- 11 giugno 2024
Cosa vuol dire praticare la parola «Europa»
In questi giorni in cui pronunciamo spesso il nome «Europa» e votiamo per (o contro) quell’idea, dobbiamo ricordare che essa non è un partito e neppure un Parlamento, ma un destino che le molte popolazioni che nei secoli si sono insediate nei suoi territori hanno vagheggiato essere comune,
- 28 agosto 2023
Marmo & lardo, geometria di forme eterne
Dalla Lunigiana alle Apuane, sulle tracce di Dante e Michelangelo per riassumere l’arte e per evocare le lotte di un Medioevo che qui ha lasciato monumenti insigni
- 12 novembre 2018
Pagine veramente bestiali
Lapidari, erbari, bestiari distribuirono, intorno all’uomo, nel primo millennio cristiano, la “contiguità universale” delle specie create, affinché da esse potesse trarre ammonimenti e lezioni per ben condurre la sua vita di creatura tra le creature e rendere più armonico omaggio al Creatore. Non
- 13 settembre 2018
Ridiventare «operai del creato»
Il dialogo meditato che Guido Gentili e Papa Francesco hanno intrecciato su queste pagine, lo scorso 7 settembre, merita di essere posto tra gli impegni di responsabilità e di rinascita di una società civile degna dell’uomo, che il Paese - scosso da troppi proclami - sembra smarrire.
- 23 aprile 2018
Quel che resta del tuono
Al ricordo che tracciai, su questo «Domenicale», il 30 dicembre 2013 (Fernando Bandini era scomparso il giorno di Natale), vorrei aggiungere questo suo garbato autoritratto, che lo dipinge affabile e ironico, com’egli era, teneramente fedele alla propria Vicenza: «Non giro per salotti, / ho amici
- 17 aprile 2018
La poesia, un atto di verità
Una vastissima geografia di nomi, in un arco che va dalla fine della seconda Guerra mondiale agli anni Settanta; più di novecento lettere di Bonnefoy,quarantanove corrispondenti: imprese letterarie e scelte di vita, la verità dell’autentico. Raramente un epistolario entra così nel vivo di un
- 09 gennaio 2018
«La Comédie»: Dante al ritmo del XXI secolo
Dante è, sempre più, un autore del XXI secolo, e classico che ogni editore francese ha in catalogo; la lista delle versioni della Divina Commedia è impressionante: oltre alle classiche traduzioni di Jacqueline Risset (Flammarion), di André Pézard (nella Pléiade), di Marc Scialom (La Pochothèque),
- 28 agosto 2017
All’Università serve una voce europea
Ho letto il dibattito, ricco e appassionato, che è seguito all’articolo di Dario Braga pubblicato sul Sole 24 Ore del 20 luglio. Poiché si tratta di recensire dati di fatto su ampia scala (l’università è, per definizione, universale), fornirò qualche ulteriore elemento di conoscenza.
- 21 agosto 2017
Da Haarlem a Hull: l’Europa ci guarda
Uno è quello di Descartes ora a Copenhagen: intelligenza, mistero, disincanto; l’altro è quello della giovane donna, ora alla Ferens Art Gallery a Hull (Uk): dolcezza, retenue, malinconia. (Chissà cosa penserebbe oggi l’illuminato e generoso Thomas Robinson Ferens, 1847-1930, fondatore della
- 20 agosto 2017
La necessità del lutto per i morti delle Ramblas
L’attentato del 17 agosto a Barcellona, alle Ramblas, per la provenienza cosmopolita delle vittime e dei feriti, ha suscitato, e suscita, molti commenti, quasi tutti orientati a ripetere, insieme alla esecrazione per l’attentato, la difesa dei valori dell’Occidente, principale dei quali sarebbe una
- 05 agosto 2017
Utopie di carta e alberi che ci umanizzano
Sedici luoghi sono un arbitrio, ma lo sarebbero anche 160 o 1600; perché l’Europa – come scrive Yves Bonnefoy – è un infinito calcolo di perfezione e di notte: «À ma demeure à Urbin entre le nombre et la nuit» (Dévotion). E quand’anche avessimo percorso tutti i luoghi dichiarati “patrimonio
- 30 luglio 2017
Roma rinasce nel sogno di sè e nel futuro
Da quando vi è tradizione latina, Roma è la storia delle proprie rovine, della propria rovina: camminiamo sopra i fastigi dell’antica Roma, scriveva il Petrarca, i tetti dei suoi templi sono il nostro selciato. Ed Erasmo, nel Ciceroniano: «Postremo Roma, Roma non est, nihil habens praeter ruinas,
- 22 luglio 2017
Irlanda, visioni e limiti di sapienza
Amo pensare che da questi luoghi d’incanto siano passati tre irlandesi che hanno creato i modelli del sognare e del pensare europeo. Si tratta di san Brandano, san Kevin di Glendalough nel VI secolo, Giovanni Scoto Eriugena nel IX. Il primo – secondo le leggende raccolte nella Navigatio sancti
- 17 luglio 2017
Belém, una torre in attesa del futuro
«Cantava [la bella dea] come di là s’imbarcherebbe / a Belém il rimedio a tanti mali, / senza sapere il mar qual in sé avrebbe portato».
- 16 luglio 2017
Belém, una torre in attesa del futuro
«Cantava [la bella dea] come di là s’imbarcherebbe / a Belém il rimedio a tanti mali, / senza sapere il mar qual in sé avrebbe portato».
- 09 luglio 2017
Liébana, picchi d’Europa e Apocalissi d’Africa
Si è appena conclusa, in Santander, la «tertulia» taurina della sera: si contempla il gesto ieratico di José Tomás Román Martín detto «José Tomás », si evoca la lunga storia letteraria e artistica della “tauromachia” da Francisco Goya a Pablo Picasso a Michel Leiris; si confrontano le forme arcuate
- 02 luglio 2017
Piccola Gerusalemme con pagoda e moschea
Passiamo in cresta e vorremmo arrivare a Fréjus da La Turbie, quello sprone ove Dante aveva ammirato il superbo «Trophée des Alpes».
- 24 giugno 2017
Nell’arte dei «pinakes» la profondità dell’umano
Ben prima – ci attesta con ammirazione il Boccaccio nelle sue Genealogie deorum gentilium, Prohemium e libro XV, 6)- Barlaam Calabro, monaco dell’ordine basiliano, «così erudito nel greco da ottenere i privilegi degli imperatori e principi greci», fece rinascere, tornando dalla Grecia in Calabria
- 18 giugno 2017
Otranto, tutta la storia in un pavimento
Da Patrasso in traghetto a Brindisi e poi in auto. Scendo in Salento. Al centro del nostro viaggio, Otranto è anche la sua prima sintesi e ricapitolazione: una sorta di «mise en abîme» delle ragioni che rendono unita quest'Europa di cui siamo eredi e responsabili. Il pavimento musivo della
- 10 giugno 2017
Mistrà, mistico dormire della Vergine
Si converge su Mistrà, al centro del Peloponneso, due amici provenendo da Monemvasia, ove si contemplano i ciottoli più levigati e l’acqua più trasparente di tutta la Grecia (come attesta Peter Levi, nel suo squisito Giardino luminoso del re angelo), e noi da Vasses, ove svetta – a oltre 1100 metri