto
- 20 marzo 2025
Così la Fed non accontenta Trump (per ora)
La Fed non muove i tassi, e nello stesso tempo le previsioni, individuali ed anonime, del singoli banchieri centrali volgono al peggio, sia per la crescita economica che per l’inflazione. Tre segnali che per certo non saranno piaciuti a Donald Trump. Ma siamo solo al primo atto del confronto tra la
- 15 marzo 2025
Trump e il ritorno degli Abs: il rischio deregolamentazione
A volte tornano: è il caso della cosiddetta finanza privata strutturata, riassunta dall’acronimo Abs, che Wall Street è tornata vigorosamente ad alimentare. Niente di male, purché non si dimentichi il ruolo che gli Abs ebbero nell’innescare il meccanismo che portò allo lo scoppio della Grande Crisi
- 07 marzo 2025
I sonnambuli della Bce e la politica monetaria al buio
In uno scenario macroeconomico che per l’Europa si sta facendo particolarmente delicato, a Francoforte la maggioranza dei banchieri centrali sembra affetta da sonnambulismi. In quanto sonnambuli, fanno come le tre scimmie: non vedono quello che potrebbe accadere, a partire dai conti pubblici; non
- 28 febbraio 2025
Tutelare trasparenza e veridicità nelle attività virtuali
È stata una settimana nera per le cripto attività: prezzi in caduta, perché l’effetto Trump non basta, se ci sono furti, truffe e crisi di fiducia. Niente di nuovo sotto il sole, per chi non è miope: le attività virtuali sono un investimento speculativo, quindi l’ottovolante dei loro prezzi è un
- 25 febbraio 2025
Le perdite Bce tra gufi e struzzi
Le perdite di bilancio registrate dalla BCE per il secondo anno consecutivo non devono suscitare né gli allarmisti dei gufi, ma neanche l’indifferenza degli struzzi. E’ un fenomeno congiunturale, automatico effetto di un decennio di straordinaria immissione di liquidità, seguita da una ritardata e
- 20 febbraio 2025
Tassi, aumenta l’incertezza fuori e dentro Francoforte
L’incertezza aumenta, fuori e dentro la Bce. Negli Stati Uniti c’è Trump, in Europa le elezioni tedesche. In un tale scenario, è sempre più urgente che la Bce ci dica quale rotta seguiranno i tassi di interesse nei prossimi mesi. In più c’è una vecchia bussola, la cui affidabilità è messa in
- 08 febbraio 2025
Banca centrale europea, servono meno parole e più trasparenza
La volatilità dei cambi, dei tassi di interesse ed in generale dei rischi è una tossina che si può contrastare con un antidoto che miscela due fattori: il grado di indipendenza di una banca centrale con la fiducia che la sua politica monetaria trasmette. La Bce è fortunata, perché ha un grado
- 29 gennaio 2025
La politica monetaria al buio: l’inerzia della FED e la sua influenza sulla BCE
Ieri la FED, decidendo di non decidere, ha commesso l’ennesimo errore a cui conduce la politica monetaria al buio, aumentando l’incertezza. Invece di scegliere una chiara direzione, si sta fermi, come il bradipo. Ma così facendo, incertezza produce incertezza. Aumenta il rischio che pure la BCE
- 13 gennaio 2025
Perché dalla Bce ci aspettiamo che faccia da bussola
Due giorni fa la Bce ha analizzato quello che è accaduto ai tassi sui debiti europei, sovrani e privati, dell’ultimo quadrimestre, caratterizzato dalla continuazione della sua politica monetaria al buio. D’ora in avanti i banchieri di Francoforte si troveranno dinnanzi ad un bivio: continuare nella