Ultimo aggiornamento: 09 febbraio 2022
  • 26 novembre 2025
    Perché tra Trump e bin Salman la relazione è sempre più speciale

    24Plus

    24+ Perché tra Trump e bin Salman la relazione è sempre più speciale

    Quelle della Casa Bianca e del Campidoglio erano porte girevoli per Bibi Netanyahu: nelle sue ricorrenti visite a Washington vi entrava e usciva a piacimento. Mai tuttavia l’israeliano aveva avuto come Mohammed bin Salman bande musicali, sorvolo di aerei e quel cerimoniale riservato allo stretto

  • 19 novembre 2025
    Vodka nel deserto: la Russia in Medio Oriente

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    Vodka nel deserto: la Russia in Medio Oriente

    Il Medio Oriente, in questo momento, sembra un tavolo da gioco appena rovesciato: i pezzi sono gli stessi, ma nessuno è più nella posizione di prima. La Siria non è più la Siria di Assad, l’Iran ha assorbito colpi che ne hanno riscritto il profilo regionale, Israele agisce come se non avesse più nessuno alle spalle e le monarchie del Golfo si comportano come se l’ombrello americano non fosse più impermeabile. Dentro questo disordine, c’è un attore che non dovrebbe avere margine e che invece si ritrova con più spazio di prima: la Russia. Una potenza logorata dalla guerra, isolata in Occidente, ma ancora capace di entrare nelle conversazioni cruciali. La telefonata fra Netanyahu e Putin lo ha mostrato con una chiarezza quasi imbarazzante: nella trattativa su Gaza e sull’Iran, Mosca è ancora seduta al tavolo. Il secondo segnale è arrivato all’Onu, con l’astensione russa sulla risoluzione americana per la Striscia. E così, mentre il Medio Oriente entra in una fase di pragmatismo brutale - dove contano solo le mosse che funzionano, non le amicizie - la Russia si muove con un istinto che conosce bene: quello del sopravvivere sfruttando le crepe degli altri. Ne discutiamo con Ugo Tramballi, editorialista del Sole 24 Ore e Senior Advisor presso l’Istituto Studi Politica Internazionale, e Marco Di Liddo, Direttore del Centro Studi Internazionali

  • 18 novembre 2025
    Gaza, il successo degli Usa all’Onu potrebbe essere inutile

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    24+ Gaza, il successo degli Usa all’Onu potrebbe essere inutile

    Il meno internazionalista dei presidenti americani della storia contemporanea, ottiene il più internazionale dei riconoscimenti possibili. Il Consiglio di Sicurezza, il sinedrio dell’Onu, ha approvato e dunque fatto suo, il piano di pace per Gaza di Donald Trump: 13 sì, nessun contrario e due

  • 25 ottobre 2025
    L’Onu, arbitro sempre più impotente dei conflitti del mondo

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    24+ L’Onu, arbitro sempre più impotente dei conflitti del mondo

    I limiti delle Nazioni Unite nascono dal suo irrealizzabile ideale costituente: un governo planetario che garantisse una pace universale. Da quando è stata creata, 80 anni fa, l’Organizzazione dalle così alte ambizioni ha dovuto invece adeguarsi a quattro mutamenti dello scenario internazionale: la

  • 14 ottobre 2025
    Il vertice di Sharm el Sheikh e la voluta ambiguità sul nodo dei due Stati

    24Plus

    24+ Il vertice di Sharm el Sheikh e la voluta ambiguità sul nodo dei due Stati

    Il consesso internazionale convocato a Sharm el-Sheikh aveva avuto una tentazione: firmare un accordo di pace senza invitare israeliani e palestinesi, i protagonisti, i diretti interessati. L’idea non era del tutto stravagante: sono sempre stati loro, ora l’uno ora l’altro, ad aver fatto fallire