Carlo Melzi d’Eril è avvocato cassazionista del foro di Milano. Nato nel 1972, si è laureato in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Pavia e ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Procedura penale presso l’Università degli Studi di Ferrara. Nel 2010 fonda, insieme ad altri colleghi, lo studio legale ACCMS presso il quale esercita la professione di avvocato occupandosi di diritto penale, con particolare riferimento al diritto penale dei “colletti bianchi”, dell’economia, dell’impresa e dell’ambiente e di diritto dell’informazione. Accanto alla professione forense svolge attività di insegnamento e di ricerca. È tra i docenti delle Scuole superiore di specializzazione nelle professioni forensi dell’Università di Pavia-Bocconi e dell’Università Luiss, nonché dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino; insegna altresì in master organizzati dall’Università Statale e dall’Università Cattolica di Milano. Ha partecipato come relatore a incontri e convegni organizzati da diversi atenei, Ordini professionali forensi nonché dalla Scuola Superiore di Magistratura. Ha pubblicato più di novanta contributi fra capitoli di libri e articoli in riviste giuridiche in materia di diritto e procedura penale, diritto penale dell’ambiente, libertà di espressione e diritto dei media. È fondatore e co-direttore della rivista “MediaLaws - Rivista di diritto dei media”, fa parte del comitato scientifico della rivista “Lexambiente” e del comitato di redazione di “Rivista giuridica dell'ambiente”. Collabora dal 2004 con “Il Sole 24 Ore” e dal 2013 con il supplemento “Domenica”.
Luogo: Milano
Lingue parlate: inglese
Argomenti: diritto e procedura penale, diritto dell’informazione
- 06 novembre 2023
Premierato, così la riforma assegna strapoteri al Presidente del Consiglio eletto dagli italiani
Il progetto di riforma appare come un disegno con una chiara matrice ideologica, che concepisce la democrazia come incoronazione e che vuole il potere concentrato in un’unica mano, con pochi limiti
- 31 ottobre 2023
Caso Regeni: perché la sentenza della Corte costituzionale è piena di chiaroscuri
Siamo di fronte a una sentenza piena di chiaroscuri, forse perché, lo ammettiamo, noi stessi per primi non abbiamo le idee chiarissime su ogni piega della questione. Quello che però si staglia è l’autorevolezza del nostro sistema giudiziario
- 06 settembre 2023
Le idee del governo su Caivano non sono immuni dal rischio securitario
Dopo le violenze di Palermo e di Caivano quale risposta l'ordinamento nel suo complesso dovrebbe fornire alla cittadinanza attonita?
- 20 luglio 2023
Come non si affrontano i temi della giustizia
Abbiamo già avuto tante dimostrazioni che, quando il legislatore si trasforma in un lanciatore di dadi, il risultato del suo vivace attivismo non è altro che la somma di addendi casuali e soprattutto che, quando lo sguardo non va oltre il presente, il futuro sarà la ripetizione all’infinito di slogan vecchi e indimostrati
- 12 giugno 2023
Torture in Questura, il rischio di prassi devianti e l’influenza del clima politico
Le forze dell'ordine, come altre branche della pubblica amministrazione, tendono a percepire quasi d'istinto, qual è il clima politico del momento, adattandovisi. Ad esempio, i fatti più efferati durante il G8 di Genova del 2001 sono stati compiuti con la destra al governo
- 04 giugno 2023
Caso Tramontano, perché la premeditazione del delitto non è facile da dimostrare
Dopo l’omicidio di Giulia Tramontano, incinta al settimo mese, ha fatto discutere la decisione del gip di escludere la premeditazione. Ecco quindi un approfondimento sugli elementi necessari per stabilire la premeditazione di un delitto
- 21 maggio 2023
Salone del Libro, pro e contro la protesta e quando supera il limite e diventa censura
Nell'ambito delle moltissime iniziative promosse dal Salone del Libro, una ha fatto molto “rumore”, sia per quello che è accaduto a Torino, sia per i commenti che ha suscitato. Ci riferiamo ovviamente alla presentazione del libro Una famiglia radicale a firma di Eugenia Roccella, già attiva
- 13 febbraio 2023
Contenzioso tra Stato e Regioni, nuovi scontri dall’autonomia differenziata
È probabile che saranno riversati sulla Corte costituzionale i dubbi sulla riforma già messi in luce dagli studiosi
- 01 febbraio 2023
Caso Cospito: il regime del 41-bis e il divieto costituzionale di pene contrarie al senso di umanità
Se buona parte degli studiosi e delle associazioni che tutelano i diritti dei detenuti portano avanti una battaglia anche culturale contro la disciplina del 41-bis fin dalla sua introduzione, sia i giudici di Palazzo della Consulta, sia la Corte europea dei diritti dell’uomo hanno finora sempre ritenuto legittimo l’istituto, sia pure con qualche correttivo
Comunicare la sostenibilità, una questione di equilibrio
Sino a non molti anni fa, “sostenibilità” era una parola per adepti, che ricorreva solo nelle discussioni dei più avvertiti ambientalisti e nei rapporti internazionali che negli anni 80 riflettevano sulla relazione tra modello di sviluppo e diritti delle generazioni future. Oggi è tra i vocaboli
Caso Cospito: come funziona e a chi si applica il 41-bis
Il caso Cospito ha riacceso i riflettori sulle regole previste per i detenuti in regime di 41-bis: Carlo Melzi d'Eril ci spiega come funziona e a chi si applica
- 03 dicembre 2022
Vaccini, obblighi e divieti: prevale sempre l’interesse pubblico
La corte costituzionale non boccia le regole introdotte durante la pandemia
- 18 novembre 2022
Sallusti e Saviano, quali sono i limiti della critica
L’autore di Gomorra, nel corso di una trasmissione televisiva, aveva offeso la reputazione di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini
- 02 agosto 2022
Legge elettorale e sistema misto: perché i partiti restano centrali alle Elezioni
Il 25 settembre l’elettore potrà scegliere un gruppo politico senza esprimere preferenze per i candidati che sono in lizza. La spinta è a coalizzarsi per i collegi uninominali, anche se le alleanze non sempre hanno garantito compagini di governo solide
- 18 giugno 2022
Sovraffollamento in carcere: un libro spiega che qualche soluzione c’è
Un problema considerato irrisolvibile, una volta studiato e capito, mostra di non esserlo
- 19 maggio 2022
Twitter, la versione di Elon Musk (tra libertà di parola e lotta all’anonimato)
Il miliardario padrone di Tesla vuole ribaltare il modello del social network: «free speech» per tutti, ma blocco totale ai bot. E se avesse ragione?
- 19 marzo 2022
Discorsi d'odio in zone di guerra: Meta cambia i parametri per valutarli
Il contesto in cui si pronunciano le parole può modificare il giudizio sulla loro liceità o illiceità
- 15 marzo 2022
Perché non bisogna oscurare la falsa propaganda del nemico
Le democrazie non devono temere le bugie delle dittature guerrafondaie, dare loro spazio significa mostrare la miseria delle loro ragioni
- 01 marzo 2022
Le guerre scatenate dai tiranni dove la libertà di stampa non c'è
L'informazione, uno dei principali contropoteri, aiuta a mantenere salubre l'aria democratica dei Paesi, quando viene eliminata o compressa rischia di svilupparsi la muffa della violenza
- 24 febbraio 2022
L’anonimato in rete: libertà di espressione o libertà di insulto?
La Cedu pone un limite che rischia di favorire l'impunità. E ritenere che il massimo esercizio della libertà di espressione sia connesso alla garanzia dell'anonimato porta con sè conseguenze poco desiderabili