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  • 11 aprile 2025

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    La Consulta stoppa il terzo mandato

    Con Umberto Brindani, direttore del settimanale Gente e ospite in studio commentiamo la stretta attualità a partire dallo stop della Consulta alla possibilità di un terzo mandato per i governatori. Ne parliamo anche con Roberto Formigoni ex presidente di Regione Lombardia. Le motivazioni della sentenza Turetta dove i giudici definiscono l'assassino di Giulia Cecchettin "non crudele e inesperto" continuano a far discutere. Le esaminiamo insieme a Maria Teresa Manente, avvocata penalista nel direttivo di Differenza Donna.Cosa sono i biscotti Garibaldi citati da Re Carlo in Parlamento. Ci spiega tutto Alberto Grandi, presidente del corso di laurea in Economia e management all'Università di Parma e docente di storia dell'alimentazione.Paola Del Din, l'ultima partigiana a collaborare coi britannici ancora in vita. Alessandro Carlini, giornalista e scrittore ci racconta la sua storia.

  • 09 aprile 2025

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    Decarbonizzare le flotte europee

    I veicoli legati alle flotte rappresentano, in Europa, il 60% delle immatricolazioni. È per questo che il dibattito sul tema è sempre particolarmente acceso. A questo proposito, entro il secondo semestre del 2025, come previsto dal piano d'azione europeo per l'Automotive, la Commissione europea presenterà a Parlamento e Consiglio una proposta di elettrificazione dei veicoli aziendali: auto, taxi, veicoli commerciali impiegati nel trasporto e nella logistica. Siccome al momento non è stato previsto un budget per supportare le aziende, si teme che l'onere della decarbonizzazione delle flotte possa ricadere interamente sulle imprese e sui lavoratori - spiega Fabrizia Vigo, Responsabile Relazioni Istituzionali di Anfia.

  • 02 aprile 2025
    Dazi, i rischi per l'Italia

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    Dazi, i rischi per l'Italia

    Venerdì e sabato si tiene la Trentaseiesima edizione de "Lo scenario dell economia e della finanza"  di The European House - Ambrosetti. Tra gli incontri più interessanti ci sarà venerdì "Gli impatti della Trumponomics sulle filiere industriali europee e italiane . Gli Stati Uniti rappresentano il 1° partner commerciale dell Unione Europea, con un surplus manifatturiero per l UE che sfiora i 200 miliardi di Euro (di cui il 19,6% detenuto dall Italia). Tuttavia, l UE registra un disavanzo verso gli Stati Uniti in termini di energia (-69,9 miliardi di Euro, di cui 7,6% detenuto dall Italia) e di servizi (-108,6 miliardi di Euro di cui 2,1% detenuto dall Italia) Teha evidenzia come gli impatti potenziali, derivanti dall introduzione di dazi, siano in media contenuti e gestibili per il sistema Paese, ricompresi tra 1,8 e 8 miliardi di Euro di riduzione dell export. Con la consapevolezza che alcune singole aziende di singoli settori potranno essere anche pesantemente impattate, come il settore dei macchinari, dei veicoli e della moda. Per rispondere alla politica commerciale del Presidente Trump, l Unione Europea potrebbe seguire le seguenti raccomandazioni: Consolidare la coesione tra gli Stati membri, rafforzare i legami verso altri, e nuovi, mercati e partner commerciali e attivare un tavolo di Lavoro condiviso tra Istituzioni europee e multinazionali americane.L elemento dirimente è: quanto la domanda di prodotti italiani ed europei è elastica rispetto al prezzo? Quanto i prodotti Made in Europe sono sostituibili (e in quanto tempo) da beni prodotti all interno degli Stati Uniti o in paesi non soggetti a dazi? In questo scenario, l Italia è il 21° Paese al mondo per insostituibilità commerciale delle esportazioni. Ne parliamo con Valerio De Molli, Managing Partner e CEO, The European House Ambrosetti e Teha GroupConfindustria taglia Pil 2025, +0,6%. Se guerra dazi +0,2%"La crescita in Italia riprende slancio solo nel 2026", avverte il Centro studi di Confindustria che, all'appuntamento con le previsioni di primavera, ha rivisto al ribasso dal +0,9 al +0,6% la stima per il Pil 2025 e vede in crescita dell'1% il Pil 2026. Incide un clima di incertezza "al massimo storico" legato anche alla guerra dei dazi che "pesano come un conflitto commerciale". Può andar peggio: la stima ipotizza che "l'impennata di incertezza duri per la prima metà del 2025" e "non include l'effetto di ulteriori dazi e contro dazi"; per gli economisti di via dell'Astronomia "lo scenario peggiore di un'eventuale escalation protezionistica" comporterà, invece, un ulteriore rallentamento del Pil con uno scostamento "del -0,4% nel 2025 e del -0,6% nel 2026", riducendo quindi la crescita attesa al +0,2% nel 2025 ed al +0,4% nel 2026. "Energia, green deal e dazi: gli ostacoli all'economia italiana e europea" al centro dell'analisi del centro centro studi di Confindustria. Il contesto è quello di "uno scenario internazionale sempre più frammentato" con una Europa che "sta progressivamente perdendo competitività".  Sull'economia italiana "si contrappongono forze di segno opposto". Non mancano fattori che agiranno in positivo, come il taglio dei tassi, la risalita del reddito disponibile reale totale delle famiglie grazie al progressivo recupero delle retribuzioni pro-capite, il buon contributo dei redditi non da lavoro, l'aumento dell'occupazione totale, il calo dell'inflazione, "sebbene gli ultimi due fenomeni si attenueranno nel 2025 e 2026". Si aggiunge il calo atteso della propensione al risparmio che con l'aumento del reddito può dare un buon contributo alla dinamica dei consumi. E c'è l'implementazione del Pnrr: "Tra il 2025 e il 2026 le risorse programmate ammontano a circa 130 miliardi. Anche se non verranno spese tutte (l'ipotesi è che ne venga spesa la metà, 65 miliardi), daranno un importante contributo al Pil, in particolare agli investimenti in costruzioni, frenati dal venire meno degli incentivi all'edilizia residenziale". Il commento è di  Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.Pnrr, Fitto gela Giorgetti ma apre alla possibilità di spostare i progetti alla CoesioneLa doccia fredda per le speranze di proroga del Pnrr interne al governo è arrivata proprio dal vice presidente esecutivo della Commissione Ue di Fdi. A inizio settimana Raffaele Fitto in audizione alle commissioni congiunte del Parlamento Europeo ha ricordato che: "Gli Stati membri hanno solo 18 mesi per raggiungere i circa 5mila target milestone, è importante accelerare. La Commissione è pronta a sostenere tutti gli Stati membri, ma dobbiamo ricordare che il margine di manovra si sta assottigliando. Tutti i target e i milestones devono essere raggiunti entro agosto 2026", ha aggiunto Fitto.  Dopo il bastone è poi arrivata la carota: la Commissione europea nella revisione di medio termine della Politica di Coesione ha proposto che Stati Ue e regioni dovrebbero individuare "entro giugno 2025" i progetti del Pnrr che "rischiano di non essere completati entro la scadenza di agosto 2026" e che potrebbero essere presi in considerazione per il finanziamento attraverso la politica di Coesione. Nonostante il governo continui a considerare il Pnrr un successo, però, secondo il Sole 24 Ore sono almeno 20 le misure in affanno. Nel frattempo però come preannunciato da Ursula von der Leyen nel suo piano "ReArm Europe", poi ribattezzato "Readiness2030", la Commissione europea ha presentato la proposta che consentirà agli Stati di usare i fondi di Coesione tradizionalmente destinati alle regioni più in difficoltà per finanziare capitoli di spesa che rispondono alle nuove priorità, a partire dalla Difesa.  Interviene Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.

  • 31 marzo 2025
    Patenti, le nuove norme Ue - Il racconto della camionista che ha “salvato” un’automobilista contromano

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    Patenti, le nuove norme Ue - Il racconto della camionista che ha “salvato” un’automobilista contromano

    Parlamento e Consiglio europeo hanno concordato nuove regole, alcune delle quali riguardano la guida dei mezzi pesanti. Marco Di Gioia, segretario di Uetr, l’unione europea delle imprese di trasporto su strada, spiega le novità. “Urgente rivedere anche le norme sulla carta di qualificazione del conducente”, aggiunge.Sara De Bastiani, di Fonzaso, in provincia di Belluno, è l’autista di tir che l’altro pomeriggio, grazie alla sua prontezza di riflessi, ha evitato un gravissimo incidente lungo la strada della Valsugana. Al nostro microfono racconta cosa è successo e il suo lavoro: camionista e mamma.

  • 20 marzo 2025
    Fed: meno crescita, più inflazione. Bce: con dazi 25%, -0,3% sul Pil dell Eurozona

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    Fed: meno crescita, più inflazione. Bce: con dazi 25%, -0,3% sul Pil dell Eurozona

    Tassi fermi anche per meglio affrontare le nuove incertezze generate dall Amministrazione Trump. Per la seconda volta consecutiva, la Federal Reserve ha lasciato il Fed Funds target al 4,25%-4,50%. Immutata la diagnosi dell economia, ma - nota il comunicato iniziale - «è aumentata l incertezza sulle prospettive». Le proiezioni economiche, e in particolare il sommario delle previsioni dei governatori sull andamento futuro dei tassi, continuano a indicare in mediana, per fine anno, un costo del credito ufficiale al 3,75-4%, corrispondente ad altre due tagli entro la fine dell anno. Immutato anche il sentiero per i prossimi anni: 3,25-3,75% a fine 2026, 3-3,25% a fine 2027 e tre per cento nel medio periodo. Rallenta, rispetto alle indicazioni di dicembre, la crescita economica prevista: passa all 1,7%, dal 2,1% per il 2025, all 1,8% per il 2026 (2%) e per il 2027 (1,9%), e aumenta l ampiezza del range delle previsioni, segno di una maggiore incertezza. «Guardando al futuro - ha spiegato in conferenza stampa il presidente Jerome Powell - la nuova amministrazione è in procinto di attuare importanti cambiamenti politici in quattro ambiti distinti: commercio, immigrazione, politica fiscale e regolamentazione. Sarà l effetto netto di questi cambiamenti a contare per l economia e per l orientamento della politica monetaria». Risale intanto l inflazione prevista: 2,7% quest anno (dal 2,5%), 2,2% l anno prossimo (2,1%) e due per cento a fine 2027 (invariato). Quanto pesino i dazi non è facile capirlo. Ne parliamo con Franco Bruni, presidente dell'Ispi e professore emerito del dipartimento di Economia dell'Università Bocconi.I dazi Usa terrorizzano l'export italiano. Una Germania che inizia a far debito può compensare?Oggi è stato presentato dall'Istat alla Camera di Commercio di Genova il rapporto sulla competitività dei settori produttivi, dal quale emerge che più di 23mila aziende italiane sono 'vulnerabili' all'export. Un'impresa è vulnerabile alla domanda estera (all'export) se le sue esportazioni sono concentrate geograficamente (in pochi mercati di sbocco), merceologicamente (in pochi prodotti) e spiegano una quota rilevante del suo fatturato. Nel 2022 le aziende italiane vulnerabili all'export erano lo 0,5% del totale, ma impiegavano oltre 415 mila di addetti (il 2,3%) e generavano il 3,5% del valore aggiunto e il 16,5% dell'export totali. Erano vulnerabili soprattutto alla domanda statunitense (quasi 3.300 unità) e tedesca (oltre 2.800). Le imprese vulnerabili verso gli Stati Uniti esportavano in tale mercato prevalentemente prodotti farmaceutici, prodotti meccanici (turboreattori e turbopropulsori), gioielleria, generi alimentari (vini e oli) e mobili. Quelle alla domanda tedesca parti di autoveicoli, beni energetici (gas), materiale elettrico (fili e cavi), prodotti in metallo (quali viti e bulloni) e lavori in alluminio (barre e profilati). Commentiamo il tutto con Fabrizio Pagani, Partner Vitale&Co e docente a SciencesPo di Parigi. Destro: «I valichi alpini sono fondamentali, serve una politica Ue»«I valichi alpini hanno un ruolo fondamentale e una priorità strategica in un quadro non solo nazionale ma europeo. Occorre una politica Ue: non si tratta solo di una questione tra paesi confinanti, ma di tutta l Unione». È questo il messaggio forte che ha lanciato Leopoldo Destro, delegato del presidente di Confindustria per Trasporti, Logistica e Turismo, durante un convegno organizzato dall associazione degli industriali italiani a Bruxelles, in collaborazione con il Medef (Confindustria francese), dal titolo "Bridging the Alps: overcoming barriers and advancing sustainable connettivity in Europe" , in una sala del Parlamento europeo. Un modo anche fisico per sensibilizzare le istituzioni Ue sulle istanze del mondo delle imprese. Ne parliamo proprio con Leopoldo Destro, Delegato del Presidente di Confindustria per i Trasporti, la Logistica e l Industria del Turismo.

  • 20 marzo 2025
    20 marzo - Investire informati

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    20 marzo - Investire informati

    Tornano le analisi e i consigli per Investire informati in una settimana molto densa di appuntamenti sul fronte delle banche centrali. Da Giappone e Stati Uniti è arrivato un nulla di fatto sui tassi, mentre la guerra commerciale innescata dai dazi introdotti da Donald Trump ha mandato le borse sull'ottovolante e spostato molti capitali dagli Usa all'Europa. Il voto del parlamento tedesco, intanto, libera il paese dal ‘freno’ del debito per aumentare gli investimenti in difesa ed infrastrutture. Ci si chiede se un'iniziativa come questa possa generare opportunità di investimento o debba essere osservata con più cautela. Intanto, le borse del vecchio continente sono sui massimi: Trump o non Trump, sono sostenibili questi livelli? Che cosa ci sta indicando in questo momento il mercato obbligazionario? Ne parliamo con Alessandro Tentori, CIO Europe di AXA IM.

    20 marzo - Investire informati

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    20 marzo - Investire informati

    Tornano le analisi e i consigli per Investire informati in una settimana molto densa di appuntamenti sul fronte delle banche centrali. Da Giappone e Stati Uniti è arrivato un nulla di fatto sui tassi, mentre la guerra commerciale innescata dai dazi introdotti da Donald Trump ha mandato le borse sull'ottovolante e spostato molti capitali dagli Usa all'Europa. Il voto del parlamento tedesco, intanto, libera il paese dal ‘freno’ del debito per aumentare gli investimenti in difesa ed infrastrutture. Ci si chiede se un'iniziativa come questa possa generare opportunità di investimento o debba essere osservata con più cautela. Intanto, le borse del vecchio continente sono sui massimi: Trump o non Trump, sono sostenibili questi livelli? Che cosa ci sta indicando in questo momento il mercato obbligazionario? Ne parliamo con Alessandro Tentori, CIO Europe di AXA IM.

  • 16 marzo 2025
    Trudeau si porta a casa la poltrona

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    Trudeau si porta a casa la poltrona

    L’immagine da cui partiamo questa settimana è quella dell’ormai ex Primo ministro del Canada Justin Trudeau, che si allontana dalla Camera del Parlamento facendo la linguaccia e portandosi a casa la sua sedia. Parliamo di questo e di che Paese è il Canada insieme a Irene Zerbini, giornalista che ha vissuto e lavorato per molto tempo nel Paese.Il prossimo fine settimana ci sono Le giornate Fai di primavera. Ci facciamo anticipare da Federica Armiraglio, Responsabile Fai Grandi progetti, cosa si potrà visitare.Infine, come in ogni puntata, torna la nostra rubrica Fake Views con David Puente, Vicedirettore di Open.

  • 13 marzo 2025
    Armi per l'Europa

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    Armi per l'Europa

    Approvate dal Parlamento europeo le due risoluzioni, una sul piano di riarmo europeo ed un'altra sul sostegno all'Ucraina. Più di qualche distinguo nelle file della maggioranza che appoggia la Commissione europea. Stesso scenario variegato nella maggioranza italiana come nell'opposizione. Ne parliamo con ospiti ed ascoltatori.

    Trump e Musk sulla Tesla, la moglie di Fratoianni vende la sua - Al Parlamento europeo esplodono le contraddizioni

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    Trump e Musk sulla Tesla, la moglie di Fratoianni vende la sua - Al Parlamento europeo esplodono le contraddizioni

    Trump e Musk sulla Tesla, la moglie di Fratoianni vende la sua - Al Parlamento europeo esplodono le contraddizioni

  • 10 marzo 2025
    La zanzara del 10 marzo 2025

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    La zanzara del 10 marzo 2025

    Ricomincia la settimana. Vai cavalli! (Nitrito)Bombolino verifica le condizioni del Papa. Il nostro inviato. Eroe dei giorni nostri.Modou Gueye e l'Italia Razzista. Via la Lega dal parlamento. Fabrizio Bracconeri e Silvia Sardone si scontrano col nostro Senegalese di fiducia.Caterina Collovati moralizza sul caso Lacerenza. Come lotta! Gian Luca Brambilla analizza la situazione a favore di Davidone.

    Cina tra dazi e deflazione

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    Cina tra dazi e deflazione

    Oggi si chiude il Congresso nazionale del popolo (Cnp), occasione durante la quale la Cina si aggrappa a una crescita economica di circa il 5 per cento anche nel 2025. Si tratta, in buona sostanza, della media registrata nelle 31 province cinesi a ridosso delle due sessioni del Parlamento ufficialmente aperte ieri dal discorso del primo ministro Li Qiang. Nulla di nuovo né di sorprendente, non è tempo di alzate di testa, Pechino resta cauta nel perimetro di un obiettivo simile a quello dell'anno scorso, nonostante la guerra commerciale in crescendo con gli Stati Uniti che sta mettendo a dura prova ampi strati più tradizionali dell'economia cinese basata sull'import-export di prodotti Made in China. Intanto da oggi scattano i dazi cinesi del 10-15% a carico di alcuni prodotti agricoli americani entrano oggi in vigore, ultima rappresaglia contro la mossa Usa che ha appena doppiato al 20% le tariffe su tutto l'import verso gli Stati Uniti di beni made in China in base all'incapacità del Dragone di fermare i flussi del fentanyl, la droga sintetica che è responsabile di circa 100mila morti all'anno in America. Nel mirino della Repubblica popolare sono finiti soia, sorgo, carne di maiale e manzo, prodotti ittici, frutta, verdura e prodotti lattiero-caseari tutti colpiti al 10%, mentre pollame, grano, cotone e mais sono nel gruppo di aliquota al 15%. Le tariffe, inoltre, non si applicheranno alle merci partite prima del 10 marzo, purché arrivino in Cina entro il 12 aprile. Secondo gli analisti, la ritorsione di Pechino è progettata come un utile a colpire la base elettorale del presidente americano Donald Trump, pur rimanendo tanto contenuta da consentire di elaborare un eventuale negoziato ed accordo commerciale. Affrontiamo il tema con: Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.Effetto DOGE sull'impero MuskIl crescente potere politico di Elon Musk e il suo inequivocabile spostamento verso l'estrema destra stanno scatenando forti reazioni e altrettanto importanti conseguenze sugli affari delle sue aziende, negli Stati Uniti come in Europa. L'antipatia nei confronti dell'imprenditore sta intaccando le vendite di Tesla e, cosa forse più importante, la sua attività di internet satellitare Starlink.  Continua da una parte la caduta del titolo Tesla, che registra la settima settimana consecutiva in calo e che da inizio d'anno ha lasciato sul parterre il 35% del valore, mandando in fumo la dote di 700 miliardi di dollari ricevuta dalla corsa elettorale. A fine dicembre la capitalizzazione aveva toccato un record di 1.500 miliardi di dollari, oggi siamo a 844. In effetti l'andamento delle vendite è allarmante su più mercati, dall'Europa all'Asia. Particolarmente preoccupanti sono i segnali dalla Cina, il mercato più grande e avanzato al mondo per i veicoli elettrici. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.Occupazione, dove cresce il lavoroOggi Il Sole 24 ore mette in prima pagina l'analisi condotta da Infocamere per il giornale del lunedì, su dati del Registro imprese e dell'Inps, che scatta una fotografia di come si sta muovendo il lavoro, con lo spaccato delle imprese attive nei vari comparti economici e dei relativi addetti nel 2024, a confronto con il 2014 (la base è quella delle 3,5 milioni di attività iscritte che comunicano il numero di lavoratori al Registro). Dieci anni nel mezzo dal quale emerge che i servizi continuano a fare il pieno di occupati, dalle utility alla ristorazione, dalle attività di supporto alle imprese, al commercio. Fanno eccezione banche, assicurazioni e attività immobiliari, che perdono addetti. La pandemia ha segnato una pesante battuta d'arresto, che ora appare superata, almeno dal punto di vista dell'occupazione generale: a gennaio 2025 l'Istat ha censito 24,2 milioni di occupati totali, con un tasso di occupazione cresce al 62,8%, il livello più alto dall'inizio delle serie storiche (gennaio 2004). L'andamento del lavoro Rispetto al 2014, le imprese sono diminuite di 128.626 unità, mentre il saldo dei lavoratori è positivo per 2,6 milioni. Dunque la scomparsa di alcune imprese non si traduce in assoluto nella diminuzione dell'occupazione, ma con ogni probabilità il passaggio dei lavoratori a imprese di dimensioni maggiori. Un fenomeno visibile nel commercio, dove le aziende sono 157mila in meno nel decennio, ma gli occupati sono saliti di 188mila. Il commento è di Valentina Melis, Il Sole 24 Ore, Francesco Seghezzi, presidente fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi.

  • 05 marzo 2025
    Ostriche, da bene di lusso al largo consumo

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    Ostriche, da bene di lusso al largo consumo

    Il ministro Lollobrigida ha rilanciato l'ipotesi di un abbassamento dell'IVA sulle ostriche, portandolo al 10% dall'attuale 22%, per renderle un prodotto di largo consumo e non più di lusso. Ne parliamo in questa puntata insieme ad altri temi di stretta attualità, dal caos all'interno del Parlamento di Belgrado con lancio di fumogeni all'università di Pisa dove vi è il divieto di fare ricerca sullo sviluppo del settore bellico. 

  • 04 marzo 2025
    Il posto dell'Italia nel mondo

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    Il posto dell'Italia nel mondo

    Dopo il duro scontro nello studio Ovale tra Trump, Vance e Zelensky i Paesi europei si sono schierati tutti, senza se e senza ma, con il presidente ucraino svillaneggiato dal presidente americano e il suo vice. Tutti tranne uno. L'Italia.Ne parliamo con Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo ed eurodeputata del Pd e Roberto Arditti, giornalista, scrive per Il Tempo.

  • 26 febbraio 2025
    Ue propone piano da 100 miliardi per promuovere l'industria verde

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    Ue propone piano da 100 miliardi per promuovere l'industria verde

    La Commissione europea ha presentato oggi, mercoledì 26 febbraio, una comunicazione che tratteggia l obiettivo di facilitare l emergere di una industria specializzata nella lotta al cambiamento climatico e al tempo stesso rispettosa dell ambiente. L esecutivo comunitario prevede di mobilitare fino a 100 miliardi di euro. L esecutivo comunitario intende adottare un nuovo quadro regolamentare degli aiuti di stato, consentendo un approvazione semplificata e più rapida dei progetti legati alle energie rinnovabili e alla decarbonizzazione industriale e garantire una sufficiente capacità produttiva di tecnologie pulite. Intende anche rafforzare il Fondo per l innovazione e proporre una Banca per la decarbonizzazione industriale, con l obiettivo di mobilitare 100 miliardi di euro di finanziamenti. In ultima analisi l obiettivo della comunicazione è di introdurre le misure necessarie per raggiungere tre obiettivi: ridurre i prezzi dell energia, promuovere la domanda di prodotti puliti, e finanziare una transizione ambientale. Il Green Industrial Deal, come viene chiamato a Bruxelles, rientra negli obiettivi climatici che l Unione europea si è data in questi anni e che prevedono una riduzione delle emissioni del 55% nel 2030 e del 90% nel 2040 (rispetto ai livelli del 1990). Interviene Adriana Cerretelli, Sole24Ore.Dazi: Biazzo (Unindustria), 'rischio boomerang per Usa, più libertà di scambio'"Sui dazi credo sia un momento ancora turbolento per dare delle indicazioni. Molti economisti stanno facendo presente agli Stati Uniti che i dazi per loro possono essere un boomerang più ampio di quanto possa sembrare. Noi riteniamo, come paese esportatore, che sia meglio avere meno dazi e più libertà di scambio". Così Giuseppe Biazzo, presidente di Unindustria, in occasione della presentazione del piano Industriale del Lazio nella sede della Giunta. Nel Lazio in particolare è la farmaceutica il settore che ha più impatto sull'export, perché è un'eccellenza assoluta. Pensiamo che con questo piano industriale si possa invertire un trend di calo nell'ambito manifatturiero: stanno già arrivando degli investimenti. Per quanto riguarda la digitalizzazione, il Tecnopolo Tiburtino ha l'investimento importante di Aruba e stiamo cercando anche di attrarre altre iniziative che riguardano data center, sarebbe bello attrarre anche un super calcolatore nella nostra regione per una accelerazione importate di innovazione". Ne parliamo con Giuseppe Biazzo, presidente Unindustria.Merz: 200 miliardi sulla difesa ma frena sul tetto al debitoIl voto ha confermato i pronostici al ribasso per tutti i partiti mainstream: l Unione Cdu/Csu non ha sforato all insù la soglia del 30%, l Spd ha registrato un record storico in negativo, l Fdp è uscito dal Parlamento, i Verdi hanno perso terreno e soprattutto smalto. Per uscire invece da cinque anni di stagnazione, recuperare competitività, rilanciare le esportazioni, modernizzarsi, per affrontare a testa alta i dazi di Donald Trump e le minacce di Vladimir Putin, per recuperare credibilità e fiducia tra i partner europei, la Germania deve per l appunto scrollarsi di dosso lo status di zero virgola . E per arrivare a tanto, Berlino ha disperatamente bisogno di un cambio di rotta nella politica economica che in futuro dovrà essere aggressiva, tempestiva, creativa, coraggiosa, dispendiosa, come la coalizione semaforo non ha saputo fare. Il nuovo governo non dovrà necessariamente ribaltare il modello economico e reinventare la Germania (su questo gli economisti tedeschi sono divisi) ma gli aggiustamenti necessari saranno comunque draconiani. Il commento è di Beppe Russo, l'economista e direttore del Centro Einaudi.

  • 25 febbraio 2025
    Il test per la salute degli occhi, la piattaforma di psiconcologia e il focus sul diritto al fine vita

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    Il test per la salute degli occhi, la piattaforma di psiconcologia e il focus sul diritto al fine vita

    Prevenire le malattie retiniche o arrivare presto a una diagnosi che colpisce la macula è fondamentale per preservare il più possibile la vista ed evitare patologie peggiori. A Salute24 vi proponiamo un test per verificare la possibile insorgenza di patologie che interessano ad esempio la macula: si tratta della griglia di Amsler che verifica in modo agevole una distorsione della “lettura” delle immagini di righe su una superfice. Lo facciamo insieme al professor Francesco Bandello, Presidente APMO e Direttore Clinica Oculistica Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.Nel corso della puntata, poi, parliamo della prima piattaforma online di consulenza per i pazienti oncologici. La piattaforma è rivolta alle persone con tumore ma anche ai loro caregiver e agli operatori sanitari. L'obiettivo: alleviare gli stati di ansia e depressione che in oltre la metà dei pazienti sviluppano distress emozionale con un alto impatto sulla qualità della vita, sull'adesione ai trattamenti e quindi sulla sopravvivenza.Ci occupiamo anche della normativa sul fine vita. Il diritto al suicidio assistito è stato sancito in una sentenza storica della Corte costituzionale del 2019 e quindi può essere esigibile quando ricorrano alcune condizioni. Il nodo però riguarda il fatto che, se il diritto è stato riconosciuto, mancano totalmente le modalità che il paziente deve seguire se vuole ricorrere al suicidio assistito. La Toscana però ha deciso per prima di stabilire regole uguali per tutti i suoi ospedali e ora gli occhi sono puntati sul Parlamento che non può più rinviare una legge nazionale.

    La giornata in 24 minuti del 25 febbraio

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    La giornata in 24 minuti del 25 febbraio

    L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti. A tre anni dal conflitto in Ucraina, hanno fatto discutere le parole del leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che negli scorsi giorni ha elogiato Trump per aver smascherato la propaganda bellicista dell'Occidente sull'Ucraina, e ha aggiunto che sconfiggere la Russia militarmente è irrealistico. Una posizione che il Movimento 5 Stelle sostiene da tempo e che fa storcere il naso al Partito Democratico. Con noi Gaetano Pedullà, eurodeputato e vice capo delegazione M5S al Parlamento Europeo.

  • 22 febbraio 2025
    "Di spalle a questo mondo" di Wanda Marasco e "Le sorelle di Lisistrata" di Federico Baccomo

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    "Di spalle a questo mondo" di Wanda Marasco e "Le sorelle di Lisistrata" di Federico Baccomo

    La follia e i deliri che hanno caratterizzato gli ultimi anni di vita di Ferdinando Palasciano, medico vissuto alla fine dell'800, sono al centro del romanzo "Di spalle a questo mondo" (Neri Pozza) di Wanda Marasco. Con una prosa lirica, un lessico ricercato e uno stile immaginifico, l'autrice racconta in un mix di realtà e fantasia la vita di Palasciano, una vita ossessionata dall'idea della cura: voleva curare tutti anche i poveri e i nemici in guerra (cosa che fece e per la quale fu condannato a morte ricevendo poi la grazia dal Re). Il racconto parte il 2 novembre del 1887 quando, dopo l'ennesimo delirio, la moglie Olga fece internare Ferdinando. Nel romanzo si intrecciano così la narrazione del dolore mentale e il racconto del passato sia di Ferdinando che di Olga, arrivata a Napoli dalla Russia dove aveva vissuto un'infanzia durissima con la madre affetta da disturbi psichici. Nella seconda parte parliamo di "Le sorelle di Lisistrata" (Mondadori), nuovo romanzo di Federico Baccomo che aveva esordito nel 2009 con "Studio illegale" diventato anche un film. L'ironia è da sempre una caratteristica che contraddistingue il lavoro di Baccomo (è anche sceneggiatore di Call My Agent Italia), ma in questo romanzo cede quasi subito il passo al sarcasmo e rapidamente quella che sembra essere una commedia pungente scivola nel dramma e diventa tragedia. L'autore immagina un'Italia in cui il Parlamento approva una legge che rende illegale l'interruzione volontaria di gravidanza. Una giovane deputata dell'opposizione, Gaia Zavattini, lancia sui social una provocazione: ipotizza uno sciopero del sesso come aveva fatto Lisistrata, personaggio di una commedia di Aristofane, per costringere gli uomini, ateniesi e spartani, a interrompere la guerra. In questo caso la protesta è per far cancellare questa legge. Da qui una spirale di eventi che portano al dramma. Un romanzo che fa un'analisi spietata della società patriarcale, una feroce disamina dei meccanismi dei social, delle ipocrisie dei politici, della manipolazione della comunicazione.

  • 29 gennaio 2025
    ​Il caso Almasri e la gestione dei flussi migratori

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    ​Il caso Almasri e la gestione dei flussi migratori

    Oggi al parlamento europeo verrà presentato il rapporto “Human Trafficking”, con al centro il tema della gestione dei flussi migratori e degli abusi che le persone migranti subiscono tra Tunisia e Libia. Ne parliamo con Cecilia Strada, europarlamentare del Gruppo dei Socialisti, eletta come indipendente nelle liste del Partito Democratico. Insieme a lei affrontiamo anche il caso Almasri, con la notizia dell’avviso di garanzia arrivato ieri alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Con noi anche Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore. Arriva nel decreto Milleproroghe la possibilità per i medici di rimanere in corsia fino a 72 anni. Ne parliamo con Marzio Bartoloni, giornalista de Il Sole 24 Ore.Foto Ansa

  • 22 gennaio 2025
    Trump sfida il mondo

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    Trump sfida il mondo

    In apertura la quotidiana lettura critica dei giornali con Paolo Mieli.Il giorno dopo l'avvio della seconda presidenza Trump, il mondo reagisce alle parole e soprattutto ai primi provvedimenti del neo presidente americano. Cina, Russia, Canada, Europa, tutti cercano di posizionarsi in vista di quattro anni sfidanti con l'amministrazione a stelle e strisce. Ne parliamo con Francesco Clementi, costituzionalista, docente di diritto pubblico comparato all'Università La Sapienza di Roma e Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo ed esponente del Partito Democratico.