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Guglielmo Lanzani

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  • 23 novembre 2020

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    Arriva la retina liquida che restituisce la vista

    Biocompatibile e ad alta risoluzione, ma soprattutto, liquida!E' la retina nano-tecnologica messa a punto dal Center for Synaptic Neuroscience and Technology e del Center for Nano Science and Technology dell'IIT di Milano, in collaborazione con la Clinica Oculistica dell'Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar.Parliamo, sostanzialmente, della possibilità di ricostruire la capacità di visione di una persona affetta da patologie degenerative alla retina tramite una protesi "liquida", che viene iniettata in modo opportuno nell'occhio. Per il momento ancora in fase sperimentale, la retina liquida dell'IIT (basata su nanoparticelle capaci di convertire la luce in segnali elettrici) è tuttavia molto promettente. A differenza delle protesi di retina oggi esistenti non richiede nessun tipo di alimentazione esterna e tantomeno occhiali speciali o telecamere, e ha una chirurgia estremamente semplice. Ne parliamo stasera... Ospite Guglielmo Lanzani, Direttore del CNS dell'IIT di Milano e Prof. del Politecnico di Milano

  • 30 giugno 2020
    Sclerosi Laterale Amiotrofica - Protesi liquida della retina

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    Sclerosi Laterale Amiotrofica - Protesi liquida della retina

    Diagnosticare la SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica, rapidamente e precocemente, tramite un semplice prelievo di saliva. Questo è il risultato di uno studio fatto dall’IRCCS Fondazione Don Gnocchi in collaborazione con l’IRCCS Istituto Auxologico Italiano e pubblicato su “Scientific Reports”. A Obiettivo Salute la dottoressa Marzia Bedoni, ricercatrice responsabile del Laboratorio di Nanomedicina e Biofotonica Clinica della Fondazione Don Gnocchi che ha guidato e ideato la ricerca Liquida, biocompatibile, ad alta risoluzione e microiniettabile queste sono le caratteristiche della protesi liquida della retina. Messa a punto in Italia potrebbe essere in grado di aiutare a riparare i danni causati da malattie degenerative o dall'invecchiamento che possono portare alla cecità, come la retinite pigmentosa e la degenerazione maculare. A Obiettivo Salute il dottor Guglielmo Lanzani, Direttore del Center for Nano Science and Technology dell’IIT di Milano che ha coordinato la ricerca pubblicata su Nature Nanotechnology

  • 06 aprile 2018
    L'elettronica che si mangia

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    L'elettronica che si mangia

    L'Istituto Italiano di Tecnologia ha messo a punto una tecnologia innovativa che permette di stampare sulla superficie di pillole ed alimenti circuiti elettronici fatti con materiali organici, commestibili e se possibile assimilabili, con un processo non tanto diverso da quello usato per trasferire i tatuaggi per bambini.Ma perché dovremmo mangiare dei circuiti elettronici? Dal monitoraggio dei farmaci, alla teranostica, fino alla possibilità di dar vita a una sorta di Internet of food, le possibili ragioni sono, in realtà, sorprendentemente numerose.Con Guglielmo Lanzani, Coordinatore del CNST (Center for Nano Science and Technology presso il Politecnico di Milano) dell'Istituto Italiano di Tecnologia.

  • 06 luglio 2017
    Iit e Technoprobe insieme per sviluppare tecnologie sui microchip

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    Iit e Technoprobe insieme per sviluppare tecnologie sui microchip

    L’Iit (Istituto italiano di tecnologia) di Genova e Technoprobe, hanno siglato un accordo per la realizzazione di un laboratorio congiunto (Joint lab) dedicato allo sviluppo di tecnologia nel settore della microelettronica. Il valore dell’investimento è di 2 milioni di euro per 36 mesi di attività,