- 03 aprile 2025
Edison, Sicilia prima in Italia per impegno nelle rinnovabili
Nuovi impianti fotovoltaici in costruzione nelle province di Palermo e Trapani per un investimento complessivo di oltre 270 milioni: I lavori, coordinati dalla Divisione ingegneria di Edison, impiegano complessivamente oltre 500 maestranze e 100 imprese fornitrici. La messa in esercizio dei nuovi
Speciale Duezerocinquezero: I pozzi petroliferi come fonti di calore geotermico
Ci sono migliaia di pozzi petroliferi, scavati nel paese a partire dagli anni ‘50, che oggi sono esauriti ma che intercettano fluidi caldi nel sottosuolo. Dimenticati per decenni, oggi si torna a guardare a questi pozzi come possibili fonti di calore geotermico. Essendo già stati scavati, riciclarli offre infatti un doppio vantaggio: in primo luogo, la loro riapertura implica investimenti minimi; in secondo luogo, non c’è rischio minerario, cioè il rischio di non trovare nel sottosuolo quello che cisi aspettava. Anche di questo abbiamo parlato oggi a Padova, nella seconda giornata del Forum Duezerocinquezero della transizione ecologica, con Antonio Galgaro, professore di Geotermia all’Università di Padova.
- 21 marzo 2025
Ep Produzione potenzia la centrale a gas di Tavazzano: investimento da 400 milioni
È stata inaugurata ufficialmente la nuova unità a ciclo combinato da 800 MW nella centrale di Ep Produzione di Tavazzano e Montanaso (Lodi), con turbina a gas prodotta da Ansaldo Energia: un investimento complessivo di circa 400 milioni di euro.
- 13 marzo 2025
Egm ai raggi X: Esi sostiene i margini grazie alle nuove commesse
Una società un po’ in ombra anche se opera nel solare: si tratta di Esi, attiva nell’Engineering, Procurement and Construction di impianti fotovoltaici “chiavi in mano” e come system integrator nella produzione e costruzione di mini-grid rurali. Esi infatti è di piccole dimensioni e assai meno
- 03 marzo 2025
Coesione, sostenibilità e bellezza: leva per la manifattura lombarda
In uno scenario economico globale che vede crescere la concorrenza, soprattutto tecnologica, di Stati Uniti e Cina, e quella sul prezzo dei produttori asiatici, l’Europa e l’Italia hanno una carta che possono ancora giocare per restare competitivi: la qualità.
- 05 febbraio 2025
Sostenibilità, coesione e cultura: la Lombardia guida la classifica in Italia
In uno scenario economico globale che vede crescere la concorrenza, soprattutto tecnologica, di Stati Uniti e Cina, e quella sul prezzo dei produttori asiatici, l’Europa e l’Italia hanno una carta ancora nel loro mazzo che possono giocare per restare competitivi: la qualità.
- 27 gennaio 2025
Le nuove sfide sull'energia
In apertura la quotidiana lettura critica dei giornali con Paolo Mieli.Il panorama globale delle politiche energetiche e climatiche è al centro di profondi cambiamenti: negli Usa l’insediamento di Trump segna un ritorno a politiche pro-fonti fossili e contro le rinnovabili, mentre l’Ue sta ipotizzando un tentativo di revisione del Green Deal. Quali saranno gli impatti effettivi e di lungo termine di questi cambiamenti? Lo chiediamo a Davide Tabarelli, presidente Nomisma Energia e Monica Frassoni, presidente Alleanza Europea per l'Efficienza Energetica.
- 17 gennaio 2025
Birol: «Semplificare i processi per far decollare l’Italia nel geotermico»
Una fonte di energia costante, praticamente illimitata e priva di emissioni. È il calore della terra che dorme sotto i nostri piedi, in particolare in Italia dov’è molto vicino alla superficie e dove la geotermia è nata, ma non è mai decollata. «La geotermia attualmente soddisfa meno dell’1% della
- 11 gennaio 2025
Agenda gas: dove eravamo rimasti e quanto ci costa
L'Ue ha raggiunto quasi un quarto del suo consumo finale di energia da fonti rinnovabili già nel 2023, quasi 3 volte in più rispetto al 2004, secondo i dati eurostat. A crescere, un po' ovunque, sono eolico e solare. Se è vero che siamo lontani dagli obbiettivi di oltre il 42% (ben oltre un terzo di energia da fonti rinnovabili) al 2030, è anche vero che la seconda guerra del gas non vede l'Europa uguale alla prima. Almeno, non tutta. Noi non siamo Germania o Spagna. E ancora una volta gli equilibri geopolitici diventano economia delle piccole cose... Ecco perché Facciamo i conti...
- 17 dicembre 2024
Eolico offshore: la nuova sfida delle fonti rinnovabili
La transizione energetica ha spinto in tutto il mondo la crescita delle energie rinnovabili, facendo progredire, sia in termini di producibilità che di riduzione dei costi, le varie tecnologie con fotovoltaico ed eolico in testa. Negli ultimi anni la ricerca di nuove soluzioni, che aumentassero la
- 05 dicembre 2024
Istat: Pil 2024 allo 0,5%
L'Istat stima che il Pil italiano si appresti a chiudere il 2024 con un progresso dello 0,5%, la metà rispetto alla previsione del governo su cui è stata costruita la legge di bilancio, c'è da dire però che anche Istat aveva previsto a giugno una crescita del +1%. Il dato Istat si allinea a quello diffuso ieri dall'Ocse. Per il 2025 è invece atteso un progresso dello 0,8%, inferiore dello 0,4% rispetto a quanto indicato dal governo Meloni.Secondo l'Istat, l'economia italiana risente nel 2024 della debolezza della domanda interna, in particolare dal lato dell'offerta. La dinamica calante della produzione industriale, alimentata dalla debolezza della economia tedesca, principale mercato di sbocco delle nostre esportazioni e dalla crisi di alcuni comparti produttivi (automotive su tutti), spiega l'Istituto, ha inciso negativamente sugli investimenti fissi lordi e sulle importazioni.Per il 2025, pur permanendo le incertezze di natura geopolitica e i rischi legati a pressioni protezionistiche, si sconta invece una stabilizzazione della domanda mondiale e un leggero rafforzamento del commercio internazionale. I consumi privati beneficerebbero quindi del graduale, anche se parziale, recupero delle retribuzioni e della prosecuzione, pur se a ritmi meno vivaci di quanto osservato di recente, dell'occupazione.Il commento di Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Incognita Intel dopo le dimissioni del CEOL'improvvisa uscita del ceo, Pat Gelsinger, costretto a dimettersi dopo le pressioni del Cda nella giornata di lunedì 2 dicembre, ha posto Intel in una posizione decisamente in bilico, negli ultimi giorni. La società ha comunicato di aver nominato il cfo David Zinsner e la vicepresidente esecutiva Michelle Johnston Holthaus come co-ceo ad interim. L azienda, che stava recuperando brio a Wall Street dopo l elezione di Donald Trump, è ora alle prese con incognite future: un tempo leader nel settore dei semiconduttori, ha faticato a tenere il passo con rivali come Nvidia e Advanced Micro Devices, in particolare nell'intelligenza artificiale. Un mix di rischi e opportunità che hanno dato campo libero alla speculazione sul titolo, che a inizio settimana, nel giro di 24 ore, ha prima guadagnato il 5%, e poi perso il 10%.Sarà importante capire se il nuovo ceo di Intel (ancora sconosciut0) sarà pronto a smantellare un azienda che un tempo dominava il settore dei chip, specie perchè questa mossa complicherebbe la capacità di Intel di ottenere 7,9 miliardi di dollari di sovvenzioni federali nell ambito dello US Chips and Science Act. La componentistica è oggi diventata terreno di battaglia decisivo tanto per lo sviluppo delle nuove tecnologie, quanto per la rivalità tra le grandi potenze, lo dimostrano due svolte avvenute nel settore nella stessa giornata di lunedì. Oltre alle dimissioni di Gelsinger infatti, lunedì è arrivata anche l'annuncio da parte degli Usa di nuovi bandi alle esportazioni verso la Cina. Washington ha aggiunto 140 aziende della Repubblica popolare alla lista di quelle che non possono ricevere le attrezzature per produrre i chip. Le misure, secondo l'amministrazione USA, sono adottate per diminuire le capacità di Pechino di alimentare le proprie ambizioni militari più che per ostacolare lo sviluppo economico della Cina.L'intervento di Alessandro Plateroti, Direttore Newsmondo.it a Focus Economia. Sardegna, per le rinnovabili idoneo l'1% del territorioLa Sardegna ha la sua mappa con le aree idonee per l installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili: comprenderà circa l 1% del territorio. Ieri il Consiglio regionale ha approvato il Dl 45 (Disposizioni per l individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all installazione di impianti a fonti rinnovabili) con 35 voti a favore e 14 contrari. È un atto che chiude un percorso iniziato qualche tempo fa con una serie di ricorsi per la richiesta di connessioni a Terna (circa 700) e poi con le mobilitazioni generali.«Siamo la prima regione d Italia ad approvare una legge sulle aree idonee con circa 3 mesi di anticipo rispetto alla nuova scadenza prevista dal Governo», ha commentato subito dopo la votazione la presidente della Regione Alessandra Todde: «La Sardegna, da tempo considerata un fanalino di coda, oggi diventa un modello di tutela e pianificazione del territorio per le altre regioni italiane. Quando siamo arrivati al governo della Sardegna, abbiamo trovato un territorio spaventato e abbiamo respirato la preoccupazione dei sardi rispetto alle speculazione energetica». Tutti gli impianti, sia quelli nuovi sia quelli in autorizzazione, potranno essere realizzati solo nelle aree idonee. Non inciderà ovviamente su quelli già autorizzati.Il commento di Davide Madeddu, Il Sole 24 Ore
- 20 ottobre 2024
Energia, a Montalto di Castro la nuova capitale del fotovoltaico
La chiamano la “città del sole” per la concentrazione di impianti fotovoltaici presenti sul territorio di un comune di nemmeno 9mila abitanti; l’ultimo del Lazio al confine con la Toscana. Capalbio, Orbetello e il mare dell’Argentario distano pochi chilometri.
- 09 ottobre 2024
Idroelettrico, gruppi stranieri in campo per le concessioni
Interesse diffuso, a varie latitudini, per il dossier idroelettrico in Lombardia. Il 18 ottobre si chiudono i termini delle domande per le prime due (piccole) concessioni scadute messe a gara dalla regione: Codera Ratti-Dongo, da 19 MW (attualmente in gestione a Edison), e Resio, da 4 MW (A2A). Le
- 15 settembre 2024
Goccia a goccia
Ospiti:Stefania De Pascale, professoressa di Orticoltura e Floricoltura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.Simone Dalpiaz, responsabile qualità di Melinda.Mario Fossati, direttore Associazione Irrigazione Est Sesia (AIES).Alessandro Bratti, segretario generale dell Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po.
- 04 settembre 2024
Dall’Africa al terzo settore: così le big dell’energia virano sull’accesso equo
C’è chi ha puntato lo sguardo oltreconfine avviando progetti dall’Africa al Sudamerica per facilitare l’accesso all’energia nei Paesi in cui è presente. Alcuni gruppi, poi, hanno scelto di spingere sulla realizzazione delle comunità energetiche rinnovabili, in stretta sinergia con il terzo settore,
- 24 agosto 2024
Carbone: l’Italia accelera sullo spegnimento delle centrali
Il calendario della chiusura delle ultime centrali a carbone (phase out), dopo il programma di massimizzazione messo in campo tra settembre 2022 e settembre 2023 per limitare il consumo di gas a valle della fortissima riduzione dell’export russo verso l’Europa per via del conflitto in Ucraina, è
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