Alfredo D'Attorre
Trust project- 05 dicembre 2024
Boccia (Pd): «Sulle università online dal governo approccio mercantile»
«Non è accettabile questo approccio mercantile alla cultura: c’è chi ha scambiato le Università per Airbnb. Bisogna andare incontro ai bisogni di tutti – dai lavoratori, che vogliono completare il percorso di studi, alle famiglie meno abbienti, a chi vive lontano dai grandi centri o chi ha pesanti
- 17 giugno 2023
M5S in piazza, Grillo: fate le brigate di cittadinanza. Elly Schlein al corteo: vogliamo unire le nostre battaglie
Dopo un colloquio telefonico avvenuto nella serata di venerdì con Giuseppe Conte, la segretaria dem ha deciso di partecipare
- 07 aprile 2023
Schlein vara la squadra unitaria ma presidia lavoro, ambiente e diritti
Al cerchio ristretto la gestione del partito e la linea politica. Alla minoranza Enti locali, Riforme e Giustizia. Con il ritorno dei bersanian-dalemiani di Articolo 1 l’asse del Pd si sposta a sinistra
- 24 gennaio 2023
Il fantasma di D’Alema e il rischio paralisi per Bonaccini. Ma l’ex premier: sono in pensione
Il progetto di tenersi le mani libere per lavorare a una «cosa rossa» con il M5s di Conte. E il probabile nuovo segretario lavora già alla strategia per liberarsi delle zavorre: l’idea di un patto con Schlein all’insegna del rinnovamento
- 28 agosto 2019
L’addio di Calenda al Pd, sesta scissione in 12 anni
Il Pd, partito nato nel 2007 con l’obiettivo di unire l'anima post-comunista e quella cattolica della sinistra italiana, in dodici anni di storia è stato attraversato già da molte scissioni. Sono sei con l’addio di Calenda
- 16 novembre 2018
Il Pd e la coalizione che non c’è: la sinistra si frantuma in 4 (o 5)
Paolo Gentiloni, presentando mercoledì scorso a Roma il suo libro “La sfida impopulista” assieme al fondatore del Pd Walter Veltroni, lo ha detto chiaramente: il Pd da solo non basta più, occorre una nuova alleanza, ma i possibili futuri alleati dei dem ancora non ci sono. Un’alleanza con chi
- 31 gennaio 2018
Lega e Forza Italia per il ritorno del poliziotto di quartiere
Lontano finora dai clamori in corso della politica, è invece uno dei temi decisivi della campagna elettorale. La sicurezza pubblica: cavallo di battaglia, da sempre, del centrodestra, oggi imprescindibile per tutte le altre liste. Così, ultimo atto alla vigilia delle elezioni, il 26 gennaio il
- 10 gennaio 2018
I partiti e l’Europa: tutti contro il «fiscal compact»
Europa e debito, grandi assenti finora del dibattito politico. Eppure proprio in queste ore la Lega “corregge” Berlusconi rilanciando il tema dell’uscita dell’Italia dall’euro e il candidato premier del M5S Luigi Di Maio “corregge” a sua volta la posizione storica dei grillini sulla necessità di
- 07 gennaio 2018
Grasso: da noi proposte concrete, aboliamo le tasse universitarie
Investimenti per creare occupazione, abolizione delle tasse universitarie, lotta al precariato reintroducendo le garanzie eliminate dal Jobs Act. E lotta senza quartiere all’evasione fiscale per recuperare 50 miliardi. Sono alcune delle proposte avanzate da Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali
- 05 gennaio 2018
Election day: in Lombardia rottura a sinistra, nel Lazio si tratta ancora
Election day: per gli elettori di Lazio (4,4 milioni) e per la Lombardia (7,5 milioni) il 4 marzo – in base a quanto comunicato dal Viminale – si voterà non solo per il rinnovo di Camera e Senato, ma anche per eleggere il nuovo governatore. Una decisione che dovrebbe consentire di risparmiare quasi
- 20 settembre 2017
Rosatellum 2.0, vertice FI su proposta dem. Domani testo base in commissione
Introdurre «la maggior dose di maggioritario possibile», date le condizioni «politiche attuali» nell'impasto ancora informe di proposte e ipotesi di da cui dovrebbe uscire il sistema di voto delle prossime Politiche. È questo, secondo le parole del capogruppo Ettore Rosato intervistato oggi sul
- 12 settembre 2017
Nuovo soggetto centrosinistra: Bersani riconosce la leadership di Pisapia
«È stato un incontro utile, propositivo. C’è consonanza di opinioni, di obiettivi, di percorso: abbiamo fatto un importante passo avanti». È il commento che Giuliano Pisapia ha rilasciato lasciando la sede di Mdp di via Zanardelli a Roma, al termine dell’incontro di quattro ore tra i gruppi
- 28 luglio 2017
Tutte le scissioni nel Pd, cinque divorzi in 10 anni di storia
Il Pd, partito nato nel 2007 con l’obiettivo di unire l’anima post-comunista e quella cattolica della sinistra italiana, in dieci anni di storia è stato attraversato già da cinque scissioni. Sembra un paradosso, ma la scia degli addii non è escluso che possa allungarsi ancora. Il 19 luglio Andrea
- 26 maggio 2017
Tornano i voucher in manovra, Mdp: noi fuori da maggioranza
Alla fine, come era avvisaglia già da qualche settimana, il caso voucher è scoppiato ieri sera rischiando di far saltare gli equilibri della maggioranza. Con i bersaniani di Mdp pronti a fare le valigie per passare all’opposizione. La miccia è l’annuncio del capogruppo dei deputati del Pd Ettore
- 30 aprile 2017
Pd, l'ultima sfida
L'ultima sfida per la segreteria del Partito Democratico si gioca tutta sul numero dei partecipanti alle primarie odierne, come anticipa uno dei candidati Andrea Orlando al recente confronto televisivo su Sky. "},{"embed":{"_id":"1-gSLAxJcbIC","uuid":"gSLAxJcbIC","channel":"Radio24","s24uri":"s24://methode/radio24/audio/gSLAxJcbIC","clazz":"floating","key":"1-gSLAxJcbIC","type":"audio","nileType":"","insertType":"audio","label":"","payload":{"implemented":"OK","xmlPath":"/Radio24/audio/2017/04/gSLAxJcbIC.xml"}}},{"text":"Quella tra Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano, non è dunque soltanto una corsa alla leadership del partito di maggioranza relativa del nostro paese, soprattutto è un punto di non ritorno, in quanto, con ogni probabilità, l'ex premier si dovrebbe aggiudicare le primarie con un ampio margine di percentuale sugli altri due candidati, i sondaggi parlano di una cifra intorno al 65%, prendendosi così l'intero partito. La lunga marcia di Matteo Renzi era iniziata con le primarie del 25 novembre 2012. Quel giorno vinse Pierluigi Bersani con il 44,9%, mentre Renzi perse, ma fu un buon punto di partenza: 1095925, il 39,1%. Il suo discorso nella notte colpì molti: quella di Renzi fu l'ammissione di una sconfitta, o meglio, disse da Firenze, una non vittoria."},{"embed":{"_id":"2-gSLAZmcbIC","uuid":"gSLAZmcbIC","channel":"Radio24","s24uri":"s24://methode/radio24/audio/gSLAZmcbIC","clazz":"floating","key":"2-gSLAZmcbIC","type":"audio","nileType":"","insertType":"audio","label":"","payload":{"implemented":"OK","xmlPath":"/Radio24/audio/2017/04/gSLAZmcbIC.xml"}}},{"text":" Le primarie del Pd 2012 lanciarono Bersani verso la candidatura alla premiership. Alle elezioni del 24 e 25 febbraio 2013, il Pd prese 8646034 pari al 25,43% dei voti, primo partito grazie ai cinque collegi esteri, ma già allora secondo partito in Italia, perchè al M5s andò il 25,56% delle preferenze. Fu l'impossibilità di avviare un dialogo con il movimento di Beppe Grillo a determinare il declino di Pierluigi Bersani con l'investitura di Enrico Letta alla Presidenza del Consiglio. La durata di Letta a Palazzo Chigi fu di pochi mesi, perché l'8 dicembre 2013 Matteo Renzi si aggiudica le primarie con 1895332 voti, il 67,55 %: non ci fu partita tra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. E la partecipazione sfiorò i tre milioni di persone: per Renzi si trattò di un vero e proprio plebiscito."},{"embed":{"_id":"3-gSLAhadbIC","uuid":"gSLAhadbIC","channel":"Radio24","s24uri":"s24://methode/radio24/audio/gSLAhadbIC","clazz":"floating","key":"3-gSLAhadbIC","type":"audio","nileType":"","insertType":"audio","label":"","payload":{"implemented":"OK","xmlPath":"/Radio24/audio/2017/04/gSLAhadbIC.xml"}}},{"text":"Proprio dal successo delle primarie del 2013 nacque la lunga corsa di Matteo Renzi verso la guida del Pd e del nostro paese. Solo pochi mesi dopo, sull'onda del consenso personale di Renzi diventato Presidente del Consiglio, alle elezioni europee del 25 maggio 2014 il Pd raggiunge il massimo della popolarità con 11203231 di voti, il 40,81%. "},{"embed":{"_id":"4-gSLAyDdbIC","uuid":"gSLAyDdbIC","channel":"Radio24","s24uri":"s24://methode/radio24/audio/gSLAyDdbIC","clazz":"floating","key":"4-gSLAyDdbIC","type":"audio","nileType":"","insertType":"audio","label":"","payload":{"implemented":"OK","xmlPath":"/Radio24/audio/2017/04/gSLAyDdbIC.xml"}}},{"text":"La spinta europea diede anche uno slancio al Partito Democratico in termini di visibilità, di agibilità politica, di azione governativa, ma iniziarono man mano i dissensi tra la maggioranza renziana e la minoranza sulla democrazia interna e sui temi dell'agenda del Governo. A uno se ne andarono i maggiori oppositori: da Stefano Fassina a Pippo Civati, Alfredo D'Attorre, fino alla costituzione del nuovo soggetto politico di Sinistra Italiana, organizzato intorno a fuoriusciti dal Pd e da una parte di Sel. Ma la diaspora era solo all'inizio. Il referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre venne perso da Renzi e lo stesso premier venne costretto alle dimissioni."},{"embed":{"_id":"5-gSLAVpdbIC","uuid":"gSLAVpdbIC","channel":"Radio24","s24uri":"s24://methode/radio24/audio/gSLAVpdbIC","clazz":"floating","key":"5-gSLAVpdbIC","type":"audio","nileType":"","insertType":"audio","label":"","payload":{"implemented":"OK","xmlPath":"/Radio24/audio/2017/04/gSLAVpdbIC.xml"}}},{"text":"Lo scontro diventò sempre più duro dentro e fuori gli organismi dirigenti e decisionali, fino alla scissione di Pierluigi Bersani, Enrico Rossi, Roberto Speranza e Massimo D'Alema, confluito nel gruppo Articolo 1, Mdp."},{"embed":{"_id":"6-gSLA46dbIC","uuid":"gSLA46dbIC","channel":"Radio24","s24uri":"s24://methode/radio24/audio/gSLA46dbIC","clazz":"floating","key":"6-gSLA46dbIC","type":"audio","nileType":"","insertType":"audio","label":"","payload":{"implemented":"OK","xmlPath":"/Radio24/audio/2017/04/gSLA46dbIC.xml"}}},{"text":"E oggi?I tre candidati che oggi si battono per la guida del Partito democratico non si trovano d'accordo su quasi tutti i temi dell'agenda politica e nell'ultimo confronto su Sky le distanze tra loro sono parse incolmabili."},{"embed":{"_id":"7-gSLAGwfbIC","uuid":"gSLAGwfbIC","channel":"Radio24","s24uri":"s24://methode/radio24/audio/gSLAGwfbIC","clazz":"floating","key":"7-gSLAGwfbIC","type":"audio","nileType":"","insertType":"audio","label":"","payload":{"implemented":"OK","xmlPath":"/Radio24/audio/2017/04/gSLAGwfbIC.xml"}}},{"text":"A poche ore dall'esito delle primarie, il partito è sceso dal 40,81% delle europee del 2014 alle percentuali attuali tra il 24% e il 27%. L'incognita resta senza dubbio l'affluenza. I due milioni di persone che invocava Renzi nel 2013, difficilmente saranno toccati, perché il periodo intorno al ponte tra il 25 aprile e il 1 maggio non favorisce iniziative politiche di questa portata, perché il numero degli iscritti è complessivamente calato dal 2013, perché pezzi consistenti di elettorato sono ormai fuori dal partito. Nella sostanza, sopra il milione di persone il partito ancora può tenere, tenendo conto dei tempi. Sotto quella cifra, il partito può volgere al declino. Ma al di là dei numeri e delle previsioni, gli elettori del Pd sperano che, dopo le primarie,ci sia un vento nuovo, una speranza di cambiamento, una unità del partito, come indica il sindaco di Milano Beppe Sala che di primarie e scontri tra candidati dello stesso partito se ne intende molto bene."},{"embed":{"_id":"8-gSLAnLebIC","uuid":"gSLAnLebIC","channel":"Radio24","s24uri":"s24://methode/radio24/audio/gSLAnLebIC","clazz":"floating","key":"8-gSLAnLebIC","type":"audio","nileType":"","insertType":"audio","label":"","payload":{"implemented":"OK","xmlPath":"/Radio24/audio/2017/04/gSLAnLebIC.xml"}}},{"text":"
- 29 marzo 2017
Mattarellum, anche Mdp frena: ma Renzi va avanti
Dopo il «No» al Mattarellum di Forza Italia e dei centristi della maggioranza (Ap), ieri è arrivato anche il pollice verso di Mdp, gli ex Pd guidati da Pier Luigi Bersani. «Il nostro - ha spiegato Alfredo D’Attorre - non è un pronunciamento sul merito del Mattarellum, ma sul metodo da seguire». Per
- 25 febbraio 2017
«Democratici e progressisti» il nuovo nome degli ex Pd. Speranza: lavoro è nostra priorità
«Democratici e Progressisti». È questo il nome del nuovo movimento che nasce a sinistra del Pd. Campeggia sullo schermo all’iniziativa che l’ex capogruppo Pd Roberto Speranza e il governatore della Toscana Enrico Rossi hanno organizzato al mercato dell’Altraeconomia a Roma, per presentare la nuova
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